Una pole position come non si vedevano da tempo e che dimenticheremo difficilmente è quella appena andata in scena tra le dune del deserto del Bahrain, straordinario palcoscenico del secondo appuntamento con la stagione di Formula 1 2019.
La giornata di sabato per gli appassionati dei motori era già iniziata con tante aspettative, viste le concitate FP3 – ultime sessioni di prove libere – che avevano mostrato una Ferrari in netto vantaggio rispetto alle Mercedes e alle altre monoposto. Un risultato che rispecchia quello che si era già visto durante tutto il fine settimana, con Leclerc e Vettel nelle prime due posizioni a partire dalle FP1 di venerdì mattina.
Per tutti però il grande vantaggio delle Ferrari non poteva essere veritiero al cento per cento, conoscendo il potenziale della scuderia tedesca, soprattutto dopo la doppietta portata a casa in Australia con le monoposto di Maranello finite addirittura fuori dal podio.
Le qualifiche sono quindi state un banco di prova per capire se Toto Wolff e i suoi uomini stessero giocando di strategia o meno, con la consueta tecnica del “nascondiglio” già utilizzata dalla scuderia in molte occasioni.
Dopo le prime due fasi di qualifiche piuttosto tranquille per i top team, la pole position si è giocata sul filo del rasoio, con la sensazione che effettivamente Hamilton avesse un asso nella manica da utilizzare in Q3.
Per una volta invece la Mercedes non ha visto andare in porto la sua strategia e nonostante due ottimi giri, sia nel caso di Hamilton che in quello di Bottas, non è riuscita ad andare oltre il terzo e il quarto risultato.
La prima fila è infatti stata interamente occupata dalle Rosse di Maranello, con Leclerc al primo posto e il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel al secondo.
Con la sua prima pole position della storia il monegasco classe 1997 diventa così di diritto il secondo pilota più giovane ad aver mai conquistato un primo posto in fase di qualifica, preceduto solamente dall’attuale compagno di squadra Vettel.
I due a fine sessione si sono abbracciati, con un Sebastian che si è detto felice del risultato del giovane, che tra le altre cose è particolarmente legato alla gara in Bahrain dove nel 2017 ha ottenuto la sua prima pole in F2 e la prima vittoria, in gara 2, nella stagione che gli è poi valsa il titolo iridato e l’ingresso nella classe regina per l’anno successivo.
Sabato felice per le Rosse e accettabile per le Mercedes che saranno pronte a lottare nella giornata di domani, mentre brutto pomeriggio per le Red Bull: solo quinto posto per Max Verstappen, che ha potuto fare un solo giro a causa di alcuni problemi sulla sua monoposto, e bruttissimo risultato per Pierre Gasly, fuori dalla Q3 anche questo weekend, che domani scatterà al tredicesimo posto.
Male la Renault, con un piccolo miglioramento di Daniel Ricciardo che chiude la qualifica ai piedi della top 10, undicesimo con un 1:29:488, mentre giornata da dimenticare per Hulkemberg che non si è qualificato nemmeno per la Q2, non andando oltre il diciassettesimo posto.
Bene Raikkonen, nono sotto gli occhi emozionati della moglie e dei due figli ai paddock, mentre male il compagno italiano Antonio Giovinazzi, solo sedicesimo.
Grande risultato per le McLaren, entrambe in Q3, con Sainz settimo e il giovanissimo Norris decimo. Buio profondo in casa Williams: i due piloti Russell e Kubica ancora penultimo e ultimo, con un distacco dalla vetta ai limiti dell’imbarazzante.
Le luci si spengono dunque sul circuito del Bahrain, sapendo che tutto si giocherà nel pomeriggio di domani, con la gara al via dalle ore 17.
CLASSIFICA QUALIFICHE GP BAHRAIN 2019:
1 – Charles Leclerc (Ferrari) – 1’27″866 – Q3
2 – Sebastian Vettel (Ferrari) – 1’28″160 – Q3
3 – Lewis Hamilton (Mercedes) – 1’28″190 – Q3
4 – Valtteri Bottas (Mercedes) – 1’28″256 – Q3
5 – Max Verstappen (Red Bull-Honda) – 1’28″752 – Q3
6 – Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) – 1’28″757 – Q3
7 – Carlos Sainz (McLaren-Renault) – 1’28″813 – Q3
8 – Romain Grosjean (Haas-Ferrari) – 1’29″015 – Q3
9 – Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) – 1’29″022 – Q3
10 – Lando Norris (McLaren-Renault) – 1’29″043 – Q3
11 – Daniel Ricciardo (Renault) – 1’29″488 – Q2
12 – Alexander Albon (Toro Rosso-Honda) – 1’29″513 – Q2
13 – Pierre Gasly (Red Bull-Honda) – 1’29″526 – Q2
14 – Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) – 1’29″756 – Q2
15 – Daniil Kvyat (Toro Rosso-Honda) – 1’29″854 – Q2
16 – Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) – 1’30″026 – Q1
17 – Nico Hulkenberg (Renault) – 1’30″034 – Q1
18 – Lance Stroll (Racing Point-Mercedes) – 1’30″217 – Q1
19 – George Russell (Williams-Mercedes) – 1’31″759 – Q1
20 – Robert Kubica (Williams-Mercedes) – 1’31″799 – Q1