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Gp d’Olanda: ecco le mescole che verranno utilizzate

In occasione del Gp d’Olanda, la Pirelli utilizzerà mescole più dure. Mario Isola ne ha parlato per Speedweek.com.

Gp d’Olanda: tutti i temi del weekend

Gp d’Olanda-mescole: Pirelli proporrà le più dure?

Mario Isola, Head of Pirelli Racing, ha parlato delle mescole Pirelli per il gran premio olandese. Queste le parole di Isola riportate da Speedweek.com: “Zandvoort è una sfida completamente nuova. I team olandesi, di Formula 1 e di corse ci hanno fornito molti dati per aiutarci a determinare: portiamo con noi le tre miscele più difficili, C1, C2 e C3. La ragione di ciò risiede nel layout impegnativo del percorso, compresa la curva che viene sollevata di 18 gradi all’inizio e all’arrivo. Tuttavia, non abbiamo costruito uno pneumatico speciale per Zandvoort, perché le costruzioni di pneumatici migliorate che abbiamo introdotto nel 2021 dovrebbero resistere al carico“. Il tracciato olandese, come Suzuka e Silverstone, grazie alle sue curve veloci, genera molta energia nelle gomme. Il tutto, accorcia la vita della mescola e dunque sarà vitale per i piloti preservare e gestire al meglio le gomme per una gara che dovrebbe comportare almeno 2 soste. Durante la stagione, molte scuderie hanno avuto parecchi problemi con la temperatura interna delle gomme. Una su tutte la Mercedes che ha mostrato di riuscire ad arginare il problema solo con le gomme hard (bianche) come visto durante il Gran Premio di Silverstone.

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Gp d’Olanda: tutti i temi del weekend

La Formula Uno scenderà nuovamente in pista con il Gp d’Olanda e con i tanti temi da affrontare durante il weekend.

La F1 non ha gradito le parole di Hamilton

Quali sono i temi del Gp d’Olanda?

Uno degli argomenti principali del prossimo weekend di Formula Uno sarà sicuramente il ritorno a Zandvoort. Sono passati 36 anni da quando Niki Lauda passò per primo la linea del traguardo affermandosi come l’ultimo vincitore cronologico del Gran Premio olandese. La pandemia ha ritardo di una stagione il ritorno del tracciato, pronto a regalare nuove emozioni al pubblico di tutto il mondo. Beniamino di casa sarà ovviamente Max Verstappen che verrà supportato per tutta la durata del weekend. Il pilota della Red Bull potrebbe riprendersi la vetta della classifica, coronando quello che potrebbe essere il capitolo decisivo per la lotta del campionato piloti contro Lewis Hamilton.

Il mercato piloti

Il ritiro di Kimi Raikkonen a fine stagione, ha dato ufficialmente il via al mercato piloti. La sensazione è che il finlandese, campione del mondo nel 2007 con la Ferrari, possa lasciare il sedile al suo connazionale Valtteri Bottas. L’annuncio potrebbe arrivare durante il weekend del Gran Premio di Monza. Incerto del suo futuro anche Antonio Giovinazzi che potrebbe clamorosamente essere sostituito da uno tra Zhou o De Vries. Sempre più sicuro del passaggio in Mercedes è George Russell. Il britannico, dopo aver ottenuto il primo podio in carriera in Belgio, è pronto per fare il definitivo salto di qualità. La stagione 2020 ha visto il pilota della Williams conquistare i primi punti per lo storico team inglese oltre a piazzare sempre la vettura in Q2, affermandosi come uno dei migliori piloti al sabato. Il futuro è sempre più targato Mercedes.

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BMW avrà lunga vita in Superbike

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La BMW fa una promessa al mondiale Superbike: la sua permanenza nei prossimi anni. A dispetto dei risultati, e di una moto che fatica a stare con le top, la casa bavarese ha confermato l’impegno a lungo termine nella serie iridata. L’annuncio arriva dal boss del reparto corse Markus Schramm, che in un’intervista ha anticipato che tutto avverrà all’insegna della continuità. Con una piccola eccezione: Scott Redding approda nel team ufficiale dalla Ducati, prendendo il posto di Tom Sykes.


Ufficiale: Alvaro Bautista fa ritorno in Ducati


BMW resta in Superbike: a quando il titolo?

Intervistato da Motorsport.com, Schramm ha sottolineato come il progetto superbike sia proiettato nel lungo termine e non nell’arco di tre o quattro anni. “Lo abbiamo detto fin dall’inizio“, ha puntualizzato. “Non ci aspettiamo di vincere il mondiale nel giro di un anno. Sarebbe irrealistico“. Con quest’ultima frase, Schramm ha un po’ messo le mani avanti: da quando è tornata in SBK, BMW ha ottenuto pochi piazzamenti. La S1000RR del 2019 era poco potente, e mangiava le gomme. Con la M1000RR hanno fatto uno step in avanti, ma nel frattempo la concorrenza è cresciuta ed il gap è rimasto. Oggi la casa dell’elica si ritrova a lottare contro un altro costruttore in difficoltà come la Honda. E la cosa non è che dia troppe soddisfazioni ai bavaresi. “Noi siamo concentrati sul nostro lavoro e nel fare del nostro meglio“, ha commentato Schramm. “Non importa chi battiamo o chi è davanti a noi. Vogliamo progredire: è questo il nostro obiettivo“.

