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Indianapolis 500, Day 1: i campioni si scaldano

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Inizia la tappa di avvicinamento alla Indianapolis 500, con il Practice Day 1. Questa è la prima giornata di prove libere, che vedrà i piloti iscritti macinare giri sullo Speedway da qui fino a venerdì, nel celeberrimo Fast Friday in cui si proveranno gli assetti da qualifica. In una giornata uggiosa, i piloti segnano i primi tempi, con gli ex vincitori a farla da padrona. Facciamo un riassunto di questa prima giornata.


Indianapolis 500 2021, entry list: in 35 al via


Indianapolis 500: chi è il più veloce nel Day 1?

In questa prima giornata di libere, ben sette ex vincitori sono ai primi dieci posti nella classifica dei tempi. Will Power, trionfatore del 2018, è al top con 39.7403. L’australiano del Team Penske è il primo dei tre piloti che rompono la barriera delle 226 mph, con 226.470 mph. Gli altri due sono Ryan Hunter Reay e Takuma Sato, secondo e terzo rispettivamente. Il texano, alzabandiera dell’Andretti Autosport, ha vinto a Indy nel 2014; Taku è il campione in carica della corsa, con un altro successo datato 2017. Il giapponese è dato tra i grandi favoriti per la vittoria di domenica prossima.

Scorrendo ancora la classifica, al quarto e quinto posto troviamo due giovani habituè di Indianapolis. Sage Karam è autore del quarto tempo, con la Dallara gestita dal Dreyer & Rheinbold Racing. Dietro di lui si piazza Conor Daly, il quale precede il vincitore del 2019 Simon Pagenaud. Patricio O’Ward strappa il settimo tempo davanti a Scott Dixon. Il sei volte iridato ha trionfato a Indy nell’ormai lontano 2008. Ed Jones e Marcus Ericsson completano la top ten.

Il primo degli ex vincitori che manca nei dieci è Tony Kanaan, undicesimo. Il brasiliano prende in prestito la Dallara Ganassi da Jimmie Johnson, che corre quest’anno solo sugli stradali. Subito dietro al brasiliano, campione del 2013, abbiamo Juan Pablo Montoya, con la terza monoposto del team Schmidt McLaren. Il colombiano, due successi qui nel 2000 e nel 2015, sembra essersi riadattato in fretta a Indy, a differenza di Helio Castroneves. Il brasiliano conta tre successi (2001, 2002 e 2009) ma non fa meglio di 21esimo in questa prima giornata. Male anche Alexander Rossi, primo nel 2016, ma solo 22esimo in classifica. Ancora più indietro Marco Andretti, con il 28esimo tempo. Il nipote d’arte è autore della pole la scorsa edizione, ed è considerato da sempre un candidato alla vittoria finale.

Il corso di formazione

Il day 2 della Indianapolis 500 è anche la giornata del Rookie Orientation Program, ossia il test per verificare l’idoneità dei debuttanti. Il test prevede tre step, in cui il pilota in esame deve dimostrare di mantenere una velocità costante sempre più elevata. Nello stesso frangente si organizza il Refresher Program, il test di valutazione degli esperti che ritornano dopo una lunga assenza. Il procedimento è identico, ma nella valutazione si tiene conto dell’esperienza pregressa.

Cominciando con il test per gli editi, possiamo dire che tutti hanno completato gli step senza problemi. Simona De Silvestro percorre solo 10 giri al mattino per un problema tecnico, ma dopo ha macinato miglia terminando al 13esimo posto assoluto. È la migliore dei rientranti dopo Montoya e Kanaan. Il suo team Paretta Autosport dispone del supporto tecnico del Team Penske, primo supporter del team “al femminile”. OK anche JR Hildebrand che completa il programma con il team Foyt. Problemi tecnici per Stefan Wilson, al via con Andretti Autosport. L’inglese fratello del compianto Justin ha percorso 45 giri, di cui solo 7 validi per il Refresher Program. Ma non dovrebbe avere problemi a superare la prova. Per quanto riguarda i rookie, Scott McLaughlin è già a posto, mentre RC Enerson percorre solo dieci giri sulla Dallara del Top Gun Racing. Il pilota della Florida ritenterà nel secondo giorno, per completare il suo Rookie Orientation Program.


