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US OPEN 2018, al via gli ottavi

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Lo scorso 27 agosto, sui campi di Flushing Meadows, a New York, hanno preso il via gli US Open, ultimo grande appuntamento annuale con il tennis internazionale.

Siamo solo a metà percorso ma è già tempo di bilanci.
Grandi conferme da parte dalle teste di serie del ranking ATP.
Roger Federer,  campione in carica del torneo, ha affrontato, fin’ora, un percorso in discesa. Dopo aver superato senza fatica né tentennamenti i primi tre turni, vola agli ottavi battendo  Kyrgios, numero 30 della classifica ATP. Una vera e propria  lezione di tennis quella impartita  all’australiano, gara chiusa in soli tre set (6-4/6-1/7-5).

Non deludono e volano agli ottavi anche Raphael Nadal e Juan Martin del Potro.
Fuori dai giochi invece  il tedesco Alexander Zverev, sconfitto dal connazionale Kohlschreiber.
Questa è l’ennesima delusione in uno Slam per il giocatore classe 1997, il cui talento riesce sempre a disattendere le aspettative quando si tratta di appuntamenti di cartello.

Prosegue il suo cammino Novak Djokovic. Il serbo raggiunge gli ottavi battendo brillantemente al terzo turno Richard Gasquet per 6-2, 6-3, 6-3.
Si profila, a questo punto,  un possibile futuro quarto di finale contro il rivale storico Roger Federer.

Il tennis femminile ha regalato conferme ma anche qualche sorpresa.
Dopo il trentesimo derby in carriera per le sorelle Williams, Serena inanella l’ennesimo successo e vola agli ottavi dove dovrà affrontare  Kaia Kanepi. La giocatrice estone sarà un osso duro per Serena; il suo torneo, infatti, è stato fin’ora sorprendente. Dopo aver sconfitto al primo turno la numero uno al mondo  e vincitrice del Roland Garros Simona Halep, supera i successivi due turni senza grandi sofferenze.
Avanza anche la Sharapova che “non perde un colpo” e non perde neppure un set durante questo suo brillante cammino agli US Open. Dopo aver superato la Ostapenko, raggiunge gli ottavi dove dovrà affrontare la spagnola Carla Suarez Navarro, numero 24 della classifica WTA.

Manca gli ottavi, invece, l’olandese Kiki Bertens, vincitrice del torneo di Cincinnati, sconfitta dalla ceca Vondrousova con il punteggio di 7-6, 2-6, 7–6.
Stessa sorte per Angelique Kerbert che, con ancora in testa la “corona di Wimbledon”, si fa rimontare e poi battere dall’ucraina Cibulkova

Flop italiano su tutti i fronti. Non si riesce ad andare oltre il secondo turno. Dopo l’uscita di scena di Fabio Fognini contro Millman, qualche residua speranza era riposta nel doppio maschile. Ma niente da fare. Poche ore fa la coppia Fognini-Bolelli ha detto addio ai campi in cemento di Flashing Meadows, così come gli ultimi sogni di gloria del nostro tennis in terra statunitense.

Attendiamo ora i prossimi incontri. Classe, tenacia e grandi nomi ci sono, le sorprese anche. Gli ingredienti per assistere ad un grande spettacolo non mancano di certo.

Serie B: Lecce-Salernitana finisce in pari, 2 a 2 agganciato dagli ospiti nel recupero

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Serie B LECCE-SALERNITANA 2-2  STADIO VIA DEL MARE
Reti: 4′ Mancosu (L), 71′ Bocalon (S), 80′ Falco (L), 90’+1 Castiglia (S)
Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Fiamozzi, Meccariello, Lucioni, Calderoni; , Scavone (78′ Chiricò), Petriccione, Arrigoni; Mancosu; Falco (85′ Venuti); Pettinari. Allenatore: Liverani
Salernitana (3-5-2): Micai; Perticone, Schiavi, Migliorini; Casasola, Akpa Akpro, Di Gennaro (78′ Palumbo), Castiglia, Vitale; Jallow (51′ Bocalon), Djuric. Allenatore: Colantuono
Ammoniti: 28′ Migliorini (S), 35′ Castiglia (S), 42′ Vitale (S), 61′ Scavone (L), 69′ Arrigoni (L)

Dopo 8 anni di assenza il Via del Mare di Lecce torna ad ospitare un match di serie b, con qualche apprensione dell’ultimo minuto con il necessario via libera dell’agronomo della lega di serie b per poter disputare la gara.

Parere necessario questo, viste le condizioni non entusiasmanti del manto erboso al limite della praticabilità.

Solo ieri, era stato deciso di negare l’autorizzazione allo svolgimento della partita Cosenza-Verona causa l’impossibilità del terreno ad ospitare una partita professionistica, senza il rischio di cagionare danni anche molto seri ai giocatori in campo.