Partiti da zero

Fin dal rientro nel 2019, BMW ha mancato di fare risultato in Superbike. Passi per il primo anno, che è sempre difficile, ma il secondo ha lasciato l’amaro in bocca, con il 12esimo posto di Sykes in campionato. Schramm ha spiegato le ragioni di così tante difficoltà: “Di solito, sviluppi il motore per cinque anni e poi sali a bordo“, ha detto, “ma io ero entrato solo da poche settimane quando fu presa la decisione di rientrare (Schramm ha assunto il ruolo nel maggio 2018, ndr). Il ritorno era con una moto puramente di serie, che non era adatta allo scopo. Dovevamo fare uno step in più. Dovevamo sviluppare una moto che fosse nata per correre“. Tutto questo per dire che il progetto è nato in ritardo, e che hanno dovuto fare sviluppo direttamente sul campo di gara. Comunque, i tedeschi hanno giurato fedeltà alla SBK, ed è un bene, e lo faranno puntando sulla continuità. Schramm ha anticipato che rinnoveranno la partnership con il Shaun Muir Racing, scuderia inglese che si occupa della gestione delle M1000RR sui campi di gara.

Kessie: il rinnovo è in fase di stallo

Il rinnovo di Kessie con il Milan è ancora lontano. Le richieste dell’agente dell’ivoriano sono troppo elevate per la dirigenza rossonera.

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Milan: il rinnovo di Kessie si farà?

Il calciomercato si è concluso solo da pochi giorni e la dirigenza rossonera deve chiudere la questione legata al rinnovo di Kessie. Le parole d’amore verso il Milan rilasciate dal centrocampista dal ritiro della Costa d’Avorio avevano tranquillizzato i tifosi rossoneri. Tuttavia, di tempo ne è passato e il centrocampista non ha ancora “sistemato le cose”. Come riportato dal Corriere dello Sport, la trattativa per il rinnovo del numero 79 è al momento in fase di stallo. I 6 milioni con bonus richiesti all’inizio della trattativa non bastano più: l’agente del giocatore ha presentato alla dirigenza rossonera una richiesta da 7 milioni netti a stagione più 1,5 di bonus. Richiesta che difficilmente il Milan potrà soddisfare data la politica del club. Ecco perché un ruolo fondamentale lo avrà il giocatore. Attualmente infortunato, Kessie è rimasto ad allenarsi a Milanello dove Maldini e Massara cercheranno di convincere il giocatore ad abbassare le richieste. In caso contrario, non è da escludere una sua cessione nella prossima finestra di mercato per evitare un altra perdita a parametro zero.

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Oliver Askew: ritorno in pianta stabile in IndyCar

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Dopo tanto precariato, Oliver Askew trova un posto fisso, o quasi, in IndyCar. Il pilota statunitense concluderà la stagione 2021 con il Rahal Letterman Laningan Racing, disputando le tre gare che mancano alla conclusione del campionato. Askew guiderà la Dallara Honda numero 45, che quest’anno è stata affidata ad altri due piloti. Santino Ferrucci ha alternato gare su quest’auto ad altre nella NASCAR XFinity Series, ottenendo quattro top ten, mentre Christian Lungaard ha disputato la tappa agostana di Indy.


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Oliver Askew: operazione rilancio in IndyCar?

24 anni, Oliver Askew doveva essere la nuova speranza americana nelle corse di monoposto. Ex prodigio del karting, nel 2017 ha dominato all’esordio la USF2000, categoria propedeutica alla IndyCar, vincendo ben sette gare. Oliver si è portato a casa altri sette successi nella Indy Pro 2000, per poi aggiudicarsi il titolo della Indy Lights del 2019, battendo Rinus VeeKay. Ma a differenza dell’olandese, l’americano ha faticato un po’ di più nella transizione alla categoria maggiore. La stagione d’esordio è stata faticosa per Askew, che ha subito l’ascesa del compagno di squadra Patricio O’Ward. Appiedato a fine 2020, ha dovuto ripiegare quest’anno sulla IMSA Weathertech Series, trovando posto nella neonata classe LMP3. Lì si è tolto qualche soddisfazione, come la vittoria di classe alla 24 ore di Daytona. Gli infortuni di Felix Rosenqvist e di VeeKay lo hanno poi riportato nella IndyCar, dove ha fatto degnamente il lavoro di sostituto. Con l’ingaggio da parte di Rahal, Askew spera di poter rientrare nel giro la prossima stagione, approfittando di queste presenze-spot. Nel 2022 il team di Bobby Rahal schiererà tre vetture, ma la lineup non è ancora definita. Graham Rahal, figlio del fondatore, è confermato, mentre si attende la decisione di Takuma Sato. In caso di ritiro del giapponese, Jack Harvey dovrebbe rimpiazzarlo, con Askew che avrebbe la possibilità di salire sulla terza vettura.

