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Tappa 12 del Giro D’Italia 2021: mappe e percorso

L’ultimo scontro con l’Appennino per questa Tappa 12 del Giro D’Italia. Più precisamente gli ultimi quattro passi montani in Toscana e infine in Emilia-Romagna.

Tappa 12 del Giro D’Italia: come sarà il percorso di oggi?

L’inizio del percorso è un po ‘ondulato, attraversa la zona ricca di vigneti. A Greve di Chianti, 35 chilometri dopo la partenza, c’è un castello la cui origine è legata all’epoca etrusca e romana. Le colline poi cedono e il gruppo sarà vicino a Firenze, passando prima per Ponte a Ema, paese natale di Gino Bartali. La colonna non entrerà proprio nel centro del capoluogo toscano, supererà il Nelson Mandela Forum e la prima parte della salita a Fiesole. La prima tappa intermedia sarà a Sesto Fiorentino, in memoria di Alfredo Martini, vincitore di tappa del Giro d’Italia 1950 e allenatore della Nazionale italiana dal 1975 al 1997. Martini, che qui è nato cento anni fa, ha portato alle maglie arcobaleno di Francesco Moser nel 1977, Giuseppe Saronni nel 1982, Moreno Argentina nel 1986, Maurizio Fondriesta nel 1988 e Gianni Bugno nel 1991 e 1992. Dopo inizierà la prima salita della tappa, Monte Morello (7,6 km; 6,6%), nella prima parte della quale, su un tratto di 2,5 chilometri, la pendenza sarà mediamente dell’11,2%, e ad un certo punto salterà al 19%. Un breve tratto della “falsa piana” e una ripida discesa porteranno a Pontassieve, dove inizierà il paio di salite viste sulla tappa a Bagno di Romagna nel 2017.


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La classifica


I quattro passi

Il primo è il Passo della Consuma, una lunga salita con pendenza intorno al 7% nella prima parte e 5% nella seconda. Un ritmo elevato dovrebbe ridurre la posta in gioco e indebolire alcune squadre. Una situazione simile può verificarsi al Passo della Calla, dove anche la pendenza è del 5-6%. Una lunga discesa da questo passo di montagna può salvare una fuga. Abbiamo visto anche l’ultima salita quattro anni fa, anche se allora il Passo del Carnaio era la penultima salita del piano. Una pendenza media del 5,1% su una distanza di quasi 11 chilometri potrebbe non sembrare spaventosa, ma le cifre sono sottostimate da due brevi discese e un più facile ultimi due chilometri. Nella prima parte, due chilometri hanno una pendenza media del 7,4%, e dopo 500 metri di discesa, i successivi tre metri mostreranno circa il 9%, un massimo del 14%. Il bonus montagna sarà separato dal traguardo di 9 chilometri.

L’arrivo

Gli ultimi tre chilometri sono pianeggianti e rettilinei, conducono a Bagno di Romagna. Gli specialisti della fuga dovrebbero lottare per il traguardo. La lunghezza della tappa, così come la vicinanza di salite impegnative al traguardo, può incoraggiare i leader delle singole squadre a combattere. Tra i fuggitivi, la lista dei favoriti è composta come di consueto dagli stessi nomi: Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), Tony Gallopin , Alexis Gougeard (entrambi AG2R Citroen Team), Giovanni Visconti (Bardiani-CSF-Faizane), Victor Lafay ( Cofidis ), i ciclisti Intermarche-Wanty Gobert-Materiaux e Thomas de Gendt (entrambi Lotto Soudal ).