Liverani, tecnico dei salentini, piazza in campo i suoi con il modulo del 4-3-1-2 con Mancosu a dare la spinta al duo d’attacco composto da Falco e Pettinari.

Risponde Colantuono schierando i suoi con una difesa a tre, ed un centrocampo a cinque, con Djuric e Jallow coppia d’attacco.

Neanche il tempo di prendere le misure che già il Lecce si porta in vantaggio, al minuto 4 con una splendida rete di Mancosu, pronto a girare in rete con una eccezionale rovesciata il corner calciato da Petriccione

Partita che prosegue a ritmi blandi, con il Lecce in apparente controllo della gara, sino al minuto 31 quando Filippo Falco calcia di poco sulla traversa una punizione dal limite dell’aria.

Reagisce la Salernitana, con Di Gennaro che tenta di sorprendere Vigorito con un sinistro da 25 metri che non trova lo specchio della porta.

Inizia il secondo tempo, ed al minuto 51 Colantuono piazza il primo cambio, con Jallow sostituito da Bocalon, bravo al settantesimo a segnare di testa, su cross di Di Gennaro, complice anche una svista del portiere leccese.

Si accende dunque il match ed al minuto 80, Falco dopo aver preso le misure nel primo tempo, stampa una pennellata di sinistro che scavalca la barriera e si insacca alla sinistra di un Micai, immobile che non abbozza nemmeno l’intervento.

Sembra chiuso il match, ma i fantasmi di Benevento si ripresentano puntuali in pieno recupero, al minuto 91 con Luca Castiglia abile a sfruttare una mischia confusionaria in area e a scavalcare il portiere piazzando la palla in rete.

Ma non finisce qui, con la Salernitana che ci prova sino all’ultimo istante, con Di Tacchio che cerca Juric in area, che calcia però alto.

Finisce così il match sul 2 a 2, non senza  però qualche recriminazione dei padroni di casa, poco attenti nella fase di gestione del match, dopo essere andati per due volte in vantaggio.


Fiorentina-Udinese: 1-0 per i padroni di casa. Viola a punteggio pieno

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Gran gol di Benassi per la squadra di Pioli che conferma il suo 4-3-3 con Chiesa, Eysseric, e Simeone nel tridente offensivo. Per l’Udinese, Behrami sostituisce lo squalificato Mandragora. De Paul a sostegno dell’unica punta Lasagna.

La partita

All’Artemio Franchi di Firenze, va in scena, alle 18:00, Fiorentina-Udinese, match valido per la terza giornata di campionato.

Si affrontano due liete note di questo avvio di Serie A, due formazioni imbattute, nonché le due squadre più giovani del nostro campionato.

Malgrado tali premesse, lo spettacolo offerto non è tecnicamente di altissimo livello.

Nel primo tempo il match è particolarmente scorbutico, spigoloso, merito soprattutto dell’Udinese, che dimostra ancora una volta di essere una squadra estremamente ben allenata, e organizzata.

La Fiorentina senza dubbio non rischia nulla, ma fa fatica a rendersi pericolosa, e si segnala una sola vera occasione, al 28′, quando Biraghi spara alto da buona posizione, dopo un assist confusionario di Simeone.

Nel secondo tempo il copione tattico della gara non cambia: l’Udinese si mantiene ordinato, ma perde un po’ di presa agonistica sul match, favorendo le vampate viola. I padroni di casa d’altro canto si mostrano decisamente più desiderosi di portare a casa i 3 punti, anche se la squadra, esteticamente, non ruba gli animi degli spettatori. I calci piazzati, in un match del genere, potrebbero rivelarsi determinanti, e al 54′ si rendono , infatti, estremamente pericolosi con un colpo di testa di Gérson: fuori di un soffio. Dieci minuti più tardi è ancora Biraghi la minaccia per i friulani, ma la sua conclusione, da fuori, è fuori misura.

A questo punto i viola meriterebbero il vantaggio, non tanto per il gioco espresso, ma per l’intensità riposta con continuità nella partita. È allora il solito Chiesa a caricarsi i suoi sulle spalle. Il classe 97, al minuto 73, mangia il campo con una delle sue tipiche cavalcate in contropiede, e infila un assist al bacio per l’inserimento di Benassi. Il centrocampista italiano, però, ci mette del suo, e con uno splendido destro al volo firma il gol dell’ 1-0, e il suo terzo in campionato, dopo la doppietta al Chievo.

L’Udinese a questo punto non trova più la forza di reagire, dopo una partita molto dispendiosa, ma in cui sostanzialmente non si è mai reso pericoloso. Il risultato finale di 1-0 è il giusto epilogo di una gara non esaltante.