Roma: identità e giocatori pronti, un mercato SpecialOne

Dopo un 2020 povero di cambi di casacca questo mercato estivo 2021 ha regalato tanti acquisti e sorprese. Potremmo citare Messi o Cristiano Ronaldo i due Giocatori dell’era 2000 entrambi al cambio maglia in questo pazzo mercato estivo. In casa nostra c’è da guardare con attenzione alla nuova Roma di Mourinho capace di spendere 97.5 milioni di euro nel primo vero mercato dell’era Friedkin. La testa della speciale classifica degli spendaccioni della Serie A è proprio dei giallorossi, ma questo mercato pesante della Roma basterà per colmare il gap con le prime e tornare in Champions League?

Mercato Roma: Identità e giocatori pronti, Pinto al servizio di Mou

Il lavoro del Ds Pinto ha soddisfatto l’allenatore portoghese come sottolineato dal tecnico al termine delle prime uscite stagionali. Se Jose l’ha definito come un mercato “di reazione” noi non possiamo dargli torto. Non solo reazione però, perché la dirigenza giallorossa ha lavorato in maniera pesante per tutti i mesi estivi e la conferenza stampa di ieri ha mostrato un Pinto stanco ma soddisfatto. L’infortunio di Spinazzola e la cessione di Dzeko avrebbero messo in difficoltà chiunque ma il nuovo Ds giallorosso ha ripagato, almeno sulla carta, la fiducia della famiglia Friedkin esaudendo quasi tutti i desideri di Proprietà e Allenatore. Da una parte il monte ingaggi da sfoltire frutto principalmente della scellerata gestione Monchi, dall’altro le esigenze di un tecnico abituato a vincere. Pinto si è districato al meglio in questo limbo pericolosissimo, mettendoci la faccia e sbattendo i pugni come dimostrato da ultimo con la decisione di mettere fuori rosa i dissidenti Santon, Fazio e Nzonzi. Per la perfezione è mancato un mediano alla Xhaka ma l’acquisto di un giocatore del genere sarebbe dovuto passare obbligatoriamente per la cessione dei tre sopra citati che invece non ne hanno voluto sapere. Le vacanze romane proseguiranno, ma nel frattempo gli avvocati sono già in azione. Scene surreali per una sponda del Tevere abituata troppo spesso a rimanere in balia dei suoi esuberi. Se volessimo dare un voto allora confermiamo il 7.5 che Pinto si è auto attribuito. Siamo sicuri però che i tifosi giallorossi con la loro sconfinata passione alzerebbero almeno di mezzo voto solo per l’incredibile risoluzione consensuale con Pastore. Un giocatore da 4.5€ milioni all’anno che mai neppure per un istante ha esaltato la Curva Sud.

Mercato Roma: gli Acquisti

Capitolo acquisti. Apriamo come la società giallorossa con Rui Patricio esperto portiere portoghese campione d’Europa e Golden Glove ad Euro2016. 33 anni e tanta esperienza tra Sporting Lisbona e Wolverhampton più la sua nazionale con la quale vanta più di 100 caps e per cui ha vestito più di una volta la fascia di capitano. La cessione di Allison per 70€ mln di qualche anno fa era stata salutata con soddisfazione ma l’esperienza di Olsen prima e Pau Lopez poi ha certamente fatto ricredere i tifosi. Ce la farà il connazionale di Mourinho a riportare tranquillità tra i pali dei capitolini? Noi per esperienza, caratura internazionale e legame con il tecnico, crediamo proprio di sì. Mentalmente pare un portiere solido, a differenza dei suoi predecessori, e solo la lingua potrebbe essere un problema ma sicuramente Mou gli sarà d’aiuto. Continuiamo con un altro “difendente” quel Vina finora degno rimpiazzo dello sfortunato Spinazzola. Mentre l’Italia alzava al cielo Euro2020, Matheus era impegnato con il suo Uruguay nella Copa America. Proprio le conferme in campo internazionale hanno fatto propendere la Roma per un suo acquisto per 11 milioni di euro dai brasiliani del Palmeiras con i quali Vina ha trionfato anche in Copa Libertadores. Anche lui, seppur a soli 23 anni, sembra già essere un giocatore fatto e finito. Tecnicamente sembra valido, forse pecca leggermente nei cross dove il confronto con Karsdorp è stravinto dall’olandese. Tatticamente invece sarà un’ottima arma per Mou, uno stantuffo instancabile molto attento e preciso in fase difensiva. Insomma non sarà Spinazzola ma nel campionato italiano farà la sua sporca figura.