Classifica della sessione


Yuki Tsunoda deve imparare a gestire la pressione

Una delle new entry di questa stagione 2021 di Formula Uno è Yuki Tsunoda. Il pilota giapponese appena 21enne appartiene alla scuderia AlphaTauri. È approdato nella massima serie dei motori quest’anno, dopo una lunga gavetta nelle categorie minori. Ciò che però Yuki Tsunoda deve imparare a fare è controllare lo stress e gestire la pressione che una pista importante può procurare.


Gasly e Tsunoda sono pronti per il GP di Monaco


Perchè Yuki Tsunoda deve imparare a gestire lo stress?

La giovane età e anche l’inesperienza in Formula Uno, hanno spesso provocato molto nervosismo a Yuki Tsunoda. Il pilota giapponese di AlphaTauri nei Gran Premi già disputati, ha spesso avuto problemi con la monoposto. Problemi tecnici che hanno compromesso il suo piazzamento in classifica. L’ultimo episodio è da ricercare nel GP di Barcellona nel quale Tsunoda non si è nemmeno classificato a causa di un guaio presentato dalla macchina che ha compromesso l’intero Gran Premio. In quell’occasione il giovane pilota aveva cominciato ad imprecare alla radio e più volte era stato esortato dagli ingegneri a calmarsi. A mente fredda, Tsunoda si era poi scusato ma il fattore “impulsività” non è e non deve essere di certo una scusa.

In una recente intervista Tsunoda in merito a quanto accaduto, ha detto: “Quando entro nell’abitacolo, cerco sempre di non imprecare. Ma non appena indosso il casco ed entro in macchina, dimentico tutto. All’inizio, quando stavo facendo il primo giro, gli interruttori si sono invertiti e ho iniziato a imprecare. Non so nemmeno perché premo il pulsante della radio e so che non devo farlo. Il fatto di imprecare, è sicuramente uno dei miei punti deboli, ma è anche una buona cosa correre e mostrare passione”. Yuki Tsunoda ha sicuramente dimostrato la passione che nutre per la F1 e le sue reazioni a volte esagerate, sono dovute a tutte le energie che impiega. Ora che è all’inizio della sua carriera deve però anche capire come mantenere il controllo nelle situazioni difficili.

Elizabeta Ejupi fugge dal Kosovo e inizia a Londra la sua carriera nel calcio

Elizabeta Ejupi è diventata una calciatrice professionista quando aveva 16 anni. Probabilmente nei piani dei suoi genitori, per il suo futuro, non era esattamente contemplato il gioco del calcio. Piuttosto il loro interesse primario era cercare di sopravvivere in un Paese in guerra.

La famiglia di Elizabeta Ejupi è stata costretta a viaggiare per oltre 2.500 chilometri per raggiungere Londra e sfuggire alla situazione sempre più instabile nel suo Paese natale: il Kosovo. La terra scossa da una guerra tra la Repubblica Federale di Jugoslavia e l’Esercito di Liberazione del Kosovo sostenuto dalla NATO. Un conflitto iniziato nel febbraio del 1998. Che si è via via inasprito prima di concludersi nel giugno 1999, rendendo pericolosa la vita per tutti coloro che vivevano nella regione.

I suoi ricordi

Guardandosi dietro ricorda come i suoi genitori le avessero detto di vivere in una zona di guerra: “Non è stata una bella guerra, è stato un enorme genocidio“, ha detto la centrocampista della London City Lionesses. “Anche molte altre persone hanno vissuto situazioni simili. Dobbiamo fare in modo di parlarne per fermare le guerre e non permettergli di continuare da nessun’altra parte“.

Fuggita dal Kosovo quando aveva solo 3 anni, ha affrontato un lungo percorso. Sia per arrivare a Londra sia per adattarsi ad un nuovo ambiente e in quest’ultimo caso il calcio è stato sicuramente un conforto. “Era ovviamente difficile, principalmente imparare una nuova lingua, ma penso che il calcio lo abbia reso facile“, dice Ejupi

Giocare al calcio in strada, nel sud di Londra, ha aiutato lo sviluppo di Ejupi. Nello stesso modo in cui ha aiutato alcune delle più grandi star dello stesso gioco, tra cui Callum Hudson-Odoi, Jadon Sancho e Wilfried Zaha.

