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Stendardo commenta il percorso della Lazio

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Il campionato è cominciato ormai da diverse settimane ed è giunto alla sua 15esima giornata. In questi fine settimana di calcio, si è visto come alcune squadre siano davvero organizzate e portino in campo un gioco aggressivo e come altre invece debbano ancora trovare la strada giusta. Guglielmo Stendardo commenta il percorso della Lazio finora.


Lazio vs Udinese: in tv e formazioni


Stendardo commenta il percorso della Lazio: quali le sue parole?

Guglielmo Stendardo ha indossato la maglia della Lazio per otto anni in totale: prima dal 2005 al 2008 e poi dal 2012 al 2017. L’ex difensore conosce quindi bene l’ambiente biancoceleste e per questo in un recente intervento sulle frequenze della radio ufficiale della Lazio, ha espresso il proprio parere. Dopo aver analizzato la pesante sconfitta contro il Napoli, l’ex giocatore ha parlato del nuovo progetto Lazio che per essere sviluppato, necessita del tempo. Queste le sue parole: “Ho sentito critiche eccessive nei confronti di squadra ed allenatore. Ribadisco la forza di un tecnico come Sarri, che è un maestro di calcio ma ha bisogno di tempo per trasferire le sue idee ai calciatori. Bisogna cercare di migliorare dal punto di vista difensivo con maggiore determinazione, applicazione. La società ha allestito una squadra altamente competitiva, ma perso un giocatore importante come Correa ma sono convinto che la squadra uscirà da questo momento. Per farlo, deve credere nelle sue qualità e ritrovare serenità. Contro quel Napoli credo sia difficile per chiunque. In un moneta così bisogna star vicino a calciatori e squadra“. Stendardo è quindi fiducioso nei confronti del futuro ed è certo che i bei risultati arriveranno.

“El Diablo”: com’è nato il soprannome di Quartararo

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Fabio Quartararo è stato di recente incoronato campione del mondo di MotoGP. Il francese ha condotto una stagione magnifica che l’ha portato a vincere il titolo con due gare d’anticipo. Il francese ha infatti festeggiato la vittoria a Misano, gara che ha preceduto il Portogallo e poi la Spagna. In pista tutti lo chiamano “El Diablo”, ma com’è nato questo soprannome?


Il mea culpa di Razali: “non dovevo prendere Rossi”


“El Diablo”: com’è nato il soprannome di Quartararo?

Fabio Quartararo è l’ultimo campione che la MotoGP ha incoronato. Il francese della Yamaha ha dimostrato fin dall’inizio della stagione di avere talento da vendere, tanto da rendere la vita difficile in pista anche ai piloti più navigati. Grazie alle sue prodezze sui vari circuiti del mondo, il campione ha catturato sempre più l’attenzione degli appassionati che comunque lo conoscevano già dalle serie minori. Non tutti però forse sanno da dove proviene il suo soprannome, ovvero “El Diablo”. Viene anche da chiedersi come mai un nomignolo così “duro” perché a guardarlo in faccia, Quartararo non sembra proprio un diavolo. Recentemente, Fabio ha fugato ogni dubbio o domanda, spiegando come è nato l’appellativo: “Quando ero bambino, avevo un elmo con un diavolo sulla schiena. Eravamo 30 o 40 bambini e gareggiavamo ma andavamo anche in bicicletta e giocavamo a calcio. Un bambino mi chiamava “El Diablo”. Da allora quel soprannome è sempre rimasto con me. Conservo un bel ricordo di quel periodo”.

Tripletta Girelli per la vittoria azzurra contro la Romania

Serviva vincere, serviva cancellare la non brillante prestazione contro la Svizzera, almeno quella del primo tempo. La nazionale azzurra femminile non si è sottratta al compito e ha ottenuto entrambi i risultati. Anzi, forse di più . Milena Bertolini ha schierato in campo la formazione migliore dopo le defezioni importanti. Già assenti per l’incontro precedente contro le elvetiche Alia Guagni, Aurora Galli, Valentina Cernoia, Elisa Bartoli, Arianna Caruso, Martina Rosucci, Giada Greggi. Insomma un intero centrocampo di elevata qualità.