La Fiorentina eredita dal match numerose certezze. Portare a casa il bottino pieno in queste occasioni, in partite così granitiche, non è cosa facile per nessuno, e per una formazione così giovane il risultato è ancora più encomiabile. Sotto il punto di vista dell’aggressività gli uomini di Pioli sono rimasti fedeli alla propria essenza, ma, dal punto di vista del calcio tecnicamente giocato, è possibile che lo stesso allenatore possa aspettarsi qualcosa in più.

Tra le note fortemente positive c’è l’ottimo spezzone di gara disputato di Pjaca, subentrato ad Eysseric. Tra quelle negative, l’infortunio di Lafont non lascia dormire sonni sereni. Il giovane portiere francese è stato sostituito alla fine del primo tempo, a causa di un problema muscolare al bicipite femorale destro. I tempi di recupero saranno noti soltanto dopo ulteriori esami.

L’Udinese, dal canto suo, perde la partita, e non ruba gli occhi a chi guarda.. Ma la sensazione concreta è che ci si trovi di fronte ad una squadra davvero solida e ben allenata. Del resto un passo falso a Firenze è legittimo, ma è innegabile che dal punto di vista offensivo, i friulani dovranno comportarsi decisamente meglio per risultare più prolifici.

Il Tabellino

FIORENTINA: Lafont (45′ Dragowski), Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi, Benassi, Fernandes, Gérson (83′ Dabo), Chiesa, Simeone, Eysseric (64′ Pjaca). Allenatore: Pioli.

UDINESE: Scuffet, Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck (88′ Felipe Vizeu), Samir, Behrami (80′ D’Alessandro), Fofana, Pussetto (62′ Teodorczyk), De Paul, Machis, Lasagna. Allenatore: Velàzquez.

Ammoniti: Pezzella (Fiorentina), Biraghi (Fiorentina), Gérson (Fiorentina), Fofana (Udinese).

Marcatori: Benassi (73′, Fiorentina).

Ferrari: La Solita Minestra Riscaldata

Non c’è niente da fare in casa Ferrari…Sembra più forte di lui, Vettel butta i punti e Arrivabene accusa la Mercedes di essere “squadra”…siamo alla solita minestra riscaldata.

Delirio allo stato puro nelle parole di Maurizio Arrivabene. Il Team Principal Ferrari non può e non deve scendere a questi livelli.

“Noi assumiamo piloti e non maggiordomi”

Arrivabene a SportMediaset

Queste le sue parole al termine di una gara, che se andiamo a vedere la stagione è stata la migliore di Lewis Hamilton per gestione e grinta che ha messo nei due sorpassi ai danni delle rosse .

Parole al veleno rivolte a Bottas che ha avuto solo l’obbligo di seguire ordini arrivati dal proprio muretto cosa che veniva fatta anche da Barrichello ai tempi di Schumacher, basti ripensare ad Austria 2002:

“Negli ultimi giri, per via di un ordine di squadra già discusso nei giorni precedenti alla gara, Barrichello rallentò, lasciando avvicinare Schumacher e facendolo passare quasi sotto la linea del traguardo.” 


Fonte Wikipedia.

Oggi la gara già era partita male perchè alla prima curva si è rischiata la frittata. Nessuna pianificazione, si è arrivati alla staccata della prima variante in piena balia del nulla.

Vado avanti io, vai avanti tu.

Raikkonen non lo ha mai nascosto per tutto il week-end voleva ottenere il centesimo podio e lo voleva arrivando primo. Il passo del sabato ha dimostrato che il Finlandese faceva sul serio. Ma dal box evidentemente non lo hanno capito.

Bisognava sabato sera mettersi a tavolino e studiare le varie ipotesi. Macchè…siamo arrivati alla Roggia in preda a stati di follia più assoluta. Ma ormai inutile parlare di ciò che è storia più che altro non si possono sentire parole come:

“…Ci siamo trovati con Raikkonen da solo a difendersi contro due avversari e non è stato facile”.

Arrivabene a SportMediaset

Maurizio ma di chi è la colpa di tutto ciò?

Del solito Vettel che nei momenti decisivi butta punti su punti e poi di che ci lamentiamo noi?

Di Bottas che fà solamente il suo lavoro e purtroppo lo fa davvero bene.

Se solo si pensa al fatto che il Finlandese della Mercedes ha spremuto il suo motore per rimanere davanti a Raikkonen (provocandogli il blistering causa del secondo posto del ferrarista) perdendo secondi importanti nella lotta contro Verstappen.

Nonostante tutto dopo il proprio pit stop è riuscito, anche grazie alla penalità per l’olandese, a portarsi sul podio.

Ferrari
Il pilota giusto al posto giusto

Punti pesanti in ottica Costruttori.

Troppe, troppe chiacchiere da chi dovrebbe gestire un team così importate, troppa aria di presunzione per chi di corse ha masticato davvero ben poco se non i noti marchi di sigarette affisse sulle Ferrari che trionfavano nell’era Montezemolo.