I colpi in attacco

Per gli altri due acquisti apriamo un capitolo a parte perché l’attacco giallorosso è stato letteralmente rivoluzionato. Dopo 6 stagioni e più di 100 gol di Edin Dzeko si cambia musica. Si ringiovanisce, si dà più freschezza ad un reparto che pare il più migliorato dalla gestione Pinto. Prima l’arrivo di Eldor Shomurodov dal Genoa per più di 15€ mln, poi la bomba Tammy Abraham che per 40€ mln ha surriscaldato la piazza. Partiamo dal “Messi Uzbeko” anche se del fenomeno del PSG Eldor ha solo il piede preferito, il mancino. Un “lungagnone” come direbbero i tifosi giallorossi molto mobile, tanto da poter essere schierato sia da seconda punta che da esterno d’attacco. Un colpo a sorpresa di Pinto che l’ha osservato nella prima stagione in Italia dove, dopo un inizio difficile, ha chiuso alla grande con 8 gol di cui 5 nelle ultime 6 giornate. Abraham è stato il colpo ad effetto, quel colpo che da troppi anni aspettava una città come Roma. 40€ milioni la spesa, seconda solo ai 42€ mln di Patrick Schick sborsati guarda un po’ da Ramon Rodriguez Verdejo, al secolo Monchi. Definito con una “bestia” dai media Italo-britannici ha dimostrato, per ora, che le voci sul suo conto non erano favole. Lasciamolo giocare perché di questo ragazzo ne potremmo risentire e riscrivere ancora e ancora. Non aggiungiamo altro ma lui potrebbe essere il nuovo crack del calcio italiano, e perché no date le caratteristiche tecniche un nuovo Lukaku. Unica pecca la recompra a favore del Chelsea per 80€ mln ma se dovesse mai accadere vorrà dire che Tammy avrà fatto esplodere la Sud e si sarà fatto amare dai suoi nuovi tifosi.

Mercato Roma: le Cessioni

Veniamo al capitolo che invece più ha impegnato l’indaffaratissimo Ds Pinto: le cessioni. Arrivato in ritiro Jose Mourinho si è ritrovato quasi 40 giocatori da gestire. Impossibile per qualsiasi tecnico e allora via libera al Ds per sbarazzarsi degli esuberi. Coric, 2 presenze e mille prestiti dopo è stato ceduto allo Zurigo, anche lui acquistato nella gestione Monchi per 8, dico 8 milioni di euro. Florenzi con il quale la situazione non è ancora ben chiara ceduto in prestito con diritto di riscatto al Milan ma sul suo rapporto con Roma e la Roma bisognerebbe aprire un capitolo a parte. Under e Kluivert che in un primissimo momento sembravano adatti al gioco di Mourinho hanno trovato ben presto sistemazione, il primo a Marsiglia, il secondo a Nizza. Entrambi in prestito con diritto potranno fruttare quasi 30€ milioni alle casse giallorosse e occhio perché il turco è andato in gol nelle prime 3 partite dell’Olimpique ed è già apprezzatissimo da quelle parti. Marsiglia dove è stato spedito anche Pau Lopez pagato 23€ mln da Petrachi e che dopo una papera al derby ha smarrito i suoi superpoteri da Portiere. Peccato per la tenuta psicologica perché tecnicamente pareva un portiere valido. Ultimo ma non per importanza la risoluzione consensuale con Javier Pastore, una zavorra da 9 milioni lordi l’anno per le casse giallorosse. Accordo consensuale con la Roma che pagherà solo una delle due annualità restanti all’Argentino pagato 27€ milioni indovinate da chi? Ovvio Ramon Rodriguez Verdejo!


Il mercato della Lazio: tra acquisti e cessioni


Analisi della rosa

Concludiamo la nostra digressione sull’estate in casa giallorossa con l’analisi della rosa. In porta Rui Patricio sarà il titolare inamovibile con Fuzato destinato, forse, alla Conference League. Difesa a 4 con Karsdorp e Reynolds, quest’ultimo ancora troppo acerbo per il tecnico, a destra. A sinistra in attesa del rientro di Spinazzola toccherà a Vina la fascia titolare mentre Riky Calafiori sarà un buon rincalzo ottimo anche per la lista UEFA. Al centro Mancini e Smalling partono da titolari sulla carta ma le condizioni fisiche scricchiolanti dell’inglese daranno sicuramente spazio anche a Ibanez e Kumbulla. Occhio al brasiliano utilizzabile anche all’occorrenza come terzino destro bloccato stile Rudiger con Spalletti. La mediana è dove invece in maniera evidente manca un elemento. Veretout sarà l’uomo con i gradi di regista/incursore mentre Villar probabilmente lo farà rifiatare all’occorrenza, ma lo spagnolo deve mettere su esperienza. Cristante unico campione d’Europa in casa Roma sarà il mediano di rottura e di fisicità, dovrà aiutare la difesa e tenere in equilibrio la squadra, cosa che spetterà anche a Diawara suo cambio naturale.