Ma Coach Bertolini può guardare con serenità al futuro. Giovani ce ne sono, di ottimo livello e da far crescere in vista del futuro pensionamento di calibri che oggi hanno già superato la trentina. Su tutte probabilmente Flaminia Simonetti alla sua prima partita da titolare in maglia azzurra che ha ben dialogato in mezzo al campo con Manuela Giugliano, lanciando una seria opa proprio per gli anni che verranno. La Simonetti, per altro, ha ricevuto i complimenti in diretta a fine partita da Carolina Morace. L’ex allenatrice della Lazio Women ha dichiarato che se avesse avuto in squadra una centrocampista come lei, avrebbe realizzato moltissimi gol.

Super l’azzurra Girelli

Tanti gol sono comunque stati realizzati ieri grazie alla tripletta di Cristiana Girelli che raggiunge, e poi supera, quota 50 reti con la maglia azzurra della nazionale. Ad aprire le danze una ispiratissima Barbara Bonansea, in continuità con la prestazione contro la Svizzera dove solo la traversa le ha negato una doppietta che sarebbe valsa il pareggio. Degno di annotazione anche il quarto gol siglato da Valeria Pirone. L’attaccante della As Roma ha il piglio di cercare sempre con forza la posizione ed il giusto impatto con la palla e ieri ha sfoderato un controllo e tiro da fuoriclasse.

In questa doppia tornata rimane comunque l’amaro di una sconfitta che avrebbe potuto essere evitata anche con un pizzico di fortuna in più ma la consapevolezza che nulla è perduto e ad aprile, quando incontreremo di nuovo la Lituania e la Svizzera si potrà fare nuovamente la differenza. Il primato perduto nel girone G può essere recuperato battendo le elvetiche a casa loro e collezionando più gol di loro negli altri scontri. Con l’attacco e il piglio visti ieri non è un’impresa impossibile

Todd Gilliland: promozione nella NASCAR Cup

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La entry list della NASCAR Cup Series 2022 si arricchisce di un nuovo rookie, Todd Gilliland. Il Front Row Motorsports ha annunciato la promozione del 21enne nella classe maggiore, dove guiderà la Ford numero 38. Gilliland affiancherà il riconfermato Michael McDowell, che tornerà al volante della Ford numero 34. Todd prende il posto di Anthony Alfredo, che lascia la scuderia dopo appena una stagione.

NASCAR: chi è Todd Gilliland?

Il 21enne del North Carolina è il figlio di David Gilliland, pilota con un passato nella Cup Series. Il babbo aveva corso con il team Front Row tra il 2008 ed il 2009, per cui il passaggio di Todd è una sorta di “ritorno al futuro”. Il giovane Gilliland proviene dalla Truck Series, dove ha disputato tre stagioni. La prima è del 2019, con il Kyle Busch Motorsports ed il supporto di Toyota. Appiedato dopo un solo anno, nel 2020 trova casa proprio nel Front Row, il quale aveva allestito un programma per il campionato dei pick up. Nella stagione appena trascorsa, Todd ha ottenuto una vittoria, dieci top 5 e 16 top ten, concludendo il campionato al settimo posto. Nel 2022 Gilliland jr guiderà la Ford numero 38, ed il suo capotecnico sarà Seth Barbour. La scuderia di proprietà di Bob Jenkins (noto magnate della ristorazione) ha confermato Michael McDowell sulla numero 34. Non poteva essere diversamente: con il driver dell’Arizona la scuderia ha completato la migliore stagione di sempre, con 5 top ten e la grande vittoria alla Daytona 500. Il capotecnico è Drew Blickensderfer, che in passato ha lavorato con Greg Biffle al Roush Fenway Racing. Dopo solo una stagione, Anthony Alfredo è a piedi, ed al momento non sappiamo dove sbarcherà. Vi terremo aggiornati nelle prossime edizioni.


