Amy Pudry, che ha ispirato una nazione intera partecipando, nonostante le condizioni fisiche, all’edizione americana di “Ballando con le Stelle”, è stata definita da Opra Winfrey una vera e propria eroina. E’ la personificazione di tutto ciò a cui ogni essere umano aspira: rappresenta la voglia di riuscire, di sfidare se stessi e i propri limiti… e di farcela! In collaborazione con Collins Editori, ha pubblicato un libro intitolato “My One Two Feet”, dove, oltre a dimostrare che è possibile superare qualsiasi ostacolo fisico e mentale che la vita ci presenta, condivide un insieme di principi spirituali al fine di stimolare il potenziale di crescita personale di ognuno di noi.
Amy, nata a Las Vegas, a soli 19 anni fu affetta da una forma di meningite batterica che le provocò diversi danni: perse i reni e le furono amputate entrambe le gambe sotto il ginocchio. Contro le scarse probabilità di sopravvivenza, secondo i medici soltanto il 2%, subì il trapianto di un rene, donatole dal padre e iniziò ad indossare delle protesi.
A circa un anno dall’amputazione, ebbe inizio la grande avventura con lo snowboard, dove conquistò subito il terzo posto in una gara a Mammoth Mountain. Successivamente ricevette una sovvenzione dalla Challenge Athletes Foundation, organizzazione senza scopo di lucro, che le permise di prendere parte a diverse competizioni di snowboard negli Stati Uniti. Nel 2003, Pudry fu reclutata dalla stessa organizzazione come portavoce, e si trasferì a San Diego per stare più vicina alla sede centrale.
A San Diego proseguì con la professione di massaggiatrice, che già esercitava prima della malattia, inoltre venne coinvolta nel mondo della moda e della recitazione. Nel 2003 fece una comparsa in un video di Madonna e lo stesso anno iniziò a lavorare per Freedom Innovation, casa di produzione di protesi. Negli anni successivi fondò una sua organizzazione no-profit, “Adaptative Action Sports”, mirata a sostenere persone con disabilità, che desiderano essere coinvolte in sport d’azione quali snowboard, skateboard e surf, ma anche nel mondo dell’arte e della musica.
Nel 2005, Amy Pudry debuttò nel cinema in “What’s Bugging Seth”, un film di Eli Steele. Nel 2012, insieme al suo attuale marito Daniel Gale, partecipò alla ventunesima stagione di “The Amazing Race” e venne invitata dalla NBC a “How to Raise a Olympian”, programma di Meredith Viera. La puntata, incentrata sulle storie di sette olimpionici statunitensi, incluse interviste ad allenatori e genitori, video e foto dell’infanzia e tanto altro. L’ennesimo grande successo arrivò quando, in occasione delle Paralimpiadi Invernali 2014, vinse il bronzo in Snowboard Cross.
Pudry è considerata una degli atleti paralimpici di maggior successo al mondo, soprattutto sotto l’aspetto commerciale. Ha stipulato accordi con Toyota, Pfizer, Hartford, Element, Freedom Innovation, Kellog’s e Coca Cola, oltre ad essere stata la prima concorrente con doppia amputazione a partecipare a “Dancing with the Stars”. Durante lo spettacolo, Amy venne più volte elogiata per le capacità di apprendimento veloce, naturalezza, resistenza e grande passione. Nonostante l’evidente mancanza, non ricevette mai un punteggio inferiore a 8.
Non possiamo fare altro che rimanere contagiati da tanta forza, bellezza, determinazione e passione. Questa giovane donna insegna che ognuno di noi, se davvero lo desidera, può raggiungere qualunque obiettivo.