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L’anticipo delle 15.00 vedrà confrontarsi due squadre in cerca di riscatto. L’Atalanta, dopo la goleada rifilata al Chievo Verona, vuole continuare a vincere per lasciarsi definitivamente alle spalle il periodo nero. Il Parma è intenzionato a riscattare la sconfitta casalinga subita da parte della Lazio nell’ultima giornata di campionato. La partita verrà trasmessa regolarmente su Sky Sports.
Probabili formazioni
Gasperini si affida alla sua consueta difesa a tre, con Toloi, Palomino e Mancini a difendere la porta di Gollini. A centrocampo dovrebbero giocare De Roon e Freuler, mentre sulle fasce, con molta probabilità, agiranno Hateboer e Castagne. Sulla trequarti spazio ad Ilicic, in forma smagliante dopo la tripletta siglata contro il Chievo Verona. In attacco ci sarà la collaudata coppia Gomez-Zapata, ma non è da escludere l’impiego di Barrow al posto del colombiano. Per quanto riguarda i ducali, D’Aversa schiererà il consueto 4-3-3. In porta Sepe, in difesa giocherà l’esperto Bruno Alves, al suo fianco agirà Gagliolo. Sulle fasce Iacopini e Gobbi sono sicuri del posto da titolare. A centrocampo spazio a Rigoni, Stulac e Barillà. Per quanto riguarda l’attacco le uniche certezze sono Ceravolo, nel ruolo di prima punta, e Di Gaudio sulla fascia sinistra. Da valutare le condizioni di Gervinho, non ancora al meglio. Se non dovesse farcela è pronto Siligardi.
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Mancini, Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne, Ilicic, Gomez, Zapata. Allenatore: Gian Piero Gasperini. A disposizione: Berisha, Rossi, Gosens, Djmisti, Adnan, Bettella, Reca, Valzania, Pessina, E. Rigoni, Pasalic, Barrow Indisponibili: Varnier, Masiello, Tumminiello. Squalificati: nessuno.
Nelle ultime cinque partite contro il Parma, L’Atalanta ha vinto una sola partita. L’ultimo incontro disputato dalle due squadre risale all’8 marzo della stagione 2014-15, terminata poi 0-0. I bergamaschi, nelle ultime tre gare casalinghe, hanno raccolto solo un punto, evento mai capitato con Gasperini. Nelle ultime tre partite di campionato gli Orobici hanno ottenuto solo tre punti, frutto della larga vittoria contro il Chievo. Il Parma invece ha alternato una sconfitta e una vittoria nelle quattro trasferte disputate, l’ultima vinta contro il Genoa con il risultato di uno 1-3 e nelle ultime tre gare di campionato ha racimolato sei punti. Il giocatore atalantino che ha siglato più gol è Gomez, autore di tre reti. Nelle file dei ducali è Gervinho il capocannoniere della squadra, anche lui con tre gol.
Al Velodrome di Marsiglia è andata in scena la Lazio 2.0 di questa stagione, una squadra capace di interpretare perfettamente la partita a seconda dell’avversario e di colpire alla prima occasione creata garantendo anche copertura e sicurezza in fase difensiva; quella contro il Marsiglia di Garcia doveva essere la partita più complicata del gruppo H di Europa League ma ha sancito una piccola crescita sotto il profilo del gioco per la squadra di Inzaghi che dopo le vittorie sofferte in campionato contro Fiorentina e Parma ritorna a convincere battendo un avversario forte ma fragile a causa delle diverse personalità forti che non sempre riescono a convivere.
Partono forte i biancocelesti che si portano in vantaggio dopo 9′ grazie al colpo di testa di Wallace che anticipa Mandanda e insacca lo 0-1, poi continuano ad attaccare con Immobile che sfiora il raddoppio in più di un’occasione; i francesi rispondono al 28′ con il destro a giro di Sanson da fuori che termina non distante dalla porta difesa da Strakosha.
Si va all’intervallo sul risultato di 0-1, nella ripresa il copione è lo stesso con il Marsiglia che prova a reagire ma non riesce a produrre opportunità concrete mentre gli ospiti trovano il raddoppio al 59′ sfruttando al meglio una ripartenza che manda in gol Caicedo (il migliore dei suoi).
La squadra di Garcia sembra scuotersi dall’apatia iniziale e inizia ad attaccare con maggiore intensità accorciando le distanze all’86’ grazie alla punizione di Payet che si infila sotto il sette.
Nel finale però la Lazio ristabilisce le distanze con il bellissimo mancino a giro del nuovo entrato Marusic che porta il risultato finale sull’1-3.
Con questa vittoria i biancocelesti tengono la scia dell’Eintracht e si portano in seconda posizione nel gruppo H con 6 punti e ora bastano 5 punti in 3 gare per avere la certezza del passaggio del turno mentre si complica la situazione del Marsiglia, obbligato a vincerle tutte e sperare in un passo falso degli avversari.
