Georges St-Pierre è uno di quei combattenti che ha fatto la storia delle MMA mondiali, uno dei migliori in assoluto. Dopo il ritiro di Khabib Nurmagomedov, nella comunità delle arti marziali miste è scoppiato un acceso dibattito su chi debba essere considerato il GOAT (Greatest Of All Times) di questo sport. Ovviamente lo stesso St-Pierre è spesso comparso nelle diverse classifiche stilate da fan ed esperti, ma nonostante la sua straordinaria carriera non si è mai pronunciato a riguardo.
In quanto, Georges ha sempre ritenuto questo appellativo di GOAT, come un fugazi, un concetto sfuggente, estremamente soggettivo, fino a pochi giorni fa. Infatti, in una intervista rilasciata al sito ufficiale della UFC, Georges St-Pierre non ha resistito, ed ha aggiunto il suo autorevole parere, alla discussione sul più grande artista marziale di tutti i tempi. Ribadendo quanto questo titolo, sia però una mera opinione.

Chi è il GOAT per Georges St-Pierre?
Probabilmente i social media e i diversi forum sportivi hanno ampliato e reso a volte assurda questa discussione sul più grande di tutti i tempi. Ma il parere di un campione come GSP sposta l’ago della bilancia decisamente a favore della old school delle MMA, piuttosto che sui nuovi straordinari fenomeni degli ultimi anni.
Che cosa significa realmente il migliore di tutti i tempi? […] Se si intende definire l’atleta che nella sua carriera è risultato più dominante e ha raggiunto più traguardi, per me è Royce Gracie. Se si intende l’atleta più forte fisicamente […] penso a Fedor Emelianenko. […] il più spettacolare […] forse direi Anderson Silva o Vitor Belfort. […] il combattente più completo, direi Demetrious Johnson. Se si intende il fighter che ha fronteggiato le maggiori avversità, è Jon Jones. Ma qualunque sia il nome, è soggettivo, è un opinione. […] Per me in questa discussione non dobbiamo mai dimenticare chi è stato il primo a rendere le MMA un fenomeno mondiale. Non c’erano classi di peso, combattevano per ben tre volte durante ogni evento, le testate erano ammesse e molto altro era lecito. Ecco perchè per me, Royce Gracie è il numero uno. E’ il mio combattente preferito, per me il GOAT è Royce Gracie.
Georges St-Pierre
Insomma, Georges St-Pierre ancora una volta ha dimostrato una raffinata intelligenza, più volte manifestata all’interno dell’ottagono. In fondo, la sua opinione è difficilmente criticabile. Quel fondo di obiettività e di autorevolezza che si cela dietro le sue parole, ravviverà sicuramente la discussione sul GOAT. Avendo evidenziato in modo inequivocabile, quanto le arti marziali miste si siano evolute e cambiate, in poco più di 20 anni.
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Fonte: UFC.com