La UFC anche in questo mese ci ha regalato performance pazzesche e tanta intensità. Così si chiude, almeno per il momento, il capitolo Fight Island. L’isola di Yas Island ad Abu Dhabi è stato il nuovo teatro delle MMA a livello mondiale. Ben quattro eventi, a partire da UFC 251 e altre tre prestigiose Fight Night, insomma un mese di festa per le arti marziali miste.
A Luglio abbiamo assistito all’ascesa di molti nuovi atleti. Nonostante ciò, nelle nostre scelte per questo mese abbiamo mescolato leggende a nuovi fenomeni, consapevoli che l’esperienza è uno dei fattori più importanti e decisivi all’interno di un ottagono.
Fighter del mese – Khamzat Chimaev
E’ stata una lotta a tre tra Calvin Kattar (UFC Fight Island I), Deiveson Figueiredo (UFC Fight Island II) e Khamzat Chimaev. Quest’ultimo è l’uomo del mese non solo per l’hype che ha saputo creare intorno a sè, ma soprattutto per quello fatto vedere nell’ottagono. Ha combattuto due volte in un mese, dominando gli avversari in modo netto e senza appello. Una intensità, una rabbia, una determinazione vista in pochi altri atleti.
I numeri parlano chiaro. Nei due incontri di questo mese ha messo a segno un totale di 192 colpi e ne ha subiti solo 2. Contro John Phillips uno dei giudici ha assegnato il primo round con il punteggio di 10-7 per Khamzat, fatto senza precedenti nella UFC. Entrambe le sue fight gli hanno permesso di vincere il bonus per la Performance of the Night, e come se non bastasse mai nessuno nella UFC aveva vinto due incontri nell’arco di dieci giorni.
Siamo di fronte ad un Khabib Nurmagomedov più affamato, più spavaldo, quasi irrispettoso o siamo accecati dall’hype? Ha già detto che vuole combattere subito in Agosto, magari contro Donald Cerrone. Attendiamo con impazienza il suo prossimo incontro, per testare veramente questo nuovo mostro marziale.
Combattimento del mese – Rua Vs Nogueira – UFC Fight Island III
Questa è stata una scelta romantica, forse anche nostalgica. Il combattimento tra Abdul Razak Alhassan e Mounir Lazzez durante UFC Fight Island I avrebbe dovuto essere il combattimento del mese di Luglio. Ma la chiusura di una trilogia, in una rivalità fatta di ardore agonistico e rispetto fra due leggende come Mauricio Rua e Antonio Rogerio Nogueira, non poteva non essere celebrata.
Nogueira aveva annunciato che dopo questo incontro si sarebbe ritirato. Ne esce perdente, per la terza volta Rua lo sconfigge. Dopo una battaglia tra due quarantenni che hanno dimostrato a tutti quanto la disciplina e la passione per le MMA siano la via verso l’autentica grandezza in questo sport.
Questo è stato l’ultimo ruggito di Antonio Rogerio. Nel suo testamento, ci ha lasciato un’ultima fight che difficilmente dimenticheremo. Ma soprattutto una compostezza esemplare nell’accettare una cocente sconfitta, nell’ultimo combattimento della sua lunghissima carriera. Uno degli ultimi signori della vecchia scuola delle MMA.
KO/TKO del mese – Jiri Prochazka – UFC 251
Pensando al KO del mese ci viene in mente, senza esitazioni, il devastante gancio destro di Jiri Prochazka che ha abbattuto un monolito come Volkan Oezdemir. Al suo esordio in UFC Jiri non ha avuto alcun timore reverenziale nei confronti di un ex contendente al titolo dei pesi massimi leggeri come Oezdemir. Un fighter che non era mai stato messo a KO prima.
Prochazka ha sfidato apertamente Volkan, ha subito, ha incassato, ma ha sempre reagito con il doppio della forza, il doppio della veemenza. Fino a quando, dopo un high kick ben assestato ha trovato un colpo da cineteca che ha fatto perdere coscienza a Oezdemir. Con questo risultato sensazionale è entrato direttamente nel ranking dei pesi massimi leggeri nella casella numero otto. Dopo un esordio del genere, Jiri potrebbe presto essere un contendente per il titolo.
Sottomissione del mese – Fabricio Werdum – UFC Fight Island III
I candidati per la sottomissione del mese erano tantissimi, a partire da Ariane Lipski passando dallo scozzese Paul Craig arrivando fino al nuovo campione dei pesi mosca Deiveson Figueiredo. Andando contro corrente, abbiamo scelto Fabricio Werdum, perchè bisogna sempre riconoscere la classe quando ne siamo spettatori.
Fabricio ci ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia abile a terra e quanto il Jiu Jitsu faccia parte del suo corredo genetico. Nonostante i suoi 42 anni suonati, nel ground game può portare a scuola chiunque. La sua manovra a terra che ha rovinato l’esordio nei pesi massimi di Alexander Gustafsson, è stata da manuale per rapidità e bilanciamento del peso.
Werdum è un ex campione del mondo che non ha ancora perso la stoffa e che può dare ancora molto alle MMA, prendendosi così letteralmente gioco di chi lo dava per finito.
La UFC non andrà in vacanza. Nel mese di Agosto ha promesso di organizzare ben quattro eventi, tutti in diretta dall’UFC Apex di Las Vegas. Tra questi UFC 252 vedrà la chiusura della già epica e tanto attesa trilogia tra Daniel Cormier e Stipe Miocic.