Man mano che affinava le sue abilità calcistiche, diventava sempre più chiaro come Elizabeta Ejupi fosse una giocatrice di talento. Ed è stato proprio dalla tenuta in cui è cresciuta che è iniziato il suo viaggio nel gioco professionistico.

Pauline Cope (l’ex portiere del Charlton e dell’Inghilterra) era una giocatrice professionista all’epoca“, dice Ejupi. “Mi ha visto alle elementari e mi ha detto di venire al Charlton. Avevo paura, ovviamente. Non pensavo di entrare in una squadra a quell’età. Ma quando sono arrivata lì, giocando 11 coontro 11, era tutto completamente diverso

Elizabeta Ejupi ha vinto una medaglia di bronzo ai Giochi della Gioventù di Londra nel periodo in cui stava passando alla prima squadra del Charlton. Da allora ha giocato nel Nottingham Forest, nel Notts County e nell’Aston Villa.

Non ho mai giocato per i soldi, l’ho fatto solo perché era quello che amavo fare“, ha aggiunto. Ejupi ha scelto di firmare per il London City Lionesses nel 2019 ed è stata attratta dalla squadra perchè aveva una squadra femminile: “È un club davvero ambizioso” ha affermato, concludendo che “Quando ho sentito che era una realtà a sé stante, quando ho conosciuto il progetto, e visto le donne che ci lavoravano, sono rimasta colpita“.

Fuori dai campi di calcio Ejupi collabora con il progetto sociale XLP rivolto ai giovani in condizioni di fragilità. La sua missione è quella di ispirare le ragazze e di essere in qualche modo utile alla comunità, qualcosa che, ha affermato, le sta molto a cuore

Sfuggita ai Talebani ciclista afghana sogna le Olimpiadi

McLaren: Lando Norris ha prolungato il suo contratto

La McLaren ha ufficializzato il prolungamento del contratto di Lando Norris. Il pilota britannico classe 1999, è alla sua terza stagione in Formula Uno con la storica scuderia di Woking.

McLaren: Lando Norris resterà fino al 2024?

Il team ha ufficializzato il prolungamento del contratto con il giovante talento Lando Norris. Il britannico è entrato nel programma della scuderia nel 2018 come test driver e pilota di riserva prima di diventare pilota ufficiale nella stagione 2019. Norris è alla sua terza stagione in Formula Uno e ha già dimostrato di avere tutte le capacità per diventare una futura stella della federazione. Il britannico ha conquistato due podi con la scuderia di Woking che ha blindato il pilota con un rinnovo pluriennale fino al 2024.

Zack Brown, amministratore delegato della McLaren, ha parlato così in merito al rinnovo di Norris per F1.com: “Sono lieto dell’estensione del nostro accordo con Lando. È stata ed è una delle figure determinanti nel ritorno al vertice della McLaren, e siamo orgogliosi della crescita che ha confermato dal giorno del suo esordio. Lando è uno dei talenti più brillanti dei piloti presenti oggi in Formula 1“.

Anche il pilota ha commentato il suo rinnovo con il team britannico: “Sono davvero contento di aver prolungato il mio rapporto con la McLaren oltre 2022. La McLaren mi ha supportato sin dai serie minori, sono molto legato a questa squadra, ed il mio impegno è quello di vincere gare e diventare campione del mondo di Formula 1, e farlo ovviamente con questi ragazzi. Abbiamo già vissuto dei momenti incredibili insieme, e non vedo l’ora di poterne aggiungere altri. Mi sento davvero parte della famiglia e non potevo immaginare di proseguire la mia carriera in un altro team“.

Sito ufficiale F1.com

Rahimow: “Baku è la gara più divertente”

Arif Rahimow, direttore esecutivo del Baku City Circuit, non è preoccupato in merito ad un possibile slittamento del gran premio. Nella prossima stagione, la F1 accoglierà il Gp di Miami nel calendario, in programma nel secondo trimestre dell’anno come il Gp di Baku.

