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Alle 18 al “Grande Torino” Roma e Torino si affronteranno nella prima giornata di campionato di Serie A.
LE FORMAZIONI
Il tecnico granata non si è sbilanciato sulla formazione che giocherà titolare oggi contro la Roma, ma è probabile che la rosa sia la stessa, salvo poche variazioni, vista in campo contro il Cosenza.
A difendere la porta dei padroni di casa ci sarà Sirigu supportato dalla difesa a 3 composta da Izzo, Nkoulou e Moretti. A centrocampo spazio ancora a Berenguer al posto di Ansaldi, squalificato, come terzino di sinistra, mentre a destra figurerà De Silvestri. A completare il centrocampo ci saranno Rincon, Baselli e Meitè. In attacco avremo tempo per vedere giocare il duo Belotti-Zaza: oggi solamente il primo partirà titolare e farà coppia con Falque.
TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; Baselli, Rincon, Meitè, De Silvestri, Berenguer; Belotti, Falque.
Di Francesco ha tra le mani una rosa completamente rinnovata in seguito al calciomercato estivo a cominiciare dal portiere Olsen, al suo esordio in Serie A.
Gli 11 giallorossi però non subiranno molti cambiamenti rispetto allo scorso anno e sembra che il tecnico voglia inserirli pian piano. In campo scenderà il consueto 4-3-3 con Manolas e Fazio al centro della difesa, Kolarov a sinistra e Florenzi a destra. De Rossi avrà il compito di guidare il centrocampo, mentre Pastore, Strootman e Cristante si giocano le altre due maglie, con i primi due in leggero vantaggio. In avanti, con Perotti out per un problema alla caviglia, i probabili titolari saranno El Shaarawy, Dzeko e Under, con quest’ultimo che però rischia di vedersi soffiare il posto dal nuovo arrivato Kluivert.
ROMA (4-3-3): Olsen; Fazio, Kolarov, Manolas, Florenzi; De Rossi, Pastore, Strootman; El Shaarawy, Dzeko, Under.
QUOTAZIONI
Il sito https://www.bet365.it/#/HO/ quota la vittoria del Torino 3.80, quella esterna della Roma 1.95 e il pareggio 3.50.
JUVE E NAPOLI OK, E’ IL TURNO DI ROMA E INTER…SU COSA PUNTARE?
Serie A di nuovo in campo…Roma a Torino, segno X possibile?
19 Agosto 2018, ci siamo!
Dopo un estate passata a “vedere” i Mondiali eccoci di nuovo protagonisti in campo con la nostra amata Serie A.
Certo il calcio d’inizio ufficiale della Serie A c’è stato ieri con Chievo v Juventus e successivamente con Lazio v Napoli, ma di certo quella che ci aspetta oggi è senza dubbio una grande domenica di calcio.
Districandoci tra i vari problemi di palinsesto che purtroppo quest’anno la fanno da padrone tra DAZN e SKY andiamo a vedere il programma delle partite per oggi e successivamente un consiglio su cosa scommette…ovviamente CON MODERAZIONE!
Torino v Roma ore 18.00 SKY
Bologna v Spal ore 20.30 SKY
Empoli v Cagliari ore 20.30 SKY
Parma v Udinese ore 20.30 DAZN
Sassuolo v Inter ore 20.30 DAZN
Atalanta v Frosinone (Lunedì 20/08/18) ore 20.30 SKY
Partiamo subito con la partita dell’Olimpico di Torino dove troviamo la squadra di Urbano Cairo che ha acquistato proprio in estremis Zaza dal Valencia e ha mantenuto il gallo Belotti dando così una squadra dall’innumerevole potenziale offensivo a mister Mazzarri. Dall’altra parte troviamo i giallorossi di Di Francesco che con Nzonzi hanno rinforzato il pacchetto arretrato e con il colpo di inizio mercato, Pastore, hanno senza dubbio acquistato qualità dalla mediana in su.
Il segno X si gioca a 3.45 ed è sicuramente una giocata da tenere d’occhio se si punta ad un sistema, così come la vittoria ospite che è quotata 2.12. La vittoria dei Granata è in leggera discesa sintomo anche dell’acquisto sopra citato quindi un ottima copertura potrebbe essere il segno Goal a 1.60 o il segno Over 2.5 quotato 1.70.
Interessante ed intrigante il derby emiliano tra Bologna e Spal con un Filippo Inzaghi scatenato, pronto a mettersi subito in mostra in una partita, che se anche la prima di un lungo cammino, potrebbe già essere uno sparti acque per entrambe le compagini.