La fase offensiva

Sulla trequarti forse il reparto più completo. Zaniolo-Pellegrini-Mkhitaryan sono giocatori da top club, mentre i rincalzi Carles Perez, El Shaarawy e all’occorrenza Eldor dovrebbero mantenere lo stesso livello tecnico generale dei titolari. Davanti il goat dei capitolini, quel Tammy Abraham sul quale già abbiamo speso parole al miele. Il ruolo di vice spetta per il momento a Shomurodov ma occhio anche a Borja Mayoral. Per lo spagnolo la prima stagione è andata in crescendo e chissà che per caratteristiche tecniche non sia un giocatore che ha bisogno di tempo per entrare in forma. La nostra idea è che, come in passato, da novembre in poi anche l’ex Real Madrid dirà la sua tra le parti della porta avversaria. Insomma, il mercato in casa Roma ha reso la rosa quasi completa.

Contestazione tifosi juventini fuori dall’Allianz Stadium

Prosegue il periodo nero della Juventus. Fuori dall’Allianz Stadium sono stati esposti due striscioni da parte del gruppo Viking, storica tifoseria bianconera. Il clima è rovente e la contestazione dei tifosi juventini complica notevolmente la situazione. La rabbia è comprensibile, ma nei giusti limiti.

In cosa consiste la contestazione dei tifosi juventini?

I Viking, storico gruppo ultras della squadra bianconera, hanno deciso di manifestare tutto il loro dissapore e contrarietà nei confronti delle ultime scelte societarie. La cessione di Ronaldo non è stata presa bene e la trasformazione che la squadra sta subendo non rincuora minimamente gli animi dei supporter.
Squadra distrutta e uno stadio salotto.. Agnelli e Pairetto disastro perfetto“. Così recita il primo striscione fuori dai cancelli dell’Allianz Stadium. Nel mirino ovviamente c’è il presidente Andrea Agnelli, ma anche Pairetto, dirigente della Juve responsabile dei rapporti con i tifosi. Il secondo striscione riguardava nello specifico il tifo organizzato: “Ovunque tamburi e striscioni!! All’Allianz burattini e figure da cogli..i“.

Rabbia comprensibile? Sì, ma nei dovuti limiti

La rabbia e la frustrazione sono comprensibili dopo un avvio del genere. Pareggiare contro l’Udinese subendo una rimonta inspiegabile e perdere contro una neopromossa non sono cose da Juventus. Vedere una squadra che passeggia in campo e in preda alla più totale confusione legittima questo sentimento. Anche le scelte della società nell’ultimo periodo lasciano molto a desiderare. La scelta di un allenatore mai amato come Sarri (l’argomento però spacca in due il mondo bianconero), la virata su Pirlo e il definitivo abbandono della strada del giochismo con il ritorno di Allegri sono comunque segnali di una certa confusione in casa bianconera.
Giusto essere arrabbiati, ma nei dovuti limiti.

Motivi per cui è esagerata la contestazione dei tifosi juventini

L’addio di Ronaldo era necessario, inutile girarci attorno. Trentuno milioni a stagione pesano sui conti in tempi normali, figuriamoci nel Covid. Mantenere il portoghese per un’altro anno avrebbe complicato ulteriormente la situazione finanziaria della Juventus. La sua cessione chiude un’era e potrebbe aprirne un’altra. Nell’ultima sessione di mercato a trionfare è stata la linea verde: Kaio Jorge, Locatelli e Kean. Tutti profili giovani che dovranno maturare e trovare il definitivo salto di qualità. Un progetto a lungo termine che darà i suoi frutti solo tra qualche anno, difficile che tutti questi giovani possano esplodere nello stesso periodo. Inoltre la stagione è ancora all’inizio, c’è ancora un anno di gare davanti. Allegri è un allenatore capace e sicuramente troverà l’alchimia giusta per la sua nuova Juventus. Calma e pazienza dunque, i risultati si vedranno strada facendo.

Junior Messias: mai smettere di sognare

Venezuela vs Argentina: pronostico e probabili formazioni

L’Argentina inizierà il prossimo round delle qualificazioni ai Mondiali con un viaggio in Venezuela venerdì 3 settembre, mentre cercano di continuare la loro partenza imbattuta. Gli uomini di Lionel Scaloni hanno raccolto 12 punti nelle prime sei partite e sono entrati nell’ultima serie di partite dopo essersi assicurati il ​​titolo di Copa America in estate, mentre i loro padroni di casa si trovano a soli quattro punti, avendo perso quattro delle loro sei partite. Il calcio di inizio di Venezuela vs Argentina alle 2 del mattino ora italiana.

Prepartita Venezuela vs Argentina: a che punto sono le due squadre?