L’uscita dal campo di un nervosissimo Higuain è lo specchio più fedele della serata del Milan. L’ennesima pessima figura di una stagione che stenta a decollare ha il volto crucciato e deluso del puntero argentino. In campo per cercare di superare le scorie del derby e con 6 cambi nella formazione iniziale rispetto al posticipo di domenica scorsa, i rossoneri fin dal primo minuto non danno minimamente l’idea di affrontare la gara col piglio giusto: sterile possesso di palla, zero verticalizzazioni, indolenza esasperata in alcuni interpreti (Bakayoko e Borini su tutti).
In questa mestizia tecnica, unita ad un San Siro quasi totalmente deserto, è facile per i calciatori del Betis tenere il pallino del gioco senza fare troppa fatica. Anzi, la prima mezz’ora è un monologo degli spagnoli che al 17’ sfiorano il goal con un colpo di testa a lato di Barragan e tredici minuti più tardi suggellano il predominio territoriale (da sottolineare come il Betis Siviglia sia la squadra migliore in Europa per percentuale di possesso palla) con il goal di Sanabria, che da zero metri spinge in rete un cioccolatino di Lo Celso. Ospiti in vantaggio e primi mugugni dei pochi “coraggiosi” sugli spalti. A questo punto tutti si aspettano una reazione perlomeno caratteriale della squadra di Gattuso, ma ovviamente quello che succede in realtà è tutto l’opposto: sono sempre gli spagnoli a sfiorare il clamoroso raddoppio, per ben due volte, con Sanabria, prima con un contropiede a campo aperto che l’ex Roma conclude malamente sul fondo, poi grazie all’aiuto del guardalinee che annulla un goal al centravanti per un fuorigioco quantomeno dubbio.
La sinfonia degli spagnoli manda completamente in bambola i rossoneri i quali solo all’ultimo minuto della prima frazione hanno un sussulto d’orgoglio: palla in profondità di Castillejo per Higuain che fa tutto bene, salta il portiere ma al momento del tiro si fa impattare la conclusione da Mandi. Si chiudono quindi col Betis in vantaggio i primi 45 minuti di gioco. Nella ripresa Gattuso cerca immediatamente di sparigliare le carte inserendo Suso e Cutrone per gli impalpabili Borini e Bakayoko. La mossa però non sancisce gli esiti sperati, e al 55’ è Lo Celso a trovare il raddoppio con uno splendido tiro dal limite che si infila all’incrocio dei pali senza lasciare scampo a Reina. 0-2 e San Siro ammutolito. Affossati nella testa oltre che nelle gambe, gli spauriti calciatori rossoneri tentano un timidissimo abbozzo di reazione che produce un clamoroso palo di Castillejo dai 20 metri e il goal di Cutrone (83’) che accorcia le distanze sempre su assist del biondo spagnolo, il migliore dei suoi. Al tramonto della gara poi, c’è l’episodio che potrebbe almeno in parte raddrizzare la serata: Higuain serve l’ex Villareal che viene steso in area da Mandi. Per tutti è rigore. Per tutti, tranne che per l’arbitro e i suoi assistenti che invece vedono bene il fallo da dietro di Castilejo che viene espulso. È l’ultimo vagito di una gara da horror per i rossoneri, che si vedono anche superare in classifica proprio dal Betis. Al Meazza è notte fonda e le telecamere inquadrano Gattuso, proiettando il volto di un uomo solo alla guida del convoglio milanista. Consapevole forse che quella di stasera sia stata l’ultima fermata.
Il Liverpool vince ad Anfield contro la Stella Rossa per 4-0 e chiude il girone d’andata prima nel Gruppo C a quota 6 punti. Apre le marcature Firmino, seguito poi dal miglior giocatore dei Reds dello scorso anno Salah. Alla ripresa ancora Salah su rigore; chiude il match Mane dopo aver sbagliato il rigore. Serata Champions roboante al Signal Iduna Park. Incubo per Simeone e i suoi, che tornano a subire 4 gol dopo più di quattro anni.
LIVERPOOL – STELLA ROSSA 4-0
Dopo 11 minuti è chiaro chi avrà in mano il gioco: Salah tira sul palo destro e il portiere avversario gli nega la gioia del gol. Ci prova Babic di testa per la Stella Rossa, ma la palla va alta sopra la traversa. Però ecco che spunta la forza di questo Liverpool: Firmino riceve un pallone perfetto che manda in porta centralmente. Da qui è domino Reds. Ci prova Robertson due volte, ma in entrambi i casi manca la mira giusta; bellissimo invece il tiro di Shaqiri dal limite dell’area e Borjan è costretto ad intervenire.
