La UFC tra i suoi tanti combattenti nel suo smisurato roster, vanta Tony Ferguson (26-3) come quello più eclettico e resiliente. Avremmo dovuto, ma soprattutto voluto, vederlo combattere nel prossimo weekend prima contro Khabib Nurmagomedov. Successivamente contro Justin Gaethje, purtroppo a causa delle restrizioni globali, l’evento UFC 249 che lo avrebbe visto come attore principale, è stato cancellato.
Così abbiamo deciso di ripercorrere la sua carriera attraverso tre fight, più un bonus speciale. Tre incontri che rappresentano lo spirito creativo e indomabile di El Cucuy (nella cultura messicana corrisponde al nostro uomo nero). Un atleta capace di inanellare ben 11 vittorie consecutive. Vincere per ben 12 volte per KO e 8 per sottomissione, un artista marziale surreale che sulla soglia dei 37 anni attende ancora una definitiva consacrazione.
The Ultimate Fighter 13 Finale – Tony Ferguson Vs Ramsey Nijem
Siamo nel 2011, è il suo debutto in UFC, all’età di 27 anni, nel gran finale dell’Ultimate Fighter 13. Il suo avversario Ramsey Nijem sogna di battere Tony per poter firmare un contratto a sei zeri con la Ultimate Fighting Championship. Ovviamente Ferguson, come spesso accadrà nella sua carriera, distruggerà le ambizioni del suo rivale. Con una finalizzazione, tanto spettacolare quanto imprevedibile.
In questo incontro, seppur breve, sono compresse tutte le qualità di Ferguson. Una ottima capacità di incassare colpi, un wrestling efficace e movimenti particolari, difficilmente decifrabili. In più, la sua incredibile resilienza marziale, cioè quella sua abilità di uscire dalle situazioni di difficoltà, capendo immediatamente le contromisure da adottare.
UFC Fight Night 98 – Rafael Dos Anjos Vs Tony Ferguson
Il primo importantissimo incontro della sua carriera, contro un ex campione del calibro di Rafael Dos Anjos. L’unica fight della sua carriera arrivata al quinto round. Una battaglia nella quale per la prima volta il mondo si è reso totalmente conto dell’unicità stilistica e atletica di Tony Ferguson. La sua nona sinfonia, la più completa espressione delle sue qualità.
Quello che stupisce di questo combattimento, è la capacità di Tony di adattarsi, di capire costantemente dove sta sbagliando, per poi diventare letale. Anche quando colpito dai potenti colpi di Dos Anjos, ha saputo resistere e nell’immediato contrattaccare. Uno striking e dei movimenti che dalla seconda metà del secondo round si sono fatti illeggibili anche per un esperto mastino dell’ottagono come Rafael. E’ questa la vittoria che ha fatto davvero dire a giornalisti ed esperti, non esiste fighter al mondo come Tony Ferguson.
UFC 216 – Tony Ferguson Vs Kevin Lee
Questa è la vittoria più dolce per Tony. La cintura dei pesi leggeri è sua. Una vittoria per sottomissione che soffoca letteralmente l’ascesa di un predestinato come Kevin Lee che da quel momento non sarà più lo stesso. Una finalizzazione a terra, creativa, tecnicamente ripetuta più e più volte in allenamento, contro un wrestler di altissimo livello come Lee.
Come nelle altre fight, Tony incassa e subisce nel primo round, per poi inevitabilmente sormontare il suo avversario. Quando inizia a giocare, a sorridere, ad accentuare i suoi assurdi movimenti, ad azzardare, è in quei momenti che si comprende che il match è nelle sue mani. In questo combattimento si è vista la sua straordinaria abilità nel gioco a terra, con la sua tipica ed instancabile ricerca della sottomissione.
BONUS: UFC Fight Night 91 – Tony Ferguson Vs Lando Vannata
Forse Lando Vannata è stato l’unico fighter a mettere in reale difficoltà El Cucuy. Un primo round pazzesco, dove la follia e l’indubbia creatività di Vannata hanno avuto la meglio su quella di Ferguson. Nell’ultimo minuto e mezzo del primo round, Ferguson ha fatto affidamento a tutte le sue energie e abilità per sopravvivere ai durissimi colpi subiti. Lando non è riuscito a chiudere il match, così la sirena ha soccorso Tony.
Ma le difficoltà e le situazioni sfavorevoli sono quelle in cui Ferguson emerge. Infatti, nel secondo round cambia tutto. Bastano pochi secondi per capire che Tony è rientrato totalmente nel match, distruggendo con un impressionante volume di colpi il suo avversario. Fino ad una sottomissione via ghigliottina, tanto rapida quanto irreversibile. Una sfida divertente, non convenzionale, crazy, ma che alla fine ha visto trionfare ancora una volta El Cucuy.
La UFC ha in Tony Ferguson forse l’atleta più fenomenale mai visto nell’ottagono capace tra gli atri di mettere TKO anche Donald Cerrone ed Anthony Pettis. Ripercorrere la sua carriera attraverso questi incontri, ha creato ancora di più nella nostra redazione la voglia di rivederlo nell’ottagono, magari contro l’eterno promesso Khabib Nurmagomedov.