Anche in questo caso il mio consiglio è il segno X a 3.10 per quanto riguarda un sistema. Ottima l’accoppiata X2 in netto calo 1.62. Per gli amanti delle Combo giocherei 1+&1+ all’ottima quota di 1.89.
Empoli v Cagliari è una partita abbastanza “anonima”. L’Empoli neo promossa sembra essere più concreta a dispetto dei sardi. Presto per dirlo però il segno 1 a mio avviso in questo caso potrebbe essere la scelta giusta. Alla quota di 2.25 e con il Castellani come fortino andiamo decisi e per i più “timorosi” c’è sempre l’opzione Over 2.5 a 2.05.
Parma e Udinese sarebbe stata la partita tra scapoli e ammogliati se non fosse stato per il colpo Gervinho messo a segno proprio dagli emiliani. Passata la paura per una possibile penalizzazione il Parma può pensare a questa sfida con un asso nella manica…Segno 1 a 2.55 è di gran lunga la scelta migliore. Molto probabile l’Over 2.5 giocato a 2.25 e il Goal a 1.90. Da provare la Combo Goal+Over 2.5 a 2.55.
Passati da Parma ci spostiamo sempre in Emilia Romagna e arriviamo alla volta della squadra, che dopo la Juventus, si è mossa molto sul mercato: L’Inter. La quota per la vittoria dei nerazzurri sul Sassuolo è di 1.63 ma in questi casi meglio andarci con cautela. Opterei, in un sistema, per il segno X a 3.90, quota molto strana visto l’1.63 a cui si trova l’Inter anche perchè la linea giusta sarebbe stata su 4.20/4.50. Mentre in un picchetto normale andrei su una Multigoal “tranquilla” 2-4 quotata 1.50.
Arriviamo dunque all’ultima partita della 1° giornata (Samp-Fiorentina e Milan-Genoa sono state rinviate per via della tragedia del ponte Morandi di Genova) che vede di fronte Atalanta e Frosinone. Gli orobici arrivano questa sfida dopo un bel cammino nei preliminari di Europa League e quindi con molta “forma” nella gambe. La Combo 1+Over 1.5 si gioca all’ottima quota di 1.60. Per chi vuole azzardare invece c’è sempre la Tripla Combo (Parziale/Finale + Over) 1/1+Over2.5 a quota 2.92
Spero di esservi stato di aiuto e che questa Serie A inizi nel modo migliore per tutti. Giocate sempre con moderazione e quando il “Gioco” finisce…STOP!
Grazie ad un goal di Bernardeschi a tempo quasi scaduto, la Juventus porta a casa i primi tre punti di questo campionato soffrendo più del previsto contro un Chievo attento e ordinato. Partenza sprint dei bianconeri che si ritrovano in vantaggio dopo quattro minuti con Khedira e potrebbero addirittura chiudere già i conti se non peccassero di cinismo sotto porta. Ciò consente al Chievo di restare in partita e trovare il pareggio con Stepinski, lasciato solo dalla difesa bianconera. Nella ripresa, la Juve aggredisce i gialloblu che, però, realizzano il sorpasso grazie ad un rigore di Giaccherini. Nel finale veemente reazione degli uomini di Allegri che strappano lavittoria grazie ad un’ autorete di Bani e alla zampata finale di Bernardeschi.
La partita:
Allegri scegli Szczesny in porta, in difesa Cancelo a destra con Alex Sandro a sinistra, mentre Bonucci e Chiellini sono i centrali. A centrocampo, Khedira e Pjanic con Cuadrado, Dybala e Douglas Costa a sostegno di Cristiano Ronaldo.
D’Anna schiera Sorrentino in porta. In difesa Tomovic, Rossettini ,Bani e Cacciatore. A centrocampo Radovanovic, De Paoli, Rigoni Hatemaj e Giaccherini. In avanti, unica punta Stepinski.
Alla prima occasione i bianconeri passano: punizione di Pjanic, Chiellini spizza di testa per Khedira che si gira e fulmina Sorrentino. Ancora Juve vicina al raddoppio poco dopo con Dybala sul quale è bravo Sorrentino. Si vede anche Cristiano Ronaldo che va vicino al bersaglio in almeno due occasioni ma non è fortunato. La Juve crede di avere il match in pugno ma vengono puniti al primo affondo del Chievo con Stepinski, dimenticato da Bonucci al centro dell’area. Si chiude così un primo tempo che ha visto una sola squadra in campo.