Sullo scadere del primo tempo è Salah a portare negli spogliatoi la squadra di Klopp sul 2-0. Alla ripresa viene fischiato rigore per il Liverpool, si presenta sempre l’ex giallorosso sul dischetto e non sbaglia. I giocatori di casa continuano a macinare calcio e vanno vicino al 3-0 con Firmino. Ma al 76’ fallo di mano di un giocatore della Stella Rossa; questa volta va sul dischetto Mane che si fa ipnotizzare da un bravissimo Borjan che devia in calcio d’angolo. Mane si fa perdonare qualche minuto più tardi segnando il quarto gol per la formazione di casa dopo una bellissima combinazione con i compagni. Finisce così per 4-0 la partita tra Stella Rossa e Liverpool che sale così a 6 punti nel girone E
(Martina Sessa)
BORUSSIA DORTMUND – ATLETICO MADRID 4-0
Il Borussia Dortmund ospita l’Atletico Madrid nel big match del girone A. Entrambe le squadre arrivano allo scontro a punteggio pieno, 6 punti. Ma il confronto sul campo rivela tutto fuorché equilibrio. Il Borussia prosegue infatti sulla scia delle ottime prestazioni in Bundesliga e mette in campo con sagacia e brillantezza le spumeggianti idee di Lucien Favre. Ma a motivare un parziale così rumoroso vi sono anche altri aspetti. I padroni di casa infatti non desistono un solo secondo nello spostare la contesa nell’ambiente dei rivali, che vengono tuttavia surclassati; i gialloneri sono più intensi, più incisivi e sovrastano anche agonisticamente gli ospiti.
Nel corso del primo tempo la superiorità dei padroni di casa è legittimata e marcata sul tabellino da una sporca conclusione da fuori di Witsel, al minuto 38. La botta, deviata, non lascia scampo ad Oblak. Pochi minuti più tardi, Zagadou va vicinissimo al raddoppio, con un imperioso stacco da corner. Prova superlativa per il 19enne centrale dei tedeschi, il quale, letteralmente, cancella dal campo Diego Costa.
Nel corso della ripresa, Saùl rischia di riaprire incredibilmente la contesa al minuto 52, con un sinistro a giro incantevole, che si stampa però sull’incrocio dei pali. Da lì in poi, tsunami giallo-nero: al 73′ Raphael Guerreiro, appena entrato, premia col mancino, al volo, l’ottima discesa sulla corsia da parte di Hakimi. Palla all’angolino e 2-0. Dieci minuti dopo, lo stesso Hakimi discende dalle retrovie, si presenta davanti ad Oblak e serve ad un altro neo-entrato, Sancho, la comoda palla del 3-0. L’Atletico perde completamente la testa; una prova lampante è il regalo che Felipe Luìs porge, all’ 89′, per il 4-0 finale, e per la doppietta personale di Guerreiro.
La squadra di Spalletti viene battuta al Camp Nou dopo un primo tempo sottotono e una ripresa in crescita, ma rimane comunque seconda nel girone grazie al pareggio tra PSV e Tottenham
Nella III giornata dei gironi di Champions League il Barcellona ospita l’Inter al Camp Nou, entrambe le squadre sono a punteggio pieno e vogliono continuare a vincere per mantenere la testa del girone.
Il pareggio tra PSV e Tottenham pone la squadra di Spalletti in una situazione favorevole di classifica in caso di qualsiasi risultato ma i nerazzurri sono arrivati a Barcellona con la convinzione di potersela giocare con chiunque viste le ultime prestazioni positive e al Camp Nou iniziano forte con Icardi che al 16′ anticipa Ter Stegen su cross di Perisic ma manda alto sopra la traversa; i blaugrana rispondono 2′ più tardi con Langlet che impegna Handanovic di testa.
Nel primo tempo però l’Inter non riesce ad esprimere meglio il suo gioco mentre i padroni di casa si rendono pericolosi nonostante l’assenza di Messi e al 32′ si portano in vantaggio grazie al gol dell’ex Rafinha che non esulta dopo aver insaccato in rete su assist di Suarez.
Prima dell’intervallo due occasioni per parte animano il gioco, prima la conclusione di Vecino da fuori termina di poco alta sopra la traversa poi la punizione di Coutinho viene deviata dalla barriera quanto basta per terminare in corner; si va negli spogliatoi sul risultato di 1-0.
Nella ripresa Spalletti capisce che deve cambiare qualcosa per provare a fare gioco e inserisce Politano al posto di uno spento Candreva, ed è proprio l’ex Sassuolo che si mette subito in mostra con un tiro-cross insidioso smanacciato in corner da Ter Stegen; il Barcellona tuttavia mantiene il pallino del gioco e produce numerose occasioni con Suarez e Langlet che però non riescono a trovare il raddoppio.
Spalletti tenta il tutto per tutto e inserisce Martinez al posto di Borja Valero, la squadra è a trazione anteriore e rischia inevitabilmente qualcosa dietro: dopo vari tentativi di Rakitic e Rafinha i blaugrana chiudono la partita all’83’ grazie al diagonale mancino di Jordi Alba su assist del nuovo entrato Vidal.
