Matilde Leonardi, neurologa, ha ricordato un episodio degno di nota. Un paziente, dopo quattro anni trascorsi in uno stato di minima coscienza, ha improvvisamente risposto con una risata ad uno scherzo da parte della moglie. Dopodiché ha iniziato a parlarle. Ciò nonostante, la dottoressa ha sollecitato cautela in merito al caso di Michael Schumacher. Il pilota di F1, sette volte campione del mondo, è stato trasferito qualche giorno fa’ nell’ospedale Georges Pompidou, a Parigi, dov’è stato accolto dal professor Philippe Menasche, chirurgo specializzato in cellule staminali.
La cura sperimentale a cui è stato sottoposto Schumacher prevede la trasfusione di cellule staminali. Ci sono prospettive di risvolto positivo per Michael e pazienti come lui? “NO ILLUSION!” risponde Leonardi. “Mentre la ricerca progredisce, non possiamo dare false speranze… purtroppo gli studi incentrati sull’utilizzo di cellule staminali al fine di curare malattie che colpiscono cervello e midollo non hanno dato gli effetti sperati.” Gli esperti tuttavia hanno affermato che, sebbene molto rari, ci sono stati casi in cui i pazienti hanno mostrato miglioramenti dopo anni di risposta minima.
Matilde Leonardi, responsabile di neurologia nel dipartimento scientifico dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano, alla domanda relativa ad un rapporto di Le Parisien, che cita un’infermiera dell’ospedale Pompidou intenta a descrivere Schumacher come “cosciente”, ha sottolineato che spesso c’è confusione tra stato vegetativo e di minima coscienza. I pazienti nelle condizioni di Schumacher possono aprire gli occhi, voltarsi quando li chiami, muovere i pollici in risposta ad una domanda e possono piangere alla fine di una storia.”
Le Parisien ha affermato che al campione è stato iniettato il secretoma, descritto dal professor Menasche come “succo di cellule staminali”. Il medico sessantanovenne è noto per aver eseguito il primo trapianto al mondo di cellule embrionali su un paziente con insufficienza cardiaca nel 2014.
Sembra che la star della F1 abbia fatto ritorno a casa propria a Gland, in Svizzera. Le persone vicine a Michael hanno sempre insistito sul fatto che la sua condizione sia una questione privata e sua moglie, Corinna, non discute mai della sua salute in pubblico. Oltre a questo, le autorità degli ospedali di Parigi, citando le rigide norme sulla privacy medica della Francia, non ha ancora espresso una prognosi. L’ospedale di Pompidou non si sente di confermare né smentire i rapporti di Le Parisien. Il Times ha affermato che “Non esiste alcuna prova che il trattamento con cellule staminali possa curare le lesioni cerebrali di Schumacher.”
Denis Angoulvant, cardiochirurgo presso l’ospedale universitario di Tours, in Francia, ha dichiarato “La terapia a base di cellule staminali non interessa solo il cuore: i nostri colleghi che trattano lesioni cerebrali e midollari stanno lavorando nella speranza di rigenerare questi tessuti. La ricerca ha dimostrato che le cellule iniettate hanno effetti anti infiammatori piuttosto benefici.”
Michael Schumacher resterà nella storia come il pilota di F1 di maggior successo, con un record di 91 vittorie al Gran Premio. Ha vinto i suoi primi due titoli con Benetton nel 1994 e nel 1995, prima di aggiudicarsi cinque vittorie di fila con la Ferrari dal 2000 al 2004. A gennaio la famiglia ha dichiarato che il campione è nelle mani migliori e protegge con fervore la sua privacy. La fitta foresta intorno alla sua casa, simile ad un castello, e le alte mura circostanti, offrono un rifugio dalle intrusioni dei fans e dei media. Suo figlio Mick, ora ventenne, ha vinto il campionato europeo lo scorso anno con otto vittorie, passando così alla Formula 2, dove, di recente, ha ottenuto la sua prima vittoria in Ungheria.