La “Classica delle foglie morte” raggiunge la 113esima edizione. Grande assente Thibaut Pinot, campione in carica. Nibali alla ricerca della terza vittoria
Giro di Lombardia 2019 Altimetria
Il Giro di Lombardia 2019, 113esima edizione della “Classica delle foglie morte”, non presenta grandi novità rispetto alle edizioni precedenti. Partenza da Bergamo, e classico arrivo a Como, dopo le scalate del Civiglio e di San Fermo della Battaglia
Il primo tratto della corsa è piuttosto lineare, e almeno fino al km 50 privo di difficoltà altimetriche. La prima difficoltà di giornata è il Colle Gallo, 8 km al 6% di pendenza media. Dopo una breve discesa, la strada, a partire da Gramelduro, torna a farsi pianeggiante, pur con qualche dentello tra San Sosimo e Calco
Al km 105 ecco la seconda salita del Lombardia 2019, il Colle Brianza, salita lunga (12 km) e più semplice rispetto al Colle San Gallo. Superata anche la seconda asperità di giornata, il percorso si fa sempre più difficile e nervoso, e di fatto dallo scollinamento del Brianza non ci sarà più un metro di pianura
Dopo un tratto caratterizzato da numerosi sali scendi, e al termine del rifornimento di Regatola, inizia la fase decisiva del Giro di Lombardia 2019. Le salite di Madonna del Ghisallo (8,6 km al 6% di pendenza media) e della Colma di Sormano (7 km al 9% di pendenza media), scalate in rapida successione, faranno una grande selezione in gruppo
I corridori che usciranno indenni dalla doppia ascesa percorreranno una discesa lunga e ripida, e poi un breve tratto in pianura tra Nesso e Como. Ultime difficoltà di giornata sono la salita del Civiglio (4 km al 10% di pendenza media) e lo strappo di San Fermo della Battaglia (3 km al 7% di pendenza media). Chi scollinerà in testa, andrà con ogni probabilità a vincere il Giro di Lombardia 2019
I favoriti
VINCENZO NIBALI: Lo Squalo dello Stretto si è già imposto due volte a Como. La prima, in maglia Astana, nel 2015, quando arrivò in solitaria resistendo al ritorno di Daniel Moreno e Thibaut Pinot. La seconda nel 2017, grazie ad un attacco in discesa che gli permise di staccare tutti i suoi rivali, arrivando ancora una volta da solo al traguardo (con Alaphilippe e Moscon a chiudere il podio). Per il siciliano anche un secondo posto, lo scorso anno alle spalle di Thibaut Pinot, ma davanti a Dylan Teuns. Nibali torna al Lombardia per firmare il tris che lo porterebbe a “sole” due vittorie dal record assoluto (5 vittorie di Fausto Coppi)
JULIAN ALAPHILIPPE: Il francese della Deceuninck Quick Step è uno dei grandi favoriti della vigilia. Corridore agile ma resistente, è competitivo su quasi ogni percorso, e certamente le strade del Lombardia sono uno dei suoi terreni di caccia preferiti. Il secondo posto del 2017, alle spalle di Vincenzo Nibali, dimostra che Alaphilippe ha le capacità per imporsi sul traguardo di Como
RIGOBERTO URAN: La storia di Rigoberto Uran con il Giro di Lombardia nasce da lontano. Già nel 2008 (ad appena 21 anni) il colombiano riuscì a terminare la “Classica delle foglie morte” al terzo posto, battuto solo dai ben più esperti Damiano Cunego e Janez Brajkovic. Da quel podio passano 4 anni, e nel 2012 ecco Uran nuovamente terzo, questa volta alle spalle dei due spagnoli Joaquim “Purito” Rodriguez e Samuel Sanchez. Ma la maledizione del terzo posto prosegue, e nel 2016 sono il connazionale Esteban Chaves e Diego Rosa a togliere il sogno della vittoria a Rigoberto. Torna al Lombardia per spezzare l’incantesimo, diventando il secondo colombiano a vincere a Como