Nel finale la reazione d’orgoglio porta alla conclusione Martinez ma ne esce un tiro debole facile preda di Ter Stegen, dopo 3′ di recupero termina così 2-0 la sfida tra Barcellona e Inter.
Sconfitta non pesantissima forse ai fini della classifica e del passaggio del turno per i nerazzurri ma indice di una prestazione sottotono che interrompe la striscia positiva di 7 vittorie consecutive mentre la squadra di Valverde rimane in testa al gruppo B a punteggio pieno.
TABELLINO
BARCELLONA – INTER 2-0
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen 6,5; Sergi Roberto 6,5, Piqué 6,5, Lenglet 6,5, Jordi Alba 7; Rakitic 6,5, Busquets 6,5, Arthur 7,5 (77′ Vidal 6); Philippe Coutinho 6,5 (88′ El Haddadi sv), Suarez 7, Rafinha 7
A disposizione: Dembelé, Malcom, Nelson, Chumi, Cillessen
Il Milan ospita a San Siro il Betis in una partita potenzialmente “agevole”.Trasferta difficile e insidiosa per la Lazio invece che vola a Marsiglia.
Le petit Marseillais, o meglio i giovani ragazzi di Marsiglia, affrontano la Lazio in una partita che va oltre il campo e sfocia in ideologie che centrano ben poco con l’ambito calcistico. Poli opposti e pensieri totalmente diversi questa sera si affrontano, allo Stade Velodrome, in una partita che sarà cocente. Rudi Garcia, ex allenatore della Roma, sicuramente vivrà questa partita come un derby ed è ciò che dovranno fare anche gli uomini di Inzaghi. In terra francese ci si gioca una grande fetta di qualificazione.
Il Milan invece a San Siro ospita un Betis “anonimo”. Rossoneri che hanno bisogno di rialzarsi dopo la caduta nel derby e questa sembra essere la partita giusta per farlo.
Iniziamo dunque con ben 24 partite in programma quest’oggi e come di consueto in Europa League ci sono le due fasce di orario. Per forza di cose, affinchè l’articolo non risultasse prolisso, ho deciso di dedicare uno spazio più dettagliato con le probabili formazione per le due partite delle italiane ed uno spazio più sintetico per tutto il resto del programma così da poter semplificare la lettura anche a chi vuole un pronostico senza troppi dettagli.
LAZIO v MARSIGLIA
Parto subito con il match del Velodrome deve la Lazio si presenta senza defezioni di rilievo se non per l’assenza di Durmisi. Più complicata la situazione per Garcia che dovrà fare a meno di N’Jie e Rolando infortunati e potrebbe rinunciare anche a Tauvhin che al momento è in forte dubbio. Bianco celesti che in fatto di qualità sono superiori ai francesi e restano un pelino avanti anche di forma. Leggera prevalenza dunque al segno 2.
PRONOSTICO: 2 a 3.00 – GOAL a 1.55
MILAN v BETIS
Nel match di San Siro, il fattore mentale la farà da padrone. Se il Milan ha già archiviato il derby, salvo qualche sbavatura possibile, dovrebbe portare a casa senza problemi la partita di questa sera. Qualitativamente parlando il Betis sembra essere “migliore” dalla tre quarti offensiva in su mentre il Milan è leggermente migliore nel comparto difensivo e questo potrebbe portare il match sulla soglia dell’Under.
PRONOSTICO: 1 a 1.90 – UNDER 2.5 a 1.80
I MATCH DELLE 18.55
SALISBURGO v ROSENBORG PRONOSTICO NO GOAL a 1.65 – Padroni di casa nettamente superiori per rendimento hanno di fronte una squadra che fatica ad emergere. Segno 1 nettissimo.
DUDELANGE v OLYMPIAKOS PRONOSTICO 2 a 1.55 – Maggiore esperienza per i greci e migliore costanza di rendimento. Attenzione comunque al segno X.
SP. LISBONA v ARSENAL PRONOSTICO 1X a 1.83 – Portoghesi che sono leggermente avanti a livello di forma rispetto all’Arsenal. Il Segno 1 sembra scontato ma meglio non rischiare e coprirci con la doppia.
TRNVA V DINAMO ZAGABRIA PRONOSTICO 2 a 1.70. La partita parla da se…No Comment…segno 2 fisso.
ZENIT v BORDEAUX PRONOSTICO GOAL a 1.90 – Compito difficile quello della squadra ospite che deve fare i conti con una formazione migliore messa in campo dai padroni di casa.
ZURIGO v LEVERKUSEN PRONOSTICO GOAL a 1.73 e 1X a 1.90- Partita dall’esito incerto. Tutto può accadere anche perchè le squadre si assomigliano per rendimento anche se la squadra di casa potrebbe avere la meglio per il fattore campo.