Daytona 500: McDowell re della lunga notte della domenica sera


IGTC: la 9 ore di Kyalami slitta a febbraio

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Il 5 dicembre il tracciato di Kyalami doveva ospitare la tappa conclusiva della serie IGTC, ma non sarà così. L’insorgere della ormai celebre variante Omicron ha spinto la SRO a rimandare la 9 ore sudafricana a nuova data. Che sarà il 5 febbraio, tre settimane prima della 12 ore di Bathurst che aprirà la nuova stagione del 2022. La tappa australiana scatterà il 27 dello stesso mese, facendo ritorno nel campionato GT intercontinentale dopo l’assenza di quest’anno, causa pandemia.

IGTC: 9 ore di Kyalami 2021…spostata al 2022?

Il campionato SRO si ritrova nella bizzarra situazione di far finire nel 2022 il campionato 2021. Ma non c’è altra scelta, in quanto la contingenza esterna ha reso la mossa obbligata. La scoperta della variante Omicron in Sudafrica ha seminato il panico nel resto del mondo. In brevissimo tempo, gli arrivi e le partenze nel paese sono state bloccate, con tanto di proteste da parte del governo di Johannesburg che ritiene tali restrizioni eccessive. Non c’è modo per team e piloti per poter raggiungere il bellissimo tracciato di Kyalami, cosa che ha spinto la SRO a cercare una data alternativa. Il 5 febbraio 2022 è considerata la soluzione migliore, in quanto non concomitante con altre serie internazionali di peso.


24 ore di Spa: è trionfo per il Cavallino


Una decisione difficile

Prima di tutto vorrei ringraziare per la collaborazione team e Costruttori di tutto il mondo che si erano già impegnati a correre, e che ci hanno aiutato a trovare una soluzione alternativa in un momento di estrema difficoltà“, ha detto a Motorsport.com il titolare della SRO, Stephane Ratel. “Molti di loro hanno già cose programmate ad inizio 2022, ma sono stati davvero di grande aiuto a fare sì che la 9h di Kyalami potesse svolgersi ugualmente, anche più avanti. Non è stato semplice e continueremo a monitorare da vicino la situazione della variante Omicron, ma sono ottimista sul fatto che ci siamo dati la migliore possibilità di incoronare i campioni dell’Intercontinental GT Challenge in Sudafrica“. La 9 ore concluderà la stagione 2021 della IGTC, con Audi e Ferrari a contendersi il titolo costruttori. La 24 ore di Spa è andata al Cavallino, mentre i Quattro Anelli hanno conquistato la 8 ore di Indianapolis. La gara sudafricana sarà decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale per le Gran Turismo.


Indianapolis 8 hrs: la rivincita di Audi contro la Ferrari


Il mea culpa di Razali: “non dovevo prendere Rossi”

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Il ritiro di Valentino Rossi è l’occasione per alcuni per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, e tra questi c’è Razlan Razali. L’ex team manager Petronas, che ora sta allestendo la sua struttura RNF, ha recentemente parlato a Speedweek della stagione appena passata. E ha fatto una confessione shock: non voleva ingaggiare il “Dottore”! E oggi si dice pentito di tale scelta, come di altre situazioni avvenute nel corso della stagione. Ma andiamo per ordine.

Perché Razali ha accettato di prendere Rossi?