Argentina

L’Argentina ha avuto un buon inizio nella campagna di qualificazione ai Mondiali l’anno scorso, poiché le vittorie su Ecuador, Bolivia e Perù e i pareggi con Paraguay, Cile e Colombia li hanno visti passare a un punteggio impressionante di 12 punti in sei partite. Dopo quell’impressionante corsa, gli uomini di Lionel Scaloni sono entrati in Copa America come uno dei favoriti prima del torneo, e mentre pareggiavano la partita di apertura con il Cile, La Albiceleste è migliorata rapidamente per attraversare la fase a gironi con vittorie consecutive su Uruguay, Paraguay e Bolivia. Il loro primo posto ha visto l’Argentina prenotare un pareggio nei quarti di finale con l’Ecuador, e Rodrigo De Paul, Lautaro Martinez e Lionel Messi sono tutti andati a referto in una vittoria dominante per 3-0 per prenotare il loro posto nelle finali quattro, prima della loro semifinale. -Lo scontro finale con la Colombia è andato ai calci di rigore, quando Luis Diaz ha pareggiato La Tricolor dopo il primo gol di Lautaro Martinez. La forma ispirata dal fermo dell’Argentina Emiliano Martinez ha visto gli uomini di Scaloni prevalere e incontrare i favoriti del torneo Brasile in finale, e sono stati forti per vedere una vittoria per 1-0 dopo il vantaggio di Angel Di Maria al 22′ per guadagnare un 15° titolo di Copa America. La Albiceleste ora riporterà la propria attenzione alla qualificazione per la Coppa del Mondo, poiché mira a continuare la sua corsa imbattuta e ad allontanarsi dal gruppo degli inseguitori.

Venezuela

Il Venezuela arriva all’ultimo round del girone in una situazione diversa, poiché mira a mettere insieme una serie di risultati per scalare la classifica verso i posti di qualificazione. La Vinotinto ha subito tre sconfitte consecutive all’inizio della loro campagna di qualificazione lo scorso anno, contro Colombia, Paraguay e Brasile, prima di riprendersi in modo impressionante con una vistosa vittoria per 2-1 sul Cile. Mentre avrebbero poi subito una deludente sconfitta per 3-1 contro la Bolivia, il Venezuela ha fatto bene a tenere l’Uruguay sullo 0-0 nell’ultima partita del girone, prima di andare in Copa America. Sotto la direzione di Jose Peseiro, La Vinotinto non è riuscito a stupire nel torneo d’élite del Sud America, poiché è caduto nella fase a gironi con solo due punti per finire ai piedi del Gruppo B. Ora in una nuova era sotto la guida temporanea di Leonardo Gonzalez, sperano di risollevare l’umore e invertire le loro sorti con una forte serie di risultati in questo round di partite internazionali, a partire da quello che sarebbe un risultato accattivante contro la Copa Campioni d’America.


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Ultime Notizie

La squadra venezuelana è stata gravemente colpita da un focolaio di coronavirus all’inizio della Copa America, ma ha quasi un raccolto completo di giocatori disponibili per questo round di partite. Ciò vedrà l’attaccante Josef Martinez tornare in squadra, mentre anche il capocannoniere Salomon Rondon è stato convocato dopo essere stato lasciato fuori in estate. Il centrocampista Tomas Rincon guiderà la sua nazione, avendo collezionato oltre 100 presenze sulla scena internazionale, e potrebbe essere affiancato da giocatori del calibro di Romulo Otero e Junior Moreno nel mezzo. Wuilker Farinez si è esibito in modo encomiabile tra i pali alla Copa America, e continuerà a essere il fermo di prima scelta dietro la linea difensiva contenente artisti del calibro di Roberto Rosales e Mikel Villanueva, mentre il 22enne Nahuel Ferraresi ha impressionato in diversi prestiti incantesimi nella massima serie portoghese e ci si può fidare della difesa. L’Argentina sarà guidata dall’attaccante talismanico Lionel Messi, arrivato in estate dal Paris Saint-Germain dal Barcellona. Sarà affiancato in una pericolosa prima linea da giocatori del calibro dell’attaccante dell’Inter Lautaro Martinez e del compagno di squadra del Paris Saint-Germain Angel Di Maria, mentre Sergio Aguero ha perso la squadra per infortunio. La coppia del Tottenham Hotspur Cristian Romero e Giovani Lo Celso e la coppia Aston Villa Emiliano Martinez ed Emiliano Buendia hanno tutti ottenuto il permesso di volare dall’Inghilterra per unirsi alla nazionale, e Martinez probabilmente inizierà tra i pali mentre Romero e Lo Celso potrebbero svolgere ruoli chiave rispettivamente in difesa e a centrocampo. Lo Celso ha prosperato in un trio di centrocampo con Leandro Paredes del Paris Saint-Germain e la stella dell’Atletico Madrid Rodrigo De Paul per gran parte della Copa America, e Scaloni potrebbe continuare a schierare tutti e tre al centro.

Probabili formazioni Venezuela vs Argentina

Venezuela
Farinez; Rosales, Ferraresi, Villanueva, Velazquez, Chancellor; Otero, Rincon, Moreno; Martinez, Rondon

Argentina
E Martinez; Montiel, Romero, Otamendi, Acuna; Lo Celso, Paredes, De Paul; Di Maria, Messi, L Martinez

Ecuador vs Paraguay: pronostico e probabili formazioni

Ecuador e Paraguay cercheranno entrambi di continuare le impressionanti campagne di qualificazione ai Mondiali oggi giovedì settembre 2021, quando si daranno battaglia a Quito. I padroni di casa occupano attualmente il terzo posto nel girone sudamericano, mentre i loro ospiti si trovano a soli due punti di distanza al sesto posto con un lodevole bottino di sette punti nelle prime sei uscite. Il calcio di inizio di Ecuador vs Paraguay è previsto alle 23 ora italiana.