LIPSIA v CELTIC PRONOSTICO OVER 2.5 a 1.50 – Anche questa è una partita di non faclie verdetto. Lipsia favorito anche se il segno X è nell’aria.
COPENHAGEN v SLAVIA PRAGA PRONOSTICO 1 a 2.45 – Superiore anche se non di molto la squadra di casa, aiutata dal supporto del proprio pubblico potrebbe fare bottino pieno senza problemi.
QARABAG v V.POLTAVA PRONOSTICO 1 a 1.67 – Gara tra due squadre di bassa fascia i padroni di casa dovrebbero avere la meglio e portare a casa il bottino pieno.
AEK LARNAKA v LUDOGORETS PRONOSTICO UNDER 2.5 a 1.65 – Il Ludogorets, più “incisivo” nei risultati, potrebbe avere la meglio anche se un pari è nell’aria. Partita che si prospetta tirata.
ANDERLECHT v FENERBAHCE PRONOSTICO UNDER 1.83 – Leggera prevalenza per gli ospiti che però non giustificherebbe un segno 2 anzi. Occhio al Segno X. Ottime percentuali per l’Under.
I MATCH DELLE 21.00
VILLAREAL v RAPID VIENNA PRONOSTICO OVER 2.5 a 1.55 – Sottomarino giallo che non dovrebbe avere problemi anche se il Rapid potrebbe quanto meno strappare un pari. Segno Over preferibile vista la quota troppo bassa per la doppia chance IN. Prendete in considerazione anche la giocata in integrale 1-X.
RANGERS v SPARTAK MOSCA PRONOSTICO 1 a 2.25 – Leggero vantaggio di forma per i padroni di casa che favoriti dal loro pubblico dovrebbero portare a casa il bottino pieno.
SIVIGLIA v AKHISAR PRONOSTICO MULTIGOAL 2-4 GOAL a 1.70 – Partita a senso unico con un Akhisar in crisi di risultati. Quote molto basse e partita che dovrebbe regalarci un pò di goal.
SARPSBORG v MALMO PRONOSTICO 2 a 2.35. Partita da tripla anche se gli Svedesi hanno quel qualcosa in più specialmente nelle partite in trasferta. Quote discordanti per Goal e Under.
CHELSEA v BATE BORISOV PRONOSTICO 3COMBO 1NG2+ SI a 2.14 – La squadra di Sarri è indubbiamente la favorita di questo match ma le quote sono “ridicole”. Over che ci sta bene e No Goal rischioso ma da prendere se si vuole scommettere su questa gara.
RENNES v DINAMO KIEV PRONOSTICO 1X+Over1.5 a 1.80- Ucraini che hanno maturato migliori risultati ma non hanno mostrato la concretezza giusta che potrebbe servire a loro quest’oggi per portare a casa i tre punti. Doppia Chanche IN è la scelta più sensata.
STANDARD LIEGI v KRASNODAR PRONOSTICO X a 3.35 – Difficilmente il fattore campo potrà contrastare la sensibile superiorità del Krasnodar. Un risultato di parità però è altamente probabile e accontenterebbe entrambi.
FRANCOFORTE v APOLLON LIMASSOL PRONOSTICO 1 a 1.45 – Schiacciante superiorità dei tedeschi già mostrata nella gara con la Lazio. Quota dell’1 ancora “giocabile”
JABLONEC v ASTANA PRONOSTICO X2 a 1.63 – Kazaki che hanno un rendimento decisamente migliore e di tutto rispetto. La vittoria però potrebbe essere un’azzardo. Segno X nell’aria ma vista la quota meglio virare sulla Doppia Chance OUT.
PAOK v VIDEOTON PRONOSTICO 1+Over1.5 a 1.60 – Avversari meno quotati e padroni di casa di gran lunga favoriti. Segno 1 ingiocabile. Over 2.5 troppo rischioso. Preferibile la Combo 1+Over 1.5 vista la possibilità che la partita si chiuda con un rotondo 2a0.
BESIKTAS v GENK PRONOSTICO X a 3.40 – Partita che potrebbe riservarci qualche sorpresa. Ospiti che stanno mantenedo un rendimento “lineare”. Padroni di casa in un accenno di crisi che potrebbe definitivamente aprirsi oggi in caso di sconfitta. Segno X molto probabile ma occhio alle sorprese.
Di seguito l’elenco di tutte le partite (elencate sulla Guida Tv di SKY) e del canale sul quale vederle ricordandovi che il canale di Diretta Europa League è il 251!
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Un grande Napoli non riesce a trovare la vittoria al Parco dei Principi e viene raggiunto nei minuti di recupero da uno spettacolare gol di Di Maria. Partenopei al secondo posto nel girone C con cinque punti, a meno due dal Liverpool primatista.