Basterebbe un pizzico più di umiltà, gestire meglio il proprio pilota migliore e carpire le varie sfaccettature di questo mondo prima di esprimere pareri così forti nei riguardi di una scuderia che dall’era power unit non ha rivali. La Ferrari sono 3 anni che potrebbe vincere tutto…e dico davvero tutto…mancano le persone competenti e il pilota da battere, perchè uno tosto già lo abbiamo…ma non è Vettel.

Nainggolan si prende l’Inter, Bologna battuta 3-0

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Nella III giornata di Serie A il Bologna ospita l’Inter a San Siro, entrambe le squadre sono reduci da un avvio di campionato non brillantissimo e vogliono uscire vincitori da questa sfida per dare una svolta al campionato; problemi nel riscaldamento per Icardi che deve rinunciare alla partita, al suo posto dal 1′ pronto Keita Balde.

La squadra di Spalletti parte subito in attacco approfittando delle difficoltà di costruzione dei padroni di casa e delle sbavature difensive ma al quarto d’ora la partita si assesta e i nerazzurri sono costretti a compiere un prolungato giro palla che non riesce a diventare offensivo; il Bologna si rende pericoloso al 27′ con il colpo di testa di Santander che esce di poco a lato su cross di Pulgar.

Nel finale di primo tempo i nerazzurri tornano a spingere con Nainggolan ma il suo tiro da fuori termina alto sopra la traversa: si va all’intervallo sullo 0-0.

Nella ripresa il copione è lo stesso di inizio match con l’Inter che pressa alla ricerca del vantaggio e i rossoblu che si limitano a contenere le sortite avversarie; al 66′ il risultato si sblocca grazie al tiro preciso di Nainggolan dall’interno dell’area di rigore che fulmina Skorupski su assist di Politano.

Inzaghi prova subito a scuotere i suoi e inserisce Orsolini per De Maio e al 74′ è ancora Santander a sfiorare il pari di testa su cross di Mattiello; entrano anche Okwonkwo e Destro al posto di Poli e Falcinelli ma la grande presenza offensiva sbilancia il Bologna che all’82’ subisce il raddoppio grazie al primo gol nerazzurro di Candreva su assist di Perisic.

Il croato è il migliore in campo e all’85’ sigilla il risultato segnando il gol del definitivo 3-0 su passaggio filtrante del nuovo entrato Vecino.

Dopo 4′ di recupero termina così 0-3 la sfida tra Bologna e Inter al Dall’Ara, la squadra di Spalletti conquista i primi tre punti della stagione seppur non giocando benissimo nel primo tempo e sale a quota 4 mentre i padroni di casa rimangono a 1 punto in classifica.

Tabellino

BOLOGNA – INTER 0-3

BOLOGNA (3-5-2): Skorupski 5.5; De Maio 5.5 (72′ Orsolini 6), Danilo 5.5, Helander 6; Mattiello 5.5, Poli 6.5 (75′ Okwonkwo 5.5) , Pulgar 6, Dzemaili 5.5, Dijks 5.5; Falcinelli 5 (79′ Destro 5.5) , Santander 6
A disposizione: Santurro, Pirana, Gonzalez , Mbaye, Nagy, Calabresi, Svanberg, Valencia, Krejci
Allenatore: Filippo Inzaghi 5.5

INTER (4-2-3-1): Handanovic 6.5; D’Ambrosio 6 (86′ Vrsaljko sv), De Vrij 6.5, Skriniar 6, Asamoah 5.5; Brozovic 6, Gagliardini 6; Politano 6.5, Nainggolan 7 (77′ Vecino 6.5), Perisic 7; Keita 5.5 (79′ Candreva 7)
A disposizione: Padelli, Ranocchia, Borja Valero, Miranda, Dalbert, Martinez, Joao Mario
Allenatore: Luciano Spalletti 6.5

Marcatori: 66′ Nainggolan, 83′ Candreva, 85′ Perisic

Arbitro: Di Bello 6

Ammoniti: 60′ Dzemaili, 88′ Gagliardini

Serie A, Parma-Juventus 1-2: Mandzukic fa volare la Signora

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Terza vittoria consecutiva per la Juve che supera per 2-1 il Parma e rimane in vetta alla classifica. Con Cristiano Ronaldo ancora a secco, è Mario Mandzukic il protagonista del match. Il croato apre le marcature dopo appena due minuti, poi confezione di tacco un assist geniale per Matuidi che realizza il goal vittoria. Di Gervinho, intorno alla mezz’ora, il momentaneo pareggio dei ducali.