Nella ripresa ci prova subito Ronaldo ma Sorrentino respinge con il ginocchio. Sull’ altro versante incursione di Giaccherini che viene steso da Cancelo in area. Per l’arbitro è calcio di rigore che lo stesso centrocampista clivense realizza. Nel frattempo entra Mandzukic per Douglas Costa e fioccano le occasioni per i bianconeri che però non sfondano. Superata la mezz’ora Bonucci è bravo ad incunearsi in area e a battere di testa Sorrentino anche grazie ad una deviazione sfortunata di Bani. Finale convulso: gol annullato a Mandzukic per una carica di Ronaldo su Sorrentino, costretto ad uscire in barella. Dopo appena un minuto Alex Sandro va via sulla fascia e serve al centro per Bernardeschi, il cui piattone s’infila in porta per una vittoria ottenuta con il carettere.
Sarri esordisce a Stamford Bridge restando fedele all’amato 4-3-3, privo di cambiamenti rispetto alla vittoria della settimana scorsa sull’Hussersfield. Emery irrobustisce la linea mediana inserendo Iwobi al posto di Ramsey, e accentrando nuovamente Özil. Obbligata la scelta di Monreal come laterale di difesa a sinistra
A Stamford Bridge la Premier League offre un frizzante derby di Londra. I primi 20 minuti sono una vera esaltazione delle calcistiche dell’allenatore ex Napoli; i Blues sono semplicemente asfissianti, Jorginho è un direttore d’orchestra, è Sarri in campo ma con i piedi fatati, e fa sì che tutta la squadra gestisca a proprio piacere il ritmo di gioco. Malgrado due notevoli spaventi (clamorosa l’opportunità a botta sicura sciupata da Aubameyang al minuto 19) il parziale recita inappellabile 2-0 per i padroni di casa. Al 9′ minuto è infatti Pedro ad aprire le danze, sull’assist comodo di Alonso, dopo che lo spagnolo era stato liberato in maniera visionaria da una verticalizzazione di Jorginho. Il raddoppio arriva al 20′, quando l’altissima difesa dell’Arsenal è colta alle spalle da un lancio di Azpilicueta per Morata. Lo spagnolo batte in controtempo il portiere avversario dopo aver sterzato su Mustafi, affannato da un lungo recupero. Da questo momento però, gli ospiti sembrano assestarsi tatticamente, abbassando di qualche metro la linea difensiva. A ciò si aggiungono delle continue lacune difensive nella retroguardia dei padroni di casa, che faticano soprattutto a difendere le linee laterali. Uno squillo importante lo manda Mkhitaryan al 32′, ma spara clamorosamente alto da pochi metri. L’appuntamento tra l’armeno e il gol è però soltanto rimandato di cinque minuti. Al 37′ infatti l’ex Borussia Dortmund è abile a concludere seccamente sul primo palo dal limite dell’area, dopo aver sfruttato un’ottima percussione di Iwobi. Il portiere Kepa non risulta del tutto immune da responsabilità. Soltanto quattro minuti più tardi, il numero 7 dei Gunners restituisce il favore al compagno. Iwobi vede infatti premiato il suo inserimento da un’invitante palla rasoterra arretrata, dopo che la difesa dei padroni di casa si era fatta colpevolmente risucchiare sulla linea di porta. La fine della prima frazione di gara è il gong della salvezza per i padroni di casa, che, nel finale, in ben due occasioni, prima con Aubameyang, poi ancora con Iwobi, rischiano di vedere consumato il compimento della rimonta ai loro danni.
Il secondo tempo si apre con il primo cambio da parte di Emery, che richiama in panchina l’ammonito Xhaka, per dare campo a Torreira. Gli uomini di Sarri però sembrano rientrare in campo con un piglio diverso, aumentando notevolmente i giri della pressione. L’Arsenal tuttavia non è da meno, ma si scontra con una retroguardia ravveduta, che non concede più gli spazi della seconda parte del primo tempo. Il match scorre su un alto grado di fisicità, ma senza troppe occasioni, se si esclude il diagonale di Barkley al 57′, respinto in angolo da Cech. Il momento di svolta della gara arriva al 60′, in cui si segnala in primo luogo l’esordio in maglia blu dell’ex Real Madrid Kovacic, ma soprattutto l’ingresso in campo di Hazard, al posto di un pure ottimo Willian. Il Chelsea gioca offensivamente in maniera paradossalmente non eccellente, esteticamente meno appariscente dei primi 20 minuti di gara. Ma la differenza la fa proprio il neo-entrato numero 10, giocatore in grado di squarciare la quotidianità di una partita. Al minuto 81 infatti, Lacazette serve colpevolmente il belga che punta in modo rapido l’avversario e regala un cioccolatino da finalizzare ad Alonso, che non manca l’impatto col gol del vantaggio. L’Arsenal mostra chiaramente di non avere la forza fisica di reagire dopo una partita molto dispendiosa, e, anzi, rischia due volte nel finale, per mano di Giroud, di vedere incrementato il parziale della sconfitta.