LE FORMAZIONI
Napoli (4-4-2): Ospina; Maksimovic, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Callejon (87′ Rog), Allan, Hamsik, Ruiz; Insigne (54′ Zielinski), Mertens (84′ Milik). All. Ancelotti
Paris Saint Germain(4-2-3-1): Areola; Meunier, Marquinhos, Kimpembe, Bernat (46′ Kehrer); Rabiot, Verratti (83′ Diaby); Mbappé, Di Maria, Neymar; Cavani (75′ Draxler). All. Tuchel
Marcatori: 29′ Insigne (N), 61′ aut. Mario Rui (N), 77′ Mertens (N), 93′ Di Maria (P)
Ammoniti: Marquinhos (P), Mertens (N), Mario Rui (N), Callejon (N)
PRIMO TEMPO: Pronti e via, è del PSG il primo squillo della gara. Al 2′ minuto Cavani colpisce di testa dopo un’ottima giocata di Mbappè ma la palla non viene colpita bene dall’ex giocatore del Napoli e terra fuori di poco. I padroni di casa fanno la partita, non permettono al Napoli di imbastire una vera e propria azione offensiva. Al 5′ Marquinhos commette un brutto fallo su Mertens a centrocampo e si becca un giallo più che giusto. Due minuti dopo avanzata di Neymar, tocco per Cavani che colpisce solo l’esterno della rete. Al 9′ Mertens rifila gratuitamente un calcione a Neymar guadagnandosi il cartellino giallo. Al 17′ contropiede dei parigini, Verratti serve splendidamente Cavani, ma il tiro viene respinto da Ospina e Albiol sbroglia la situazione spedendo la palla in calcio d’angolo. Dopo questo spavento il Napoli prende coraggio e comincia a far girare il pallone. Al 24′ Mario Rui serve un cioccolatino a Mertens che però centra in pieno la traversa. Un minuto dopo i partenopei sono protagonisti di una velenosa ripartenza con Callejon che calcia con l’esterno e trova la risposta di un attento Areola. Si tratta del preludio al vantaggio del Napoli: al 29′ Callejon imbecca splendidamente Insigne che con un delizioso pallonetto sigla il gol del vantaggio partenopeo. I parigini reagiscono e al 38′ vanno vicini al gol del pareggio con Mbappè, bravo Ospina a chiudere lo specchio della porta al campione del mondo. Il primo tempo si chiude con una conclusione a giro di Insigne che però non trova la porta. Prima frazione di partita giocata in maniera strepitosa dal Napoli. Parigini che, dopo un buon avvio di partita, non sono riusciti ad impensierire i partenopei.
SECONDO TEMPO: la seconda frazione di gioco si apre con un cambio nelle file dei parigini, fuori Bernat e dentro Kehrer. Con questo cambio il PSG passa a tre in difesa e Meunier scala sulla linea dei centrocampisti. Al 50′ combinazione tra Mbappè e Neymar, che mette fuori gioco Koulibaly. Tiro dai venti metri del brasiliano e risposta di Ospina. Sulla ribattuta Cavani spedisce incredibilmente fuori il pallone, ma la posizione dell’attaccante uruguaiano è nettamente irregolare. Pochi minuti dopo Meunier, con un bel terzo tempo, colpisce il pallone di testa e Ospina risponde ancora una volta presente. Al 53′ Insigne è costretto a lasciare il terreno di gioco per un infortunio e viene sostituito da Zielinski. Allo scoccare dell’ora di gioco conclusione centrale di Mertens e pallone bloccato facilmente da Areola. Al 61′ il PSG trova il gol del pareggio con un’autorete di Mario Rui, che nel tentativo di fermare un cross rasoterra di Meunier, spedisce il pallone nella propria porta. I campani reagiscono con Mertens al 66′ con un tiro a giro che esce di poco. Dieci minuti dopo Tuchel manda in campo Draxler al posto di Cavani, ma è il Napoli a trovare il gol del vantaggio. Al 77′ tiro a giro di Fabian Ruiz rimpallato da Marquinhos, Mertens è il più lesto a raccogliere il pallone e a spedirlo in fondo alla rete. All’81’ Neymar va alla battuta di una punizione, Callejon tocca la palla con la mano e viene ammonito. Su questa punizione calciata perfettamente dal talento brasiliano Ospina si supera e devia il pallone in corner. All’83’ Verratti lascia il campo per Diaby. Successivamente Mertens anticipa di testa Areola; il pallone prende una strana traiettoria e finisce sul fondo. Ancelotti decide di giocarsi il secondo cambio: esce proprio il belga, autore di una buona partita, per fare spazio a Milik. Il neo entrato prova subito a trovare la rete del 3-1 con un colpo di testa su calcio d’angolo, ma il tentativo del polacco finisce sull’esterno della porta. All’86’ Maksimovic stende Diaby e riceve il giallo. All’88 il Napoli usufruisce della terza e ultima sostituzione; fuori uno sfinito Callejon e dentro Marko Rog. L’arbitro Felix Zwayer concede cinque minuti di recupero, il PSG si getta in avanti alla ricerca del gol del pareggio, trovandolo al terzo minuto di recupero con Di Maria con uno splendido tiro a giro imparabile per Ospina. Nell’ultimo minuto di gara Draxler si rende protagonista di un bruttissima entrata su Mario Rui, sanzionata col cartellino giallo. Finisce 2-2 la partita tra PSG e Napoli, con i partenopei che giocano una grande partita, ma che vengono beffati al 93′ con una perla di Di Maria. Male i parigini, incapaci di trovare delle contromisure nei confronti della squadra azzurra.