Alle colonne di Speedweek, riportate anche da Corsedimoto, Razali ha risposto in maniera piuttosto schietta: “Ad essere onesti“, ha detto, “non avrei dovuto prendere Valentino Rossi! C’era sempre il presupposto che non avremmo avuto altra scelta che ingaggiare Valentino nel 2021. Pensavamo di essere sotto pressione Yamaha, invece non c’era nessuna pressione“. Rossi ha sempre avuto una posizione molto forte in Yamaha, e Razali si è sentito obbligato a fare tale scelta. Razlan ha poi detto di essersi convinto di assumerlo dopo Jerez 2, gara in cui Rossi è risalito sul podio. In seguito non ha mai avvicinato quello stato di forma, evidenziando come quella scelta fosse affrettata. “Ma la decisione era stata già presa“, ha confessato Razali. Ma perché il pesarese è andato così male? Rossi sostiene che la sua M1 non sia mai stata uguale alle ufficiali di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli (e prima di lui di Maverick Vinales), ma è un’affermazione a cui è difficile credere. Nel 2020, con un pacchetto identico, Quartararo si è giocato il mondiale. Razali ha una sua interpretazione della cosa: “Penso che Valentino si sia messo sotto pressione“, ha detto il manager. “I giovani piloti sono molto più veloci. Valentino ha fatto registrare tempi migliori rispetto al passato. Ma non era abbastanza. Voleva il successo, il suo cuore e la sua mente erano propensi, ma il fisico non era d’accordo“. Insomma, una questione di età.

Il secondo mea culpa

Ma non è soltanto Rossi il grande errore di cui si pente il buon Razlan. C’è anche il caso di Petronas, che lo ha mollato sul più bello. Vi abbiamo già raccontato il retroscena, con quell’offerta e controfferta che sono state rimbalzate perché giudicate non adeguate. Guardando a quei fatti, Razali ha ammesso di avere sbagliato tattica: “Se potessi tornare indietro accetterei la prima nuova offerta contrattuale di Petronas“, ha detto. “Ma volevo negoziare per più soldi“. Come diceva il buon San Paolo, “La brama di ricchezze è la radice di tutti i mali”. Razali lo ha scoperto a sue spese. Letteralmente….


Retroscena di Razali: cosa è andato storto con Petronas


NFL, Week 13 – La preview di Cowboys – Saints

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La tredicesima settimana di Regular season 2021 si apre al Superdome di New Orleans, con la sfida tra Cowboys e Saints. La partita, in programma alle ore 2:20 italiane di venerdì 3 dicembre, vede sfidarsi due squadre reduci da diverse settimane negative.

Cosa aspettarsi da Cowboys – Saints?

Sean Payton e i suoi scendono in campo per riscattare un trend negativo di quattro insuccessi di fila. L’ultima sconfitta per i Saints è arrivata nel match serale del Thanksgiving Day, contro i Bills. Buffalo ha vinto con un sonoro 31-6, mettendo nuovamente in mostra le lacune offensive della franchigia della Louisiana. New Orleans, senza gran parte dei suoi titolari, sta facendo molta fatica a mostrare un buon gioco, per quanto riguarda la fase d’attacco. Contro Dallas, tifosi e società si aspettano certamente di più dal reparto, anche se per Trevor Siemian e compagni potrebbe non essere facile superare la retroguardia dei Cowboys.

Dallas Cowboys

Dallas rimane in solitaria alla guida della NFC East, ma, in seguito alle ultime due sconfitte consecutive, è giunto il momento per la franchigia del Texas di compiere il salto definitivo verso i playoff. L’ultima battuta d’arresto contro i Raiders ha dimostrato che Dallas sa reagire a situazioni complicate, ma le manca ancora il guizzo che le permette di ribaltare definitivamente il risultato. Per questo motivo, i Cowboys sono chiamati a fare la partita venerdì, vista anche la qualità dei giocatori a disposizione di Mike McCarthy. In attacco, Dak Prescott e compagni dovranno vedersela con una retroguardia non semplice da affrontare, ma hanno tutte le risorse per giocarsela a viso aperto. La difesa se la vedrà invece con un reparto offensivo che sta concedendo molti turnover e, con qualche disattenzione in meno soprattutto per quanto riguarda i falli commessi, ha tutto il potenziale per arginare i Saints e concedere all’attacco più palloni giocabili.

A proposito della Regular season 2021:

NFL – I risultati del weekend di Week 12 2021;

NFL, Week 12 – Finale da brividi tra Seattle e Washington.

