― Advertisement ―

spot_img

Novak Djokovic d’Australia: 7° titolo a Melbourne

Novak Djokovic conquista il terzo Slam consecutivo dopo Wimbledon e New York, batte un Nadal ottimo durante il torneo, ma nettamente superato in finale...
HomeEditorialiNovak Djokovic d'Australia: 7° titolo a Melbourne

Novak Djokovic d’Australia: 7° titolo a Melbourne

Novak Djokovic conquista il terzo Slam consecutivo dopo Wimbledon e New York, batte un Nadal ottimo durante il torneo, ma nettamente superato in finale dal rivale serbo 6-3 6-2 6-3

Melbourne, Australia. Novak Djokovic contro Rafael Nadal. Cinquantatreesima partita che vede opposti i due campioni. Oggi non si gioca per la prima posizione mondiale, ma per molto di più: oggi la storia del tennis viene riscritta nuovamente. Agli statistici il compito di aggiornare i faldoni già di per sé pieni di numeri inverosimili per questo sport.

Il prepartita recitava: 17 titoli del Grande Slam per Nadal, 14 per Djokovic. 80 titoli totali in carriera per lo spagnolo e 72 per il serbo. Seconda finale allo slam australe che vede i due affrontarsi, la precedente nel 2012 era finita appannaggio del numero 1 mondiale Djokovic dopo quasi 6 ore di gioco. Nadal non batte il serbo sul cemento indoor ed outdoor dalla finale di New York 2013. Gli scontri diretti si assestano sul 27 a 25 per Djokovic, 1 pari nel 2018. Ma se ben analizzassimo l’andamento dei match fra i due, scopriremmo che dal 2015 Djokovic ha vinto 8 volte con Nadal di cui 7 consecutive. Le due vittorie dello spagnolo risalgono al periodo buio di Djokovic quando, fermatosi per 6 mesi a causa di infortuni, ha impiegato più di qualche torneo per rodarsi. Tornato il RoboNole che tutti conoscevamo durante la scorsa stagione su erba e specialmente in quell’epica semifinale di Wimbledon contro Nadal, Djokovic ha dominato gli ultimi 6 mesi del 2018 così come ha dominato questo match. Ed ora si avvicina ai 20 titoli di sua maestà Federer.

L’incubo di Nadal si è concretizzato sin dalle prime battute della partita. 3 a 0 per Djokovic e palla del 4 a 0, fortunatamente per lui annullata. Da là alla fine del set si giungerà senza sussulti rimanendo ancorati ai turni di servizio. 6-3 Djokovic.

Il secondo set vede lo strappo decisivo sul 2 pari. Nadal ci prova a rimanere attaccato alla partita nella speranza di un calo del serbo e con la sua solita caparbietà prova a lottare su ogni punto, ma obiettivamente la differenza è visibile agli occhi di tutti. Djokovic comanda gli scambi muovendosi con i piedi ancorati alla linea di fondocampo ed in quelle poche volte dove Nadal riesce a metterlo in difficoltà con gli spostamenti, Djokovic ne esce grazie al suo invidiabile stato di forma. Il tennis dello spagnolo non riesce a far male al serbo. Conseguentemente un Nadal sempre più in difficoltà cede 6-2.

Il terzo set si rivela anche l’ultimo di questa finale. Per sollevare il trofeo Djokovic deve stringere i denti solo negli ultimi game del set. La prima pericolosa palla break di tutto l’incontro a favore di Nadal arriva sul 3-2, ma viene annullata al termine di uno scambio dove il vincitore di 11 Roland Garros affossa in rete l’ennesimo rovescio di giornata. Scampato il pericolo per il serbo la strada si fa in discesa. A nulla servono le variazioni con il servizio e nemmeno le diverse traiettorie date alla palla durante lo scambio dal maiorchino. Così, suggellato il 6-3, Novak Djokovic alza per la settima volta il trofeo del Grande Slam agli Australian Open.

La partita è stata per lunghi tratti dominata dal tennista di Belgrado. Ora, tenendo conto che entrambi i finalisti durante il loro percorso sino alla finale avevano lasciato solo le briciole ai loro avversari, sarebbe stato lecito attendersi un ultimo atto più combattuto. Il serbo invece ha vinto grazie ad uno strapotere tennistico ed una granitica fiducia nei propri mezzi. Il giocatore più forte di questo momento è lui. A 31 anni il suo fisico appare ancora giovane e fresco, sicuramente più di quello di Nadal soggetto a frequenti fastidi fisici, e sicuramente più di quello di Roger Federer che si sta vivendo le ultime annate nel tour. Chi potrà batterlo? I giovani dove sono? Per il momento a Nole: chapeau.