Una Juve praticamente perfetta batte di misura il Manchester Utd all’Old Trafford e vola in testa al girone H a punteggio pieno dopo tre giornate. Dominio bianconero fin dai primi minuti, con Dybala che spezza l’equilibrio dopo appena un quarto d’ora. Le parate di De Gea evitano ai red devils di andare al riposo con un passivo più pesante. Nella ripresa la musica non cambia: gli uomini di Allegri hanno sempre il pallino del gioco in mano rischiando solo nell’occasione del palo colpito da Pogba, un lampo in una notte tutta bianconera.
LA PARTITA:
Fuori Mandzukic, Khedira ed Emre Can, Allegri opta per un più accorto 4-4-2: Szczesny in porta, Cancelo, Bonucci, Chiellini ed Alex Sandro. A centrocampo, Pjanic e Betancourt, con Cuadrado e Matuidi sugli esterni. In avanti, coppia formata da Cristiano Ronaldo e Dybala.
4-2-3-1 per il Manchester di Mourinho: De Gea tra i pali, Young, Shaw, Lindelof e Smalling in difesa. A centrocampo, Matic e Pogba. In avanti, Mata, Rashford e Martial a sostegno dell’unica punta Lukaku.
Primo tempo:
Juve padrona del campo fin da subito con un lungo possesso palla che stordisce i padroni di casa. Al 13′, cross di Cancelo dalla destra per Dybala, che non riesce ad imprimere la giusta forza al pallone. Al 17′, però, l’attaccante argentino si rifà subito: cross di Ronaldo, Smalling anticipa Cuadrado respingendo la sfera sui piedi del numero 10 juventino che da due passi non può sbagliare. Al 22′, scambio tutto portoghese Ronaldo-Cancelo, botta di quest’ultimo che De Gea respinge in tuffo. Al 29′, corner di Dybala, Betancourt svetta più in alto di tutti senza trovare il bersaglio. Il Manchester prova ad uscire dalla propria metà campo ma le sue iniziative si perdono sul nascere. Al 37′, doppio intervento di De Gea che neutralizza le conclusioni di Ronaldo e Matuidi. Al 40′, prova a piazzare un diagonale con la sfera che esce non di molto. Solo Juve in un primo tempo che termina senza recupero.
Secondo tempo:
Al 48′, Cancelo ruba palla e va al tiro di prima intenzione con la sfera che termina distante dalla porta. Al 53′, Pjanic vede Cuadrado, tocco del colombiano per Ronaldo che scaglia la sfera verso l’incrocio dei pali dove ci arriva De Gea. Al 59′, prima ammonizione del match per Matuidi che falcia Young. I bianconeri badano a contenere commettendo però qualche ingenuità di troppo come al 76′, quando Pogba ruba palla a Betancourt e conclude di destro dalla distanza colpendo il palo. Tra 79′ e l’81’, Allegri opera due cambi: fuori Cuadrado e Dybala, dentro Barzagli e Bernardeschi. All’83’, ammonito Chiellini per perdita di tempo. C’è spazio anche per Douglas Costa che rileva Cancelo. Minuti finali che vedono il Manchester alla ricerca disperata del pareggio, ma che alla fine deve inchinarsi ad una Juve insuperabile.
IL TABELLINO :
MANCHESTER UTD (4-2-3-1): De Gea, Young, Shaw, Lindelof, Smalling, Mata, Pogba, Matic, Lukaku, Rashford, Martial. A disp : Damian, Chong, Bailly, Pereira, Hender Herrera, Romero. All. José Mourinho
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny, Cancelo(83’st Douglas Costa), Bonucci, Chiellini , Alex Sandro, Pjanic, Matuidi, Betancourt, Cuadrado (79’st Barzagli), Dybala (81’st Bernardeschi ), Cristiano Ronaldo. A disp : Pinsoglio, Perin, Benatia, Barzagli, Kean, Bernardeschi, De Sciglio, Douglas Costa. All. Massimiliano Allegri
Marcatore: 18’pt Dybala (J)
Arbitro: Milorad Mazic (Serbia )
Angoli: 2-5
Recuperi: 0’pt, 3’st
Ammoniti: Chiellini (J), Matuidi ( J), Young ( MU)
Nella III giornata dei gironi di Champions League il Barcellona ospita l’Inter al Camp Nou, entrambe le squadre sono a punteggio pieno dopo le vittorie contro Tottenham e PSV e vogliono continuare a vincere per passare il girone da testa di serie.