Prepartita Ecuador vs Paraguay: a che punto sono le due squadre?

Ecuador

Mentre la campagna di qualificazione alla Coppa del Mondo dell’Ecuador è iniziata con una sconfitta per 1-0 contro l’Argentina lo scorso anno, si sono ripresi in grande stile registrando tre vittorie consecutive. Gli uomini di Gustavo Alfaro hanno iniziato con un’accattivante vittoria per 4-2 su una squadra ambita dall’Uruguay, prima di superare la Bolivia con una vittoria per 3-2 e battere la Colombia 6-1 grazie ai gol di Robert Arboleda, Angel Mena, Michael Estrada , Xavier Arreaga, Gonzalo Plata e Pervis Estupinan. Tuttavia, le ultime due partite di qualificazione hanno portato alla sconfitta, poiché prima hanno perso 2-0 contro il Brasile prima di perdere 2-1 per mano del Perù.La squadra di Alfaro ha poi avuto una difficile campagna in Copa America, poiché non è riuscita a vincere una partita del girone, ma il loro bottino di tre punti in quattro partite li ha visti raggiungere i quarti di finale, solo per essere sconfitti 3-0 dai futuri vincitori dell’Argentina. La Tricolor ora spera di riprendersi in modo vincente per mantenere la propria posizione tra i primi tre del gruppo di qualificazione sudamericano.

Paraguay

Affrontano una squadra del Paraguay che è stata notevolmente difficile da sconfiggere negli ultimi anni e siedono a sette punti nelle sei partite di qualificazione finora. La Albirroja ha iniziato la campagna di qualificazione con un pareggio per 2-2 contro il Perù, prima di assicurarsi il primo bottino di tre punti con una vittoria per 1-0 sul Venezuela. La squadra di Eduardo Berizzo ha poi giocato tre pareggi consecutivi contro Argentina, Bolivia e Uruguay, prima di essere sconfitta 2-0 dal Brasile nell’ultima partita prima della Copa America dell’estate. Il Paraguay ha avuto una campagna a gironi relativamente impressionante, passando ai quarti di finale con sei punti in quattro partite, essendo caduto solo di poco contro le sconfitte per mano dell’Uruguay e dei futuri vincitori dell’Argentina. Gli uomini di Berizzo hanno poi affrontato il Perù nella fase a eliminazione diretta, e dopo un drammatico 3-3, con Gabriel Avalos che li ha pareggiati negli ultimi minuti, non hanno avuto successo ai calci di rigore. Con appena tre sconfitte in 90 minuti dall’inizio del 2020, La Albirroja ha molto di cui essere positivo e cercherà di riprendersi dalla sconfitta in Brasile e dalla loro partenza dalla Copa America con un altro risultato impressionante giovedì nella loro offerta per scalare la classifica.


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Ultime notizie

L’Ecuador dovrà fare a meno del difensore Piero Hincapie, che sconterà una squalifica dopo l’espulsione nell’ultima partita ufficiale, la sconfitta in Copa America contro l’Argentina. La loro linea sarà guidata dall’esperto attaccante Enner Valencia, che ha bisogno di un solo gol per diventare il capocannoniere di tutti i tempi della nazione, poiché attualmente si trova allo stesso livello di Agustin Delgado con 31 gol. Jhegson Mendez e la prospettiva di Brighton & Hove Albion Moises Caicedo dovrebbero continuare a collaborare a centrocampo, dopo aver impressionato come coppia in Copa America. Pervis Estupinan porta qualità importanti sul lato sinistro della difesa a quattro, avendo vinto l’Europa League con il Villarreal la scorsa stagione. Il Paraguay è senza il capitano Gustavo Gomez, che sconterà anche una squalifica competitiva dopo essere stato ammonito quando è stato eliminato dalla Copa America. In sua assenza, l’ex uomo del West Ham United Fabian Balbuena guiderà la linea di fondo insieme al difensore dell’Atletico Mineiro Junior Alonso. Il loro uomo chiave è probabilmente l’attaccante del Newcastle United Miguel Almiron, mentre Angel Romero offre anche qualità vitali per il futuro.

Probabili formazioni Ecuador vs Paraguay

Ecuador
Galindez; Preciado, Arboleda, Arreaga, Estupinan; Mena, Mendez, Caicedo, Estrada; Campana, Valencia

Paraguay
Silva; Espinola, Balbuena, Alonso, Arzamendia; A Romero, Villasanti, Sanchez, O Romero; Almiron, Perez

Bolivia vs Colombia: pronostico e possibili formazioni

La Bolivia ospiterà la Colombia questa sera giovedì 2 settembre mentre la campagna di qualificazione ai Mondiali sudamericani continua dopo la Copa America di quest’estate. I padroni di casa hanno avuto un’ottima conclusione all’ultimo turno di partite di qualificazione, ma non sono riusciti a impressionare nel torneo continentale, mentre i loro ospiti non sono riusciti a raggiungere la finale. Il calcio di inizio di Bolivia vs Colombia è previsto alle 22 ora italiana.