Everton vs Liverpool: pronostico e possibili formazioni

Due rivali del Merseyside in forme molto diverse rinnovano le ostilità per il derby di Premier League di oggi, mercoledì 1 dicembre, quando Everton e Liverpool si affrontano a Goodison Park. I Toffees hanno perso 1-0 contro il Brentford l’ultima volta, mentre la squadra di Jurgen Klopp ha vinto per 4-0 in casa contro il Southampton. Il calcio di inizio di Everton vs Liverpool è previsto alle 21:15

Prepartita Everton vs Liverpool: a che punto sono le due squadre?

Everton

Il manager dell’Everton Rafael Benitez ha cercato di rendersi immediatamente simpatico ai fedeli del Goodison Park con un brillante inizio della nuova campagna, ma un declino allarmante ha visto la forte apertura dei Toffees alla stagione 2021-22 saldamente consegnata alla storia. Senza vittorie nella massima serie dall’affondamento di Norwich City a settembre, l’Everton è diventata l’ultima vittima del neopromosso Brentford l’ultima volta, poiché un rigore di Ivan Toney di 24 minuti era tutto ciò che era necessario per separare le due parti domenica. Dopo aver subito cinque sconfitte dalle ultime sei in Premier League – comprese ciascuna delle ultime tre fuori casa – l’Everton è scivolato al 14° posto in classifica e uno dei sempre presenti della Premier League è ora a soli sei punti dalla retrocessione zona. Con l’attaccante stella Dominic Calvert-Lewin che trascorre più tempo nella stanza dei trattamenti che in campo questo termine, l’Everton ha giocato tre partite di Premier League senza trovare il fondo della rete, e la riunione di Benitez con i Reds sembra essere sicuramente un momento da dimenticare occasione. Dopo aver ottenuto tre vittorie sulle prime tre al Goodison Park di questa stagione, l’Everton da allora ha preso solo un punto degli ultimi nove offerti in casa, che sarà musica per le orecchie del raccolto in forma di Klopp.

Liverpool

Sabato Diogo Jota è stato costretto a sostituire l’Ultimate Team con la squadra del Liverpool, con l’attaccante portoghese che si è ritirato da un torneo FIFA 22 in tempo per guidare la linea e ottenere una doppietta durante una routine schiacciante di Southampton. Jota è entrato con soli due minuti sul cronometro prima di rendere omaggio al videogioco con la sua celebrazione che imitava il controller, e l’ex uomo del Wolverhampton Wanderers avrebbe continuato a guadagnare un secondo mentre Thiago Alcantara e Virgil van Dijk hanno anche segnato. La quarta vittoria consecutiva di Anfield e la porta inviolata in tutte le competizioni ha visto il Liverpool approfittare del pareggio del Chelsea contro il Manchester United per portarsi a due punti dalla capolista del campionato, ma i Reds, terzi classificati, sono anche a una distanza dal Manchester City dopo 13 partite. Klopp non avrà bisogno di ricordare l’importanza dei punti nel periodo natalizio prima che i suoi ranghi si esauriscano durante la Coppa d’Africa, ma per una squadra che ha segnato almeno due gol in ciascuna delle ultime 17 partite in tutti i tornei, trovare l’attacco l’ispirazione non dovrebbe essere una sfida. Liverpool ed Everton hanno pareggiato 2-2 in questa partita la scorsa stagione – che è stata ricordata soprattutto per il devastante infortunio di Van Dijk – ma i Toffees sono riusciti a vincere 2-0 ad Anfield durante la routine casalinga dei Reds, e Benitez ha tutte le motivazioni ha bisogno di ribaltare le fortune della sua parte qui.