Le formazioni – Valverde deve fare i conti con l’assenza di Messi infortunatosi al gomito nell’ultima sfida di Liga contro il Siviglia, al suo posto nel tridente offensivo spazio a Dembele (favorito sul grande ex Rafinha) che insieme all’altro grande ex Coutinho agirà ai lati di Suarez; in difesa Lenglet prenderà il posto di Umtiti infortunato mentre a centrocampo confermato il terzetto Rakitic-Busquets-Arthur.
Anche Spalletti deve fare i conti con l’assenza pesante di Nainggolan e con le condizioni non ottimali di Perisic che però dovrebbe essere regolarmente in campo sulla trequarti insieme a Borja Valero e Politano alle spalle di Icardi, in mediana confermati Brozovic e Vecino mentre in difesa D’Ambrosio dovrebbe rilevare Vrsaljko e Miranda dovrebbe far rifiatare De Vrij.
Le quotazioni – I bookmakers vedono il Barcellona favorito per la vittoria finale nonostante il momento non felicissimo della squadra di Valverde (reduce da sole 2 vittorie nelle ultime 6 gare) e l’assenza pesante di Messi anche se la squadra di Spalletti farà la sua partita e proverà a tutti i costi a portare a casa punti preziosi per il passaggio del turno.
Su Bwin una vittoria dei padroni di casa è quotata 1.50, il pareggio 4.40 mentre una vittoria dei nerazzurri è data a 6.25
Per Bet365 una vittoria dei blaugrana è data a 1.53, il pareggio 4.50 mentre una vittoria dell’Inter è quotata 6.50
Nel gruppo G il Real Madrid vince di misura in casa contro il Viktoria Plzen e mantiene la testa della classifica insieme alla Roma mentre nel gruppo H la sfida tra Young Boys e Valencia termina con un pareggio che non serve a nessuno e che spegne le speranze di qualificazione per entrambe le squadre.
REAL MADRID – VIKTORIA PLZEN 2-1
Entrambe le squadre arrivano allo scontro dopo aver subito una sconfitta nel turno precedente. Grande quindi la voglia di riscatto, soprattutto dei padroni di casa che iniziano con un costante assedio, premiato all’11’ dal gol di Benzema che accompagna in rete un cross di Luca Vasquez. Non si placano le sortite in avanti dei madrileni che mantengono il pallino del gioco concedendo soltanto alcune sortite in avanti alla squadra ospite che ha al 30’ la sua ghiotta occasione: palo sfiorato da un pallonetto di Limbersky. Nulla di fatto il tempo si chiude con il vantaggio di misura del Real.
Non ci sono sostituzioni al rientro in campo per il secondo tempo, il Viktoria prova a farsi vedere in avanti ma raccoglie poco o nulla. Al 55’ arriva la prima sostituzione. Il Real manda in campo Valverde al posto di Isco. Nemmeno il tempo di riprendere il gioco che arriva il raddoppio di Marcelo che insacca con un pallonetto. Ancora occasioni per il Real per chiudere la partita mentre il Viktoria cerca di portarsi in avanti per tentare di ridurre le distanze. Al 71’ altro gol spagnolo di Benzema annullato dall’arbitro per fuorigioco. Otto minuti più tardi gli sforzi della squadra ospite vengono premiati. Hrosovsky mette la palla alle spalle di Navas al termine di un inserimento centrale. Crede nella rimonta la squadra ceca e si getta alla ricerca del pareggio che però non arriverà nemmeno al termine dei 4 minuti di recupero.
Nonostante l’impegno premiato dal risultato il Real esce dal campo tra i fischi del suo pubblico che probabilmente si aspettava una prestazione molto già convincente e che non concedesse all’avversario la possibilità di sperare nel pareggio.
(Roberta Quaresima)
YOUNG BOYS – VALENCIA 1-1
Pochi minuti dopo l’inizio della partita l’attaccante dello Young Boys, Sulejmani, prova a cercare la conclusione ma trova Neto. Al 25′ arriva il primo gol firmato da Batshuayi, Valencia in vantaggio. Al 42′ Rodrigo si porta all’interno dell’area, cerca Torres che prova la conclusione ma la palla colpisce l’esterno della rete. Minuto 50: Fassnacht perde palla che diventa però buona per il compagno Mbabu che cerca la conclusione ma pallone sul fondo. Tre minuti più tardi Mbabu cerca Sulejmani, poi Sow che subisce fallo in area da parte di Parejo e quindi calcio di rigore. Al 54′ lo Young Boys è in vantaggio grazie alla rete di Hoarau. Al 57′ Fassnacht tenta la conclusione su assist di Assale, ma trova Neto. L’ultima occasione è per gli svizzeri all’86’ quando Nsame prova il tiro che però finisce fuori.