Gp Monaco: Leclerc vuole sfatare un tabù

Rahimow: Baku verrà posticipato?

La Formula Uno ha annunciato che dalla prossima stagione, il Gran premio di Miami sarà una delle 25 tappe del Mondiale. L’ambizioso progetto di Liberty Media dunque ha portato un secondo gran premio in terra statunitense dopo il Gp di Austin. La gara di Miami, si correrà intorno all’Hard Rock Stadium nel quartiere di Miami Gardens ed è in programma per il secondo trimestre del 2022.

Data che potrebbe dunque coincidere con il gran premio di Baku, entrato ormai stabilmente nel mondo della Formula Uno. Nella passata stagione, la capitale dell’Azerbaijan non ha potuto accogliere le venti vetture a causa della pandemia ma è pronta a farlo nel campionato 2021. Arif Rahimow, direttore esecutivo del Baku City Circuit, non sembra preoccupato in merito ad un possibile slittamento a favore del Gp di Miami. Ecco quanto dichiarato da Rahimow: “Non abbiamo pensato al prossimo anno e a dove vogliamo essere, perché c’è stato così tanto avanti e indietro sulla gara di quest’anno e sui nuovi prodotti. Sono fiducioso che guarderanno sempre la nostra gara perché è la più divertente“. Non è da escludere che la F1 possa proporre un trittico di gare con il Gp del Canada seguito da Miami e dal tracciato cittadino di Baku.

Sito ufficiale F1.com

Gp Monaco: Leclerc vuole sfatare un tabù

Il Gp di Monaco è un tabù per il pilota della Ferrari Charles Leclerc. Il monegasco, non ha mai concluso il gran premio in nessuna delle categorie in cui ha gareggiato. Ecco perché l’evento di domenica potrebbe riservare sorprese per il ferrarista.

Gp Monaco: anteprima e orari tv

Gp Monaco: Leclerc punterà alla vittoria?

Dopo aver ottenuto un prezioso quarto posto nel gran premio di Spagna, Leclerc torna nella sua Monte Carlo per continuare a collezionare punti importanti per la Ferrari. La lotta con la McLaren per il terzo posto nei costruttori si fa sempre più accesa e l’evento nel Principato di Monaco potrebbe essere un punto di svolta per la stagione della scuderia italiana. Importanti saranno dunque le qualifiche del sabato che decreteranno l’ordine dei piloti in griglia. Il monegasco dovrà cercare di effettuare una sessione di qualifica perfetta per conquistare il primo podio in stagione.

Tuttavia, lo score di Leclerc nel suo gran premio di casa è totalmente negativo. L’ultima volta (2019) il pilota fu costretto a partire dalle retrovie a causa di un errore del muretto box durante le qualifiche. Il pilota provò a rimontare alcune posizioni in gara ma i pochi spazi del circuito lo costrinsero al ritiro anticipato. Nella scorsa stagione, il gran premio è stato cancellato a causa della pandemia dunque il monegasco avrà tanta voglia di stupire la sua gente. L’ultima vittoria della Ferrari risale al 2017 con la doppietta targata Vettel-Raikkonen. Anche in quell’occasione i due piloti furono protagonisti di una perfetta sessione di qualifica che permise alla scuderia di candidarsi alla lotta con Mercedes per il titolo mondiale. Leclerc non ha mai concluso il gran premio nemmeno nelle categorie minori e tutti i fan della Ferrari sperano che la gara di domenica possa essere una prima volta per l’ex Alfa Romeo. Il pilota, insieme a Sainz dovrà battagliare con le due McLaren, più agguerrite che mai per legittimare e difendere quanto conquistato nella passata stagione.

Sito ufficiale F1.com

Play-in Nba: Boston ai playoff, Indiana allo spareggio

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Questa notte si sono svolte le prime due partite del torneo play-in Nba. Grazie ai 50 punti di Jayson Tatum, i Boston Celtics travolgono i Wizards e accedono ai playoff dove affronteranno i New York Knicks. I capitolini affronteranno gli Indiana Pacers che hanno battuto gli Charlotte Hornetz 114-117.

Play-in Nba: cosa è accaduto?

