Tredici reti per iniziare l’avventura francese e confermarsi, ancora, l’avversaria da battere e una delle favorite per il titolo mondiale. Tredici reti per ribadire il fatto che loro sono le campionesse in carica. Cinque di queste, le ha segnate Alex Morgan, che fa vedere di essere una delle stelle più brillanti di questa Women’s World Cup, come molte delle sue compagne.
Gli Stati Uniti giocano una partita intensa, chiudendola virtualmente già nel primo tempo. Nonostante questo, le ragazze di Ellis non si accontentano ed entrano in modalità schiacciasassi, surclassando la malcapitata Thailandia. Le asiatiche subiscono il forte pressing e gli scambi veloci delle statunitensi e capitolano sotto i colpi delle avversarie. Le squadre avversarie sono avvisate: gli States vogliono arrivare, di nuovo, fino in fondo.
FORMAZIONI
STATI UNITI 4-3-3
Naeher
Dunn, Ertz, Dahlkemper, O’Hara
Mewis, Horan, Lavelle
Rapinoe, Morgan, Heath
All. Ellis
A disposizione: Davidson, Long, Sauerbrunn, Press, Harris, Sonnett, Pugh, McDonald, Brian, Franch, Loyd, Krieger
THAILANDIA 4-4-1-1
Charoenying
Srangthaisong, Saenkhun, Chinwong, Phetwiset
Thongsombut, Phancha, Boothduang, Sung-Ngoen
Intamee
Nild
All. Srathongvian
A disposizione: Boonsing, Sornpao, Saengchan, Waenngoen, Sritala, Sornsai, Philawan, Pengngam, Dangda, Khueanpet
PRIMO TEMPO
Gli States fanno subito capire di essere, ancora, l’avversaria da battere. Al 5′ Alex Morgan ribadisce in rete una sponda di Mewis, ma la posizione della bomber americana è irregolare. Il goal, per la Morgan, è rimandato di qualche minuto. Al 12′ O’Hara mette un buon cross, da destra, che scavalca le due centrali thailandesi e arriva sulla testa della numero 13, che realizza l’1-0.
Continuano gli attacchi delle americane, che, al 20′, raddoppiano con Lavelle. La centrocampista riceve la sfera, in appoggio, da Morgan e fa partire un sinistro potente che piega le mani a Charoenying.
Al 32′ arriva anche la rete del 3-0, a conferma dello strapotere delle Stars & Stripes. Su calcio di punizione dal limite, Heath mette un filtrante che sbatte sulla mischia, creatasi in area di rigore, e poi arriva sui piedi di Horan, che non ci pensa due volte e calcia un siluro sotto la traversa.
La thailandia non riesce a superare la propria metà campo, complici l’organizzazione in campo e il pressing alto e aggressivo delle avversarie.
SECONDO TEMPO
Nei secondi 45 minuti, le statunitensi ripartono con la stessa intensità dei primi. Al 50”, Mewis fa 4-0. Rapinoe salta un’avversaria e serve la centrocampista, appostata al limite dell’area. La numero 3 si gira e calcia di sinistro, prendendo in contro tempo l’estremo difensore thailandese, sfavorita dalla deviazione di un difensore.
In sei minuti, gli States dilagano e siglano altre tre reti. Al 53′ arriva la doppietta di Morgan, che ribadisce in rete, da pochi passi, un pallone vagante in area. Un minuto dopo, realizza la il secondo goal personale anche Mewis, battendo a colpo sicuro, in rete, dopo un l’ennesimo flipper in area. Mewis diventa assit-girl, al 56′, per la seconda rete di Lavelle, che mette dentro, di piatto, da pochi passi dalla porta. La Thailandia è frastornata e non riesce a reagire al pressing avversario.
Ellis fa entrare Carli Lloyd, che si rende subito pericolosa, prima saltando, in area, due avversarie e calciando , però centrale, e poi raccogliendo un pallone vagante in area, che sfiora il palo, ma attraversa tutta l’area per poi uscire. Al 73′ arriva la terza rete di Alex Morgan. Dopo un dribbling secco, al limite, sul difensore avversario, la numero 13 fa partire un destro potente che si insacca alla destra di Charoenying.
Al 79′ arriva, anche, il goal della capitana Rapinoe. La neo entrata Pugh fugge via, sulla destra, e mette un rasoterra, a centro area, su cui arriva Rapinoe, che batte per la nona volta il portiere thailandese. Due minuti dopo, Rapinoe si lancia in un’azione personale, sulla sinistra, per poi servire Morgan, in area. L’attaccante americana controlla e poi calcia sotto l’incrocio, realizzando la sua quarta rete in questo match.
Le americane non si accontentano di essere andate in doppia cifra e continuano a segnare. Questa volta, a fornire l’assist, è Morgan, che mette Pugh da sola contro Charoenying. La numero 2 salta il portiere e, con lo specchio della porta libero, mette dentro. Neanche Alex Morgan sembra accontentarsi. All’87’, la numero 13 segna il suo personale pokerissimo, con un altro siluro, che si insacca sotto la traversa. Al 92′ arriva anche il 13o goal. Questa volta, è Lloyd a raccogliere l’assist di Morgan e a freddare l’estremo difensore thailandese.
MARCATORI: 12′, 53′,73′, 81’e 87′ Morgan, 20’e 56′ Lavelle, 32′ Horan, 50′ e 54′ Mewis, 79′ Rapinoe, 84′ Pugh, 92′ Lloyd
SOSTITUZIONI
STATI UNITI: 57′ Lloyd per Lavelle e Press per Heath, 69′ Pugh per Ertz
THAILANDIA: 35′ Khueanpet per Boothduang, 65′ Dangda per Thongsombut, 71′ Srimane per Pethwiset
AMMONIZIONI
THAILANDIA: Dangda
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