La partita:

Allegri, contrariamente a quanto ipotizzato alla vigilia, ripropone di nuovo il 4-3-3 con Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo in avanti. A centrocampo, Pjanic, Khedira e Matuidi.  In difesa, Alex Sandro e Cuadrado sono i terzini, con Bonucci e Chiellini in mezzo. In porta Szczesny.

Stesso modulo anche per D’Aversa: Sepe tra i pali, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, e Gobbi. A centrocampo, Rigoni, Stulac e Barilla’. In attacco, tridente composto da Gervinho, Inglese e Di Gaudio.

Primo tempo:

Dopo appena due minuti, la Juventus passa subito in vantaggio: cross di Cuadrado, colpo di testa di Mandzukic che finisce sulla schiena di Iacoponi, raccoglie la sfera il croato che infila Sepe. Reazione immediata del Parma con uno strepitoso slalom di Gervinho sul quale chiude alla disperata Cuadrado. Pochi minuti dopo,  Stulac centra la traversa su punizione. Nel frattempo, Ronaldo cerca il suo primo gol ma non trova la porta. Dopo una conclusione da fuori di Stulac, arriva il pareggio dei gialloblu: Gobbi trova Inglese che di testa mette fuori causa Szczesny per Gervinho ,che ribadisce in porta. I ducali potrebbero addirittura raddoppiare con Rigoni, ma quest’ultimo calcia  addosso a Szczesny in uscita. Lo stesso centrocampista gialloblu viene ammonito per un brutto fallo su Alex Sandro. Termina, dopo due minuti di recupero, un vibrante primo tempo.

Secondo tempo :

Nessun cambio ad inizio ripresa. La Juve riprende a macinare gioco e si rende subito pericolosa dalla parti di Sepe con Khedira e Cristiano Ronaldo. Allegri prova a dare più vivacita’ all’ attacco inserendo Douglas Costa per Bernardeschi. Dopo tre minuti, Mandzukic serve di tacco a Matuidi un pallone che il francese scaraventando in rete da posizione defilata. D’Aversa capisce che Gervinho non ne ha più e lo sostituisce con Da Cruz, ma la spinta offensiva del Parma cala con il passare dei minuti. I bianconeri capiscono che è il momento di gestire il match provando anche a chiuderlo, ma il palo esterno nega il tris a Douglas Costa. Nei minuti finali entra in campo anche Dybala senza incidere più di tanto. Juve a punteggio pieno dopo tre partite, aspettando sempre Ronaldo.

IL TABELLINO:

PARMA (4-3-3 ): Sepe, Iacoponi, Alves, Gagliolo, Gobbi, Rigoni (60’st Deiola), Stulac, Barilla’, Gervinho (61’st Da Cruz ), Inglese, Di Gaudio (80’st Ceravolo). All. Roberto D’Aversa 

JUVENTUS (4-3–3): Szczesny,  Cuadrado , Bonucci, Chiellini, Alex Sandro , Khedira(80’st Dybala), Pjanic (83’st Emre Can ), Matuidi , Bernardeschi (55’st Douglas Costa), Mandzukic, Ronaldo. All. Massimiliano Allegri 

Arbitro: Doveri 

Marcatori: 2’pt Mandzukic (J), 33’pt Gervinho  (P), 55’st Matuidi (J)

Recuperi: 2’pt, 4’st 

Ammoniti: Rigoni( P), Bernardeschi (J), Cuadrado (J), Pjanic (J)


Aspettando Fiorentina-Udinese. Statistiche e probabili formazioni

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La giovanissima Fiorentina di Pioli affronta l’Udinese del giovane allenatore Velàzquez. Match affascinante tra due squadre ancora imbattute in questa Serie A.

L’Artemio Franchi ospiterà quest’oggi, alle 18, la partita Fiorentina-Udinese, match valido per la terza giornata di Serie A. L’incontro sarà visibile su DAZN.

Solita grande curiosità intorno alla squadra di Pioli, tra le più giovani e affascinanti di tutto il campionato. I viola, dopo non essere scesi in campo per la prima giornata, si sono imposti la scorsa settimana 6-1, in casa, sul Chievo. Prova, quella, che i tifosi sperano possa essere assunta come simbolo di un marchio di fabbrica, fatto di dinamismo abbinato a qualità tecniche.

D’altra parte gli ospiti si presentano a Firenze forti di un ottimo avvio di campionato. La rimonta a Parma, e la vittoria convincente in casa sulla Sampdoria hanno permesso al calcio italiano di approcciare alla conoscenza di Julio Velàzquez. L’allenatore, classe 1981, resta una figura fortemente intrigante, ma non è più una sorpresa. I sui uomini sembrano, infatti, già diretti verso una fisionomia di gioco ben precisa.

Il pronostico rimane tuttavia dalla parte dei padroni di casa, consapevoli, però, di un impegno probabilmente più complesso rispetto a quello spazzato via la settimana scorsa.