I Boston Celtics sono la prima squadra a staccare il pass per i playoff dove sfideranno i New York Knicks. Dopo un primo tempo equilibrato, i padroni di casa salgono in cattedra nel terzo quarto con un 38-16, per poi chiudere i conti nella frazione finale grazie ad un sontuoso Jason Tatum. Quest’ultimo si è reso protagonista di ben 50 punti, tirando 14/32 dal campo, 5/12 dalla lunga distanza, 17/17 nei tiri liberi , ai quali si aggiungono 8 rimbalzi e 4 assist. Serata da dimenticare per le stelle dei Wizards, Beal e Westbrook, aurore rispettivamente di 22 e 20 punti.

Indiana si guadagna lo spareggio contro Washington per accedere ai playoff. I Pacers partono forte segnando 40 punti nel primo quarto e dominando il resto del match fino a toccare un vantaggio di 19 punti. Gli Hornetz vengono subito puniti con i padroni di casa capaci di realizzare 7 delle loro 12 triple di serata grazie a Doug McDermott, che infila 16 dei suoi 21 punti nella frazione d’apertura. Indiana interrompe così una striscia di sei sconfitte consecutive in post-season in cui non vincevano dall’aprile 2018.

Playoff Nba 2021: il calendario

Cairo contro Immobile: parole forti dopo la gara dell’Olimpico

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La partita di ieri sera tra Torino e Lazio è stata importantissima per i granata, che dopo una partita di grande sofferenza hanno conquistato la salvezza in Serie A. La sfida ha però lasciato qualche strascico e tante polemiche. Su tutte Cairo contro Immobile è sicuramente l’apice, con il presidente granata che ha accusato l’attaccante della Lazio di voler affossare a tutti i costi il Toro. Il calciatore biancoceleste ha controbattuto sui social, con la diatriba tra i due che è diventata di dominio pubblico.

IL POST DI IMMOBILE SUI SOCIAL

L’attacco di Cairo contro Immobile è diventato virale dopo che l’attaccante della Lazio ha scritto sui social un lungo post di sfogo, dopo le accuse del presidente granata a fine partita. La gara di Roma è stata tesissima, dall’inizio alla fine, con gli ospiti che si giocavano la salvezza e che hanno lottato riuscendo a ottenerla. Immobile durante la partita ha pure sbagliato un rigore, regalando la salvezza alla squadra di Nicola. Dopo gli attacchi di Cairo l’attaccante della Lazio e della Nazionale si è sfogato con un lungo post sui social. Queste le sue parole: “Non smetterò mai di ringraziare il Presidente Cairo per avermi dato la possibilità di consacrarmi nel Torino come calciatore, ma non posso sorvolare su un episodio che oltrepassa la dimensione calcistica. Tutti sanno chi è Ciro Immobile; un calciatore, sì, ma soprattutto un uomo rispettoso delle regole e dei principi della lealtà. Non posso tollerare ingiurie ed infamie che diffamino, senza alcun valido motivo, la mia persona”.

LA RISPOSTA DI CAIRO A IMMOBILE

Dopo il post del calciatore è arrivata anche la risposta del presidente granata Urbano Cairo. Dura la risposta del numero uno del Torino, che attacca nuovamente l’attaccante con un post su instagram che recita: “Anch’io so chi è Ciro Immobile. Un calciatore che è venuto al Torino dopo un campionato deludente al Genoa per rilanciarsi. Ventura gli ha dato fiducia e lui ha fatto bene al Toro. Io pensavo che rimanesse volentieri almeno un altro anno e lui, Ciro Immobile, ha fatto il diavolo a quattro per andare al Borussia Dortmund. Ha avuto un’altra stagione deludente e il Borussia lo ha prestato al Siviglia. Anche lì, Ciro Immobile non è andato bene e allora mi ha telefonato e mi ha chiesto per favore di tornare al Toro. Io, che gli ero affezionato, l’ho accontentato. Ha fatto un girone di ritorno non molto brillante, ma io che ci tenevo molto a lui lo avrei voluto riscattare comunque. Ma lui, Ciro Immobile, questa volta non mi ha chiamato personalmente, ma mi ha fatto dire dal suo procuratore che per motivi personali non poteva restare a Torino. E allora non l’ho riscattato perché ho capito chi è Ciro Immobile”. Lo scontro Cairo-Immobile dunque esiste da anni, con la gara di ieri che ha risollevato vecchi malumori e diatribe che sono esplose del tutto sui social. Da vedere ora come andrà avanti questa discussione.