Tutte le partite di Premier League

Ultime notizie dalle squadre

L’Everton accoglierà Richarlison di nuovo dalla squalifica a braccia aperte per questo concorso, ma Mason Holgate dovrà spendere un’altra partita sul passo cattivo. Calvert-Lewin dovrebbe tornare ad un certo punto prima di Natale, ma non sarà questo fine settimana, mentre anche Yerry Mina, Tom Davies e Andre Gomes sono destinati a perdere, nonostante il ritorno di quest’ultimo ad allenarsi. Salomon Rondon abbandonerà sicuramente l’XI per ospitare il rientrante Richarlison, e Anthony Gordon potrebbe anche far posto se Demarai Gray sarà ritenuto idoneo a iniziare. Per quanto riguarda il Liverpool, il quintetto infortunato di Naby Keita, Joe Gomez, Harvey Elliott, Roberto Firmino e Curtis Jones è ancora indisponibile, ma Klopp non ha nuove preoccupazioni per la vittoria del Southampton. Il manager dei Reds sarà restio a ruotare per un focoso derby del Merseyside, con l’unico vero dilemma che arriva in difesa, dove Ibrahima Konate sarà determinato a tenere fuori dalla squadra Joel Matip. Thiago Alcantara dovrebbe essere abbastanza in forma per un altro inizio dopo essere durato poco meno di un’ora contro il Southampton, ma l’esperienza del cavallo di battaglia James Milner potrebbe rivelarsi fondamentale nella partita di mercoledì.

Probabili formazioni Everton vs Liverpool

Everton
Pickford; Coleman, Keane, Godfrey, Digne; Townsend, Allan, Doucoure, Iwobi; Gray; Richarlison

Liverpool
Alisson; Alexander-Arnold, Konate, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Thiago; Salah, Jota, Mane

Aston Villa vs Manchester City: pronostico e possibili formazioni

Due su due sotto la guida di Steven Gerrard, l’Aston Villa si prepara ad accogliere il Manchester City al Villa Park per l’incontro di Premier League di oggi mercoledì 1 dicembre. I padroni di casa hanno vinto la sfida del Crystal Palace per 2-1 nel fine settimana, mentre i Citizens hanno battuto il West Ham United con lo stesso punteggio. Il calcio di inizio di Aston Villa vs Manchester City è previsto alle 21:15

Prepartita Aston Villa vs Manchester City: a che punto sono le due squadre?

Aston Villa

Con Dean Smith che continua a produrre le merci a Norwich City, il licenziamento dell’inglese dall’Aston Villa potrebbe essere stata la mossa migliore per tutti i soggetti coinvolti, dato che Gerrard ha fatto due a due contro il Palace sabato. Matt Targett ha sbloccato il risultato al 15′ su calcio d’angolo, prima che John McGinn chiudesse i tre punti con una deliziosa conclusione da fuori area a quattro minuti dalla fine e la consolazione di Marc Guehi arrivasse troppo tardi per Palace per salvare una rimonta. L’inizio della vita al 100% di Gerrard in Inghilterra vede Villa sedersi al 13° posto nella classifica della Premier League in vista del turno infrasettimanale delle partite, con il team delle Midlands occidentali una delle tre squadre che si trova a 16 punti, e un posto nella metà superiore potrebbe essere loro per la presa se i risultati vanno a modo loro questa settimana. I padroni di casa accolgono il Manchester City a Villa Park dopo aver segnato in tutte le partite casalinghe della Premier League finora in questa stagione – vincendone tre – e il City non può dare nulla per scontato poiché Gerrard mira a portare ancora più gioia festosa ai fedeli del Villa Park.

Manchester City

L’abbondante nevicata della devastante tempesta Arwen ha visto il rinvio di una partita di Premier League a Burnley contro Tottenham Hotspur nel fine settimana, ma la battaglia di Man City con il West Ham è andata lontano in condizioni artiche quando gli uomini di Pep Guardiola alla fine hanno prevalso. Ilkay Gundogan ha prelevato il primo sangue al 33 ‘prima di passare a Fernandinho per avvolgere i punti nelle braci morenti dell’incontro, con Manuel Lanzini che ha segnato una consolazione accattivante ma altrimenti insignificante proprio alla morte. La vittoria contro la squadra di David Moyes ha rappresentato una quinta vittoria al ribasso per il City in tutti i tornei – quattro dei quali sono arrivati ​​all’Etihad Stadium – e il pareggio del Chelsea con il Manchester United significa che i campioni al secondo posto sono ora a un solo punto dalla vetta. I Citizens pregheranno quindi che Watford faccia loro un favore durante il loro derby con il Chelsea, e la squadra di Guardiola si reca al Villa Park dopo aver preso 13 punti degli ultimi 15 offerti fuori casa – segnando 10 gol e subendone solo tre in quell’arco. Inoltre, il City ha ottenuto quattro vittorie su quattro contro il Villa da quando i padroni di casa sono stati promossi nella massima serie nel 2019, e non da settembre 2013 la squadra delle Midlands Occidentali ha prevalso in questa partita, vincendo 3-2 sotto Paul Lambert.