Statistiche

Il confronto al Franchi della stagione scorsa ha visto imporsi la Fiorentina per 2-1, grazie ad una doppietta dell’ex Théréau.

L’Udinese non batte la Fiorentina da 4 partite. A Firenze il bilancio è ancora più negativo per i friulani: sono, infatti, 10 le sconfitte consecutive, con l’ultima vittoria bianconera datata al 2007.

Negli ultimi 17 anni la Fiorentina ha centrato il bottino pieno nelle due gare d’avvio di Serie A soltanto una volta, nella stagione 2013/14.

L’Udinese è caccia del terzo risultato utile consecutivo in Serie A. L’ultima volta che i friulani riuscirono in questo risultato in avvio di stagione era il 2011/12. La formazione, allora allenata da Guidolin, chiuse quel campionato al terzo posto.

Probabili formazioni

Casa Fiorentina: Solito 4-3-3 per Pioli. In mezzo al campo ancora squalificato Veretout, l’unico sicuramente in campo dal primo minuto sarà Benassi. Per gli altri due posti ballottaggio a quattro, tra Gerson, Edmilson Fernandes, Norgaard e Dabo, con i primi due certamente favoriti. In attacco confermatissimi Chiesa e Simeone. Insieme a loro probabilmente ancora Eysseric, malgrado uno scalpitante Pjaca.

FIORENTINA (4-3-3): Lafont, Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi, Gerson, Fernandes, Benassi, Chiesa, Simeone, Eysseric.

Casa Udinese: 4-2-3-1 per i friulani, che dovranno fare a meno dello squalificato Mandragora, e dell’infortunato Barak. A centrocampo, dunque, ad affiancare Fofana in mediana sarà Behrami. Potrebbe poi partire dall’inizio Teodorczyk con Lasagna che, nel caso, agirebbe sulla linea della trequarti. Sulla via del recupero l’acciaccato Nuytinck, mentre in porta ballottaggio aperto tra Scuffet e Musso.

UDINESE (4-2-3-1): Scuffet, Larsen, Nuytinck, Troost-Ekong, Samir, Behrami, Fofana, Machis, Lasagna, De Paul, Teodorczyk.

L’Angolo del Betting-Passione Ferrari

Monza fà sempre il suo effetto e si è visto bene ieri quando a tagliare il traguardo con il miglior tempo è stato chi non ti aspetti.

Kimi Raikkonen è riuscito a riportare dopo 18 anni entrambe le Ferrari nella prima fila del GP di casa a Monza. Un bagno di folla rossa oggi farà da cornice ad un gran premio che il pilota Finlandese ha dichiarato di voler vincere assolutamente. La quota per una sua vittoria Betaland la pone a 3.50. La Ferrari vincente, dal canto suo, è ingiocabile a quota 1.18 non ne vale proprio la pena a questo punto è meglio spendere qualcosa sulla Mercedes a 4.50. Interessante invece la quota per il Leader alla fine del primo giro dove troviamo Vettel a quota 3.25, quota più bassa invece alla fine del 10 giro…2.65.

Lasciamo la Ferrari e la Formula Uno per dedicarci al Calcio. Anche oggi ci troviamo di fronte ad un palinsesto ricco di partite interessanti.

Ferrari

Iniziamo subito con il Chile dove troviamo Huachipato v Curico Unido.

Padroni di casa, come si evince dal grafico favoriti, soprattutto per via delle loro performance tra le mura amiche. Segno 1 che si gioca a 2.10. Il risultato esatto 2-0 invece è a quota 9.75.

Independiente FBC v Generale Diaz, partita del campionato paraguayano vede i padroni di casa con il 66% circa di risultati positivi in casa. Gli ospiti però dal canto loro giocano bene anche fuori e segnano con regolarità. Non voglio osare e quindi punto sul Goal ad un onesta quota 1.50.

In Serie A la Fiorentina, dopo la schiacciante vittoria casalinga con il Chievo, ospita un Udinese che arriva dal pareggio con il Parma e dalla vittoria di misura sulla Samp. Gara in favore dei padroni di casa anche se non escluderei un goal da parte dei friulani. Segno Over 2.5 a 1.70.

L’Atalanta affronta il Cagliari dopo la batosta rimediata nei preliminari di Europa League. Orobici che dovranno fare a meno di Ilicic e con Palomino e Tumminello in dubbio. I sardi invece si presentano a Bergamo con Joao Pedro squalificato, Ionita in dubbio e Ceppitelli infortunato.La squadra di Gasperini è nei singoli più forte in quasi tutti i reparti del campo. Segno 1 per scacciare i fantasmi a quota 1.53.

Al Ferraris di Genova la Sampdoria ospita un Napoli in splendida forma. Analizzando i vari scontri diretti ho notato che spesso ci è scappato un bel cartellino rosso. La quota per l’espulsione è di 5.00…io la giocherei. Per quanto riguarda invece la multipla inserirei l’Over 2.5 a quota 1.65.