Prepartita Bolivia vs Colombia: a che punto sono le due squadre?

Bolivia

La Bolivia ha avuto un inizio particolarmente difficile per la campagna di qualificazione alla Coppa del Mondo lo scorso anno, quando ha iniziato con un 5-0 per mano del Brasile prima di cadere in sconfitte di misura contro Argentina ed Ecuador. La squadra di Cesar Farias si è però ripresa in modo impressionante, guadagnando il primo punto con un pareggio per 2-2 contro il Paraguay prima di sconfiggere il Venezuela 3-1 e terminare il round di partite con un lodevole pareggio per 1-1 contro il Cile per salire all’ottavo posto nel girone di qualificazione. Tuttavia, La Verde non è riuscita a sfruttare quello slancio in Copa America, uscendo dal girone senza raccogliere punti, subendo 10 gol in quattro partite e segnandone solo due dall’altra parte del campo. Dopo quella delusione, la Bolivia cercherà di riprendersi e continuare la sua ascesa nel gruppo di qualificazione per spingere per la sua prima apparizione in Coppa del Mondo dall’inizio del secolo. Affrontano una squadra colombiana che è in una posizione relativamente forte dopo sei partite e cercherà di sfidare le prime due con un’altra serie di risultati positivi.

Colombia

La Colombia ha dato il via alla campagna di qualificazione battendo per 3-0 il Venezuela, prima di guadagnare un punto lodevole nel 2-2 in trasferta contro il Cile. La squadra di Reinaldo Rueda ha poi subito due sconfitte sorprendentemente pesanti, essendo stata battuta 3-0 dall’Uruguay e 6-1 dall’Ecuador, ma è riuscita a fermare rapidamente il marciume con una vittoria per 3-0 sul Perù e un pareggio per 2-2 con l’Argentina. Questo li ha visti entrare in Copa America con un certo grado di fiducia, dopo aver conquistato il quinto posto nella classifica delle qualificazioni ai Mondiali e, nonostante una prestazione deludente nella fase a gironi, si sono qualificati per i quarti di finale con quattro punti in quattro partite. La Tricolor è passata alle semifinali con una vittoria ai rigori sull’Uruguay dopo un pareggio senza reti, ma sarebbe stata inferiore ai futuri vincitori dell’Argentina ai rigori in semifinale, dopo che Luis Diaz aveva pareggiato per vedere la partita finire 1-1 in tempo normale. Davinson Sanchez, Yerry Mina e Edwin Cardona sono stati tutti negati dal dischetto per vedere La Albiceleste avanzare a loro spese, ma gli uomini di Rueda ora hanno l’opportunità di continuare la loro forte corsa di forma in vista della Coppa del Mondo del prossimo anno con la possibilità di scavalcare l’Argentina in classifica se può lasciare la Bolivia con una vittoria.


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La Bolivia sarà guidata dall’attaccante Marcelo Moreno, che è in cima alla classifica nazionale dei marcatori di tutti i tempi con 25 gol in nazionale. È affiancato in prima linea da Juan Carlos Arce, che ha svolto un ruolo importante nella loro campagna di Copa America. Il centrocampista boliviano Leonel Justiniano è un’ancora cruciale nel mezzo per La Verde, e probabilmente sarà affiancato da Ramiro Vaca, mentre Erwin Saavedra offrirà un’ulteriore minaccia offensiva dal centrocampo. La Colombia accoglierà il difensore centrale del Tottenham Hotspur Davinson Sanchez nel campo, dopo che gli è stato dato il permesso di volare dall’Inghilterra, ma il suo compagno abituale Yerry Mina salterà con un leggero colpo, avendo perso l’ultima partita di Premier League dell’Everton. Rueda ha dovuto affrontare problemi nella sua linea d’attacco incostante in Copa America, con una forte rotazione tra gli attaccanti, e il capocannoniere Radamel Falcao è stato richiamato in squadra, potenzialmente per risolvere il problema. Probabilmente farà coppia con Luis Muriel, che ha segnato nella massima serie italiana con un gol per l’Atalanta nella giornata di apertura, mentre l’ala del Porto Luis Diaz offre molta minaccia offensiva dall’ala, dopo aver segnato quattro gol in Copa America, inclusa una doppietta nella vittoria per il terzo posto ai playoff contro il Perù. Il centrocampista del Porto Mateus Uribe è stato costretto a lasciare presto la squadra in occasione della competizione sudamericana dopo aver riportato un grave infortunio nella fase a gironi, ma da allora è tornato in piena forma e probabilmente tornerà al suo compagno di squadra Wilmar Barrios.

Probabili formazioni Bolivia vs Colombia

Bolivia
Lampe; Bejarano, Quinteros, Jusino, Fernandez; Saavedra, Justiniano, Vaca, Chura; Arce, Moreno

Colombia
Ospina; Munoz, Mina, Medina, Tesillo; Cuadrado, Uribe, Barrios, Diaz; Falcao, Muriel