Tutte le partite di Premier League

Notizie dalle squadre

Villa continua a farcela senza Trezeguet, vittima di lunga data, che è vicino al suo ritorno per l’Under 23, mentre Bertrand Traore è “alcune settimane” dal ritorno da un infortunio al tendine del ginocchio. Douglas Luiz era in campo solo sette minuti prima di vedere il rosso contro il Palace, ma il VAR è intervenuto e ha declassato il cartellino del centrocampista a giallo, quindi qui sta bene. Luiz potrebbe prendere il posto di Meraviglioso Nakamba nel mezzo, e la necessità di gambe fresche dovrebbe vedere anche reintrodotto Anwar El Ghazi, ma Danny Ings ha subito una battuta d’arresto al suo ritorno da un problema alla coscia. Sarebbe sicuramente interessante vedere che tipo di accoglienza riceverà Jack Grealish al suo ritorno al Villa Park, ma l’attaccante è ancora alle prese con un infortunio ed è un grosso dubbio per questa gara. Kevin De Bruyne non dovrebbe ancora tornare dall’infezione da coronavirus, mentre Phil Foden dovrà essere chiamato in ritardo e Ferran Torres è sicuramente fuori per la frattura al piede. John Stones tornerà sicuramente in difesa con Aymeric Laporte squalificato per un accumulo di ammonizioni, mentre Oleksandr Zinchenko potrebbe sostituire terzino sinistro o centrocampo se Guardiola dovesse sentire la necessità di ruotare.

Probabili formazioni Aston Villa vs Manchester City

Aston Villa
Martinez; Cash, Konsa, Mings, Targett; McGinn, Luiz, Ramsey; Buendia, Watkins, El Ghazi

Manchester City
Ederson; Cancelo, Dias, Stones, Zinchenko; Silva, Rodri, Gundogan; Mahrez, Jesus, Sterling

-Torino: Belotti ko, idea Pellegri?

Il grave infortunio di cui è stato vittima Andrea Belotti nel match di domenica sera all’Olimpico contro la Roma, e che lo costringerà ad almeno sei settimane di stop salutando così anzitempo il 2021, spinge il Torino ad intervenire sul mercato di gennaio per cercare un altro attaccante che possa alternarsi con Sanabria. A questo proposito si guarda a Pietro Pellegri che sta trovando poco spazio al Milan.

-Torino: Pellegri obiettivo per gennaio?

La dirigenza granata monitora con grande attenzione la situazione legata al classe 2001 che il calcio italiano ha conosciuto per essere stato il più giovane calciatore ad aver esordito in Serie A all’età di 15 anni, il 22 settembre 2016 con la maglia del Genoa. Da quel momento in poi, la sua luce si è spenta complici esperienze poco fortunate in altre squadre. La scorsa stagione il Milan ci punta nuovamente orelevandolo dal Monaco in prestito con obbligo di riscatto. Ma anche in maglia rossonera non riesce a risorgere( appena 4 presenze in questa stagione) anche perché chiuso da Ibrahimovic e Giroud. Una situazione che potrebbero indurlo a fare le valigie per trovare altrove la propria dimensione. Torino potrebbe essere la piazza giusta soprattutto perché ritroverebbe il tecnico Juric che lo ha fatto esordire in massima serie al Genoa. Proprio in virtù di questo rapporto particolare tra i due l’operazione potrebbe concludersi felicemente. Vedremo come finirà…

Belotti: il futuro resta un enigma