LEGGI ANCHE: Lazio-Torino, duro scontro Immobile-Cairo: botta e risposta tra bomber e patron granata

Cairo contro Immobile: il post dell’attaccante sui social.

Benzema: la Francia richiama il figliol prodigo

Dopo sei anni dalla sua ultima apparizione con i Blues, Karim Benzema torna in Nazionale. Il ct della Francia, Didier Deschamps, ha deciso di inserirlo nella lista dei 26 convocati che prenderanno parte ai prossimi Europei. Superate le incomprensioni, il principale bomber transalpino, 27 goal e 81 presenze, torna dunque a disposizione dei Campioni del Mondo in carica.

Karim Benzema: perché era stato escluso?

L’ attaccante del Real Madrid era stato allontanato dalla propria Nazionale nel 2015 dopo il suo coinvolgimento nel.caso sextape che riguardava Mathieu Valbuena. Da quel momento mai una comparsa con la Francia e le due esclusioni dagli Europei del 2016 e dai Mondiali del 2018 conquistati dai suoi connazionali. Adesso con il reintegro del 33enne i trasalpini si candidano prepotentemente alla vittoria del torneo continentale avendo a disposizione un reparto offensivo micidiale composto da Mbappe’, Griezmann, Coman e Giroud.

Le parole di Didier Deschamps(ct della Francia)

Il Ct della Francia, Didier Deschamps, ha spiegato i motivi che lo hanno portato a questa decisione: “Nessuno ha la capacità di tornare indietro e cambiare le cose. Quello che conta è oggi e domani. Ci sono stati passaggi importanti, uno dei quali molto importante: ci siamo visti e abbiamo discusso a lungo. Dopo di che, ho avuto una lunga riflessione per arrivare a questa decisione. Tutti abbiamo il diritto di sbagliare e non ho il diritto intenzione di rivelare cosa ci siamo detti, riguarda entrambi e ne avevamo bisogno. Mi sono già confrontato con situazioni difficili e sono consapevole che la responsabilità è importante, a cominciare dalle scelte. La Francia viene prima di tutto, non è di mia proprietà”.

“Non passarla a Vinicius”: le parole di Benzema mandano il Real nel caos

NFL – I movimenti di mercato della giornata di ieri

In attesa di altri eclatanti colpi di mercato, le 32 franchigie di NFL continuano a risistemare le rispettive rose in vista del kickoff 2021. I movimenti di mercato della giornata di ieri hanno riguardato soprattutto giocatori d’attacco. Ecco quali sono le trade che sono state chiuse o che si stanno per chiudere.

Quali sono stati i movimenti di mercato della giornata di ieri?

I Saints sono imegnati nella gestione di un ridotto salary cap. New Orleans ha rimesso sotto contratto il safety Eric Burrell e piazzato tra le riserve l’offensive lineman Alex Hoffman. Lo stesso stanno facendo i Ravens che, nella giornata di ieri, hanno messo sotto contratto il kicker Jake Verity e rinunciato al long snapper Brian Khoury. Anche in casa Patriots e Cowboys sono stati apportati dei tagli alla rosa. I primi hanno rinunciato all’offensive lineman Najee Toran, mentre i secondi a William Sweet, anche lui offensive lineman.

Broncos, Eagles e Panthers si sono invece mosse in entrata. Denver ha aggiunto alla propria rosa il wide receiver Damion Willis, Philadelphia l’offensive tackle Casey Tucker e Carolina il linebacker Julian Stanford. Sono pronte a piazzare colpi in entrata anche Los Angeles, sponda Chargers, e Washington. La franchigia della California ha mostrato interesse verso il wide receiver Austin Proehl dei Vikings, mentre il Football Team punta Chris Miller, safety dei Cardinals.

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Saints – La società è al lavoro per far fronte al salary cap;

Ravens – Sammy Watkins è il nuovo rinforzo dell’attacco.