Sassuolo v Genoa, come la partita sopra citata, è una partita ad alto rischio espulsione. La media dei cartellini estratti negli scontri diretti si aggira intorno a somma 4. Over 4.5 cartellini a 1.65 può essere un ottima alternativa al segno Goal a 1.85.

Il Derby tra Watford e Tottenham è una partita attesissima in terra britannica. Gli Spurs dovranno fare a meno di Son, con Lamela che è in forte dubbio per questo incontro. Assenze non proprio di spessore per gli Hornets che comunque non hanno una rosa di grandissime aspettative. Il Goal potrebbe essere un segno da tenere molto sott’occhio. Quota 1.76.

Ottima per un sistema lungo la Doppia Chance Combo X2+Over1.5 a quota 1.45 tra Burnley e Man. United con gli uomini di Mourinho costretti a dare un netto colpo di coda e riprendere un cammino iniziato proprio male.

Ferrari
Probabili Formazioni del Derby di Siviglia

Chiudo il mio articolo di oggi con questi ultimi due match: Il derby di Siviglia e Monaco v Marsiglia.

Betis e Siviglia sembrano equivalersi e nonostante abbiamo qualche defezione riusciranno a mettere in campo due formazioni all’altezza di un derby. I Derby purtroppo sono difficili da pronosticare ma la Combo Goal+Over2.5 a 1.71 la proverei ad occhi chiusi.

Monaco che negli ultimi scontri diretti ha collezionato ben 14 punti contro i soli 2 del Marsiglia. Ospiti che però sono più forti o appaiono tali in molte aree del campo. Nelle ultime 6 sfide ben 5 sono finite con almeno un goal per parte…Proviamoci: Goal a 1.50.

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Ferrari

Qualifiche Gp Monza: gioia rossa con la prima fila Ferrari

Una doppietta Ferrari attesa, voluta e sperata. Il Gran Premio di Monza chiude la giornata di sabato con la pole position di Kimi Raikkonen e il secondo posto di Sebastian Vettel. Tanta emozione per gli uomini della Rossa che hanno potuto regalare ai tantissimi “Tifosi” – come vengono chiamati i fans della Ferrari in tutto il mondo – una giornata indimenticabile. Non si vedeva una doppietta Ferrari da Monaco 2017 e una prima fila in rosso a Monza da diciotto anni.

La seconda fila domani in griglia di partenza sarà occupata dagli uomini della Mercedes: terzo posto per Lewis Hamilton con un 1.19.294 e quarto per Valtteri Bottas con 1.19.656. Il britannico attualmente leader del mondiale non è apparso particolarmente soddisfatto della sua prestazione in Q3 ma ha aggiunto, ai microfoni dei giornalisti durante la conferenza stampa post qualifica, che la Ferrari è apparsa nettamente superiore e che il terzo tempo è un risultato su cui lavorare in vista del Gp.

Quinto posto per il giovane olandese Max Verstappen che riesce a portare la sua Red Bull in una posizione soddisfacente, lavorando anche questo weekend per portare a casa più punti possibili per tutto il team. Fine settimana ancora in salita infatti per il suo compagno di squadra, Daniel Ricciardo, che dopo il brutto ritiro di Spa dovrà partire in ultima posizione a causa della sostituzione della power unit, con relativa penalizzazione di 25 posizioni. L’australiano ha completato solo la prima parte delle qualifiche, la Q1, per poi ritirarsi a inizio Q2 in modo da non dover sprecare il nuovo motore o prendere dei rischi inutili.

A fianco di Verstappen, in terza fila, scatterà  Romain Grosjean, felice dell’ottima posizione ottenuta con la sua Haas Ferrari. Per il compagno di squadra Magnussen invece solo la sesta fila. A chiudere la top ten si sono inseriti Carlos Sainz, Esteban Ocon, Pierre Gasly e Lance Stroll.

Penalizzazioni anche per Nico Hulkenberg e Marcus Ericsson che partiranno in terzultima e penultima posizione in griglia, con alle loro spalle solo il pilota Red Bull. Prestazione non ottimale per l’altra scuderia italiana, con Leclerc solo quindicesimo sulla sua Alfa Romeo-Sauber.

La gioia incontenibile dei tantissimi tifosi di Monza si prolungherà per tutta la giornata di domani ma, avverte il team principal Arrivabene: “i punti si fanno di domenica, bisogna aspettare a festeggiare”. L’uomo di punta della scuderia di Maranello è apparso però molto soddisfatto del grande lavoro dei suoi ragazzi e ha voluto regalare la doppietta ai tifosi: “Non siamo qui per togliere il sorriso dalla faccia di nessuno ma siamo qui per regalarlo a tutte le persone che i guardano, sugli spalti”.

