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Michael Jordan, dall’ NBA alla Z

Michael Jordan, un nome che non ha bisogno di presentazioni, un uomo immenso, un vero e proprio gigante, nello spot e nella vita. Chi l’avrebbe mai detto che lo stesso ragazzo che è stato scartato dalla squadra di basket alle superiori, sarebbe diventato il più grande giocatore di tutti i tempi… Sei campionati NBA, cinque premi NBA Most Valuable Player, quattordici apparizioni All-Star NBA, solo per citare in parte i suoi successi. Si dice che Michael sia stato così influente durante il suo “regno” da potersi permettere di indossare, durante ogni partita, i pantaloncini storici della University of North Carolina, sotto la divisa ufficiale Chicago Bulls. Che dite? Volete conoscerlo meglio? Ecco alcune curiosità sul Re del basket.

In occasione delle finali NBA 1997 tra i Chicago Bulls e lo Utah Jazz, nonostante sia quasi svenuto tra le braccia di Scotti Pippen, Michael Jordan ha segnato 38 punti e portato i Bulls alla vittoria. Si dice che Michael avesse l’influenza, ma Tim Graver, ex personal trainer della star, ha raccontato cos’è realmente successo la sera prima. “Eravamo a Park City, nello Utah, in una stanza d’albergo è il servizio in camera aveva chiuso alle 9:00 PM. Ordinammo una pizza ma avevo una brutta sensazione in merito…lasciai Michael dopo cena e tornai nella mia stanza. Alle 2:00 AM ricevetti un altro chiamata: lo trovai a letto, in posizione fetale, in preda ad un’intossicazione alimentare”.

Michael Jordan ha interpretato un supereroe dei cartoni animati in una serie di breve durata con Wayne Gretzky e Bo Jackson. “ProStars” è durato due stagioni, all’inizio degli anni ‘90, e ha visto le tre star dello sport convivere in una palestra e salvare il mondo dai cattivi. Jordan era il leader è il più intelligente del gruppo, colui che pianificava utilizzando complessi ragionamenti scientifici. Un fatto curioso è che nessuno degli attori ha prestato la propria voce al personaggio. Alcuni episodi si trovano ancora su YouTube.

E il gesto simbolo di Michael Jordan? Il giocatore ha dichiarato che la famosa “lingua” è stata ereditata dal padre, che faceva lo stesso mentre lavorava, “Per quanto mi posso ricordare, anche mio nonno tirava fuori la lingua quando si concentrava sul lavoro, quindi, quando devo concentrarmi su qualcosa, inconsciamente lo faccio anch’io”.

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Forte, simpatico ma anche nobile di cuore, Michael Jordan ha donato il suo primo anno di stipendio con i Washington Wizards alle famiglie delle vittime dell’ 11 settembre. La cifra ammonta a un milione di dollari e l’uomo ha donato via tutto. Il tragico evento è avvenuto poco prima dell’inizio della stagione NBA e ha deciso di contribuire al recupero “È il mio modo di restituire e,auspicabilmente, di aiutare i bisognosi in un momento terribile “ha detto.

Il nostro grande eroe è stato anche vittima di qualche scherzetto da parte dei fans. A Orlando, in occasione di un campionato, è stata rubata la sua maglia ufficiale. Non è mai stato scoperto il colpevole, che, tra l’altro ha compiuto questo “romantico” gesto in occasione di San Valentino, poco prima di una partita. Il tutto si è concluso con un Michael in campo senza nome e l’obbligo di divisa di scorta per ogni giocatore.

Tutto questo e molto altro…ecco a voi un video dei più grandi momenti della carriera di Michael Jordan.