Il 2020 sarà un anno da ricordare per Marc Marquez. O forse no, visto come sono andate le cose. Doveva essere l’ennesimo trionfo, in una stagione in cui la pandemia ha stravolto tutti gli equilibri possibili ed immaginabili. E invece, il suo campionato è finito ancor prima d’iniziare, con un infortunio che ora rischia di compromettere anche la sua carriera. In mezzo, una strana catena di sfortuna, errori di valutazione e la classica reticenza della Honda. In questo articolo, riassumiamo il calvario del fuoriclasse catalano.
Com’è andato il 2020 maledetto di Marc Marquez?
Con il GP di Spagna, Marquez comincia il mondiale come al suo solito, lottando per la vittoria. Al quarto giro, perde l’anteriore ma la recupera con una manovra delle sue. Termina in fondo al gruppo, e si lancia in una rimonta forsennata che ha lasciato tutti di stucco.
Poi…alla terza curva, Marc viene disarcionato dalla sua Honda. La ruota anteriore colpisce il braccio destro, spezzandogli l’omero. Due giorni più tardi si opera a Barcellona, affidandosi alle cure del dott. Mir. L’operazione riesce bene, a tal punto da far pensare all’impresa impossibile: rientrare in pista alla gara successiva, in Andalusia!
Si presenta nel paddock tra lo stupore generale. Gira nelle libere, gira in qualifica ma poi desiste per la gara. Fin qui, tutto bene, ma poi si scopre l’amara verità: lo sforzo richiesto per un rientro tanto anticipato mette a dura prova la placca applicata alla frattura, che si spezza all’improvviso…nel tentativo di aprire una finestra!
Presente difficile, futuro incerto
Da qui inizia il calvario sanitario del fenomeno di Lleida. La rottura della placca comporta il secondo intervento chirurgico, che oltre a non essere una passeggiata di salute, allunga e non di poco i tempi di recupero. Serpeggiano i sospetti che Marc possa non rientrare nel 2020, e che le sue condizioni reali siano più gravi di quanto detto fino a quel momento.
I nodi vengono al pettine quasi subito. Marquez non si fida più dell’equipe del dott. Mir, il quale ha commesso una serie di errori di valutazione. Non tanto per averlo fatto rientrare troppo presto (è una scelta del pilota) quanto per aver inserito una placca anziché un chiodo. Per di più, l’osso ha smesso di rinsaldarsi (pseudoartrosi) , cosa che preoccupa non poco il catalano.
La morale della favola è che Marc Marquez è costretto ad uccidere il suo 2020. Si opera una terza volta, rivolgendosi ad uno staff medico diverso. Nell’intervento, inseriscono nella zona della fratture un frammento di osso iliaco per ripristinare la calcificazione interrotta. per di più viene riscontrata un’infezione nella zona, risalente alla seconda operazione! Un’altra cosa di cui il dott. Mir e suoi dovranno fornire una spiegazione.
La terza operazione metterà Marquez fuori gioco per le prime gare del 2021. Ma potrebbe essere l’ultimo dei suoi problemi. Con un anno e mezzo trascorso senza andare in moto, in che stato di forma arriverà ai Gran Premi? Sarà lo stesso di prima? Tutte domande a cui solo Marc, ed il suo fisico, possono dare risposta. Il 93 ci ha abituato ad imprese eroiche, magari stupirà anche questa volta. O forse no, perché ha raggiunto il suo limite. Al 2021, l’ardua sentenza.