UFC – Alistair Overeem dopo la cocente e pesante sconfitta contro Alexander Volkov dei giorni scorsi, sarà costretto a prendersi una lunga pausa dalle competizioni. Infatti, la Nevada State Athletic Commission ha rilasciato ieri un comunicato che annuncia di un possibile stop per Overeem fino al 6 di Agosto. Qualora non riuscisse a passare alcuni esami supplementari da effettuare nelle prossime settimane.
Uno stop che darà tempo ad un campione come Overeem di valutare il futuro della sua carriera. La sua corsa a quella cintura che gli manca dopo le molte vinte, è stata fermata da Volkov nella ultima Fight Night. Adesso all’età di 40 anni è forse arrivato il momento di lasciare il mondo delle arti marziali miste, anche se nei suoi ultimi post e dichiarazioni sui social media non sembra voler mollare.
Quale futuro per Alistair Overeem?
Nel suo ultimo incontro, Alistair è sembrato macchinoso a volte impaurito, non la solita tigre. Su Instagram ha dichiarato “Ieri non è stata la mia giornata. Non sono riuscito a recuperare da quel pugno nel primo round che mi ha spaccato il naso”. In realtà, oltre all’incapacità di contrastare il suo avversario, si è visto all’improvviso sulle sue spalle, come un macigno, il peso della sua incredibile, lunga e logorante carriera.
Tirando le somme Alistair Overeem è riuscito ad essere campione prima nella K-1 kickboxing, e poi successivamente nelle MMA, conquistando sia la cintura Dream che Strikeforce, sempre nei pesi massimi. Overeem è l’unico atleta nel mondo degli sport da combattimento ad aver contemporaneamente detenuto una cintura nella kickboxing ed una nelle MMA. Una leggenda capace nelle arti marziali miste di combattere per ben 66 volte.
Insomma una carriera sensazionale, fatta di potenza ed intelligenza, di tecnica e improvvisazione. Il campione olandese, sui social, ha detto di voler continuare. Più volte, in numerose interviste, ha detto di voler chiudere la sua lunga storia con il mondo delle arti marziali all’età di 45 anni. Forse, questa lunga sospensione darà a tempo a The Reem di riflettere, di soppesare le sue reali motivazioni, perchè la gabbia una volta chiusa non ha memoria e per questo può essere molto crudele.
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