RISULTATI QUALIFICHE GRAN PREMIO MONZA 2018:

  1. fila
    Kimi Raikkonen (Ferrari) – 1’19″119 – Q3
    Sebastian Vettel (Ferrari) – 1’19″280 – Q3
    2. fila
    Lewis Hamilton (Mercedes) – 1’19″294 – Q3
    Valtteri Bottas (Mercedes) – 1’19″656 – Q3
    3. fila
    Max Verstappen (Red Bull-Renault) – 1’20″615 – Q3
    Romain Grosjean (Haas-Ferrari) – 1’20″936 – Q3
    4. fila
    Carlos Sainz (Renault) – 1’21″041 – Q3
    Esteban Ocon (Racing Point Force India-Mercedes) – 1’21″099 – Q3
    5. fila
    Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) – 1’21″350 – Q3
    Lance Stroll (Williams-Mercedes) – 1’21″627 – Q3
    6. fila
    Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) – 1’21″669 – Q2
    Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) – 1’21″732 – Q2
    7. fila
    Fernando Alonso (McLaren-Renault) – 1’22″568 – Q2
    Sergio Perez (Racing Point Force India-Mercedes) – 1’21″888 – Q1
    8. fila
    Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) – 1’21″889 – Q1
    Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) – 1’21″934 – Q1
    9. fila
    Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) – 1’22″085 – Q1
    Nico Hulkenberg (Renault) – no time – Q2 *** (penalizzazione)
    10. fila
    Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) – 1’22″048 – Q1 ** (penalizzazione)
    Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) – no time – Q2 * (penalizzazione)

ORARI DIRETTE E DIFFERITE GRAN PREMIO DI MONZA:

Venerdì 31 AGOSTO 2018

ORE 9.30– prove libere GP3 – diretta Sky Sport

ORE 11.00 – prima sessione prove libere Formula 1 (FP1) – diretta Rai Sport/Sky Sport

ORE 12.55 – prove libere Formula 2 – diretta Sky Sport

ORE 15.00 – seconda sessione di prove libere Formula 1 (FP2) – diretta Rai Sport/Sky Sport

ORE 16.55 – qualifiche Formula 2 – diretta Sky Sport

ORE 17.50 – qualifiche GP3 – diretta Sky Sport

Sabato 1 SETTEMBRE 2018

ORE 10.30 – gara 1 GP3 – diretta Sky Sport

ORE 12 – terza sessione di prove libere Formula 1 (FP3) – diretta Rai Sport/TV8/Sky Sport

ORE 15 – qualifiche Formula 1 – diretta Rai Due/TV8/Sky Sport

ORE 16.45 – gara 1 Formula 2 – diretta Sky Sport

Domenica 2 SETTEMBRE 2018:

ORE 9.40– gara 2 GP3 – diretta Sky Sport

ORE 10.55 – gara 2 Formula 2 – diretta Sky Sport

ORE 15.10 – Gran Premio di Formula 1 (Monza) – diretta Rai Uno/TV8/Sky Sport

Serie A, Parma-Juventus: le probabili formazioni

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Terzo anticipo di Serie A questa sera al Tardini di Parma tra i ducali e la Juventus. Per i gialloblu l’occasione di riscattare la sconfitta contro la Spal, mentre i bianconeri cercano la terza vittoria consecutiva.

COME ARRIVA IL PARMA: A causa delle numerose assenze il tecnico D’Aversa è costretto a schierare la stessa formazione vista a Bologna domenica scorsa contro la Spal. Davanti a Sepe, agiranno da destra verso sinistra Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo e Gobbi. A centrocampo, Grassi, Stulac e Barilla’.  In attacco, tridente formato da Inglese, Di Gaudio e Da Cruz.

COME ARRIVA LA JUVENTUS : Rispetto alla gara con la Lazio, Allegri cambia modulo e formazione. Il tecnico dei bianconeri, infatti, sembra intenzionato a virare nuovamente sul 4-2-3-1 con Mandzukic, Douglas Costa e Dybala a sostegno di Ronaldo. A centrocampo, ballottaggio Khedira -Emre Can per affiancare Pjanic. In difesa, davanti a Szczesny, confermati Bonucci, Chiellini ed Alex Sandro con l’unico dubbio tra Cuadrado o Cancelo per la corsia di destra.

Le probabili formazioni:

PARMA (4-3-3): Sepe, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi, Grassi, Stulac, Barilla’, Inglese, Di Gaudio, Da Cruz. All. Roberto D’Aversa 

JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny,  Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Khedira, Pjanic, Mandzukic, Douglas Costa, Dybala, Ronaldo. All. Massimiliano Allegri 

La partita sarà visibile in esclusiva su DAZN a partire dalle 20.30