Il Chelsea chiude dunque questa seconda giornata a punteggio pieno, regalando sprazzi di talento individuale e fantastiche melodie di squadra, ma Sarri ha numerosi aspetti sui quali poter mettere mano.
L’Arsenal viceversa non riesce a rispondere alla sconfitta della settimana scorsa contro il Manchester City, anche se dal punto di vista della prestazione qualche passo in avanti è stato evidente. Certamente Emery dovrà continuare a lavorare. Sarebbe però ingeneroso non sottolineare come diversi giocatori tra le file dei Gunners stiano regalando prestazioni ben al di sotto delle loro potenzialità, su tutti Özil e Aubameyang.
Prende il via il campionato di Serie A con l’anticipo Chievo Verona-Juventus in programma, quest’oggi alle ore 18.00, allo stadio “Marcantonio Bentegodi” di Verona.
Come arriva il Chievo Verona : D’Anna si conferma fedele al suo classico 4-3-3 con Birsa esterno d’attacco a destra, Giaccherini a sinistra e Stepinski punta centrale. A centrocampo, Radovanovic è il playmaker con ai lati Rigoni e Hatemaj. In difesa, davanti a Sorrentino, da destra verso sinistra Cacciatore, Tomovic, Rossettini e Jaroszynski.
Come arriva la Juventus: Allegri riparte dal 4-2-3-1 con Bernadeschi, Douglas Costa e Dybala a supporto di Ronaldo. A centrocampo, spazio a Khedira e Pjanic. In difesa, davanti a Szczesny, a destra agirà Cancelo, con Alex Sandro a sinistra e Bonucci e Chiellini al centro.
Serie b in crisi non è una novità in Europa. Il torneo italiano non è l’unico torneo di secondo livello ad avere crisi interne negli ultimi anni. Le risposte sono state di tantissimi tipi, alcune impensabili per il campionato italiano.
Formato del torneo.
Molti tornei di secondo livello hanno radicalmente cambiato il formato. Cancellati completamente i pochi tornei ancora divisi in due gironi ( Croazia, Romania, Polonia ecc) mentre sono aumentati i tornei di terzo livello con divisione a gironi ( la nostra serie c). Più che raddoppiato il numero delle squadre “b” presenti con la netta riforma in Portogallo, Olanda e Croazia.
Il Belgio ha completamente stravolto il format del torneo di “b”. Per motivi economici la categoria è stata ridotta a sole otto squadre con un controllo certosino sulle finanze reali delle squadre che tentano di salire dal terzo livello. L’Austria invece ha scelto la strada opposta allargando sia la serie a che la serie b che include alcune squadre “b”.
I tornei più stabili nel formato sono Francia, Germania, Spagna e paesi britannici.
Retrocessioni e ripescaggi.
Non c’è una regola Fifa o Uefa. Ogni federazione ha un ampio margine di manovra. Convenzionalmente (tranne nei tornei americani con la regola della media punti su più stagioni) in caso di ripescaggio la prima della lista è sempre la squadra retrocessa per ultima. Nel caso della b italiana 2018 l’Entella.
Convenzione tra l’altro rispettata più volte anche dall’Italia anche durante gli scandali del 1980 o del 2006.
Recentemente in Francia due squadre salve e poi retrocesse a tavolino sono state sostituite dalla terzultima in classifica appena retrocessa. Caso simile in Scozia dopo il crollo in quarta serie dei Rangers.
In diversi paesi tra cui Romania, Portogallo, Francia e Russia in situazioni paragonabili a Bari e Foggia, le squadre sono state declassate in fondo alla classifica prima della conclusione del torneo e retrocesse.
Applicato in Italia, Novara ed Entella salve e il Bari come minimo dovrebbe ripartire dalla D e non certo dalla serie C.
In Grecia la situazione per molti versi è simile a quella italiana con un 2018 caotico con 9 squadre di b su 20 penalizzate in classifica di cui due retrocesse dal giudice.
La A greca parte in ritardo con il calendario compilato in ritardo come in Italia mentre non è ancora noto il programma della B greca.
Serie b a 19 squadre è una novità assoluta. La categoria istituita nel 1929 insieme alla serie A in girone unico non è sempre stata cosi. I primi 4 tornei sono stati a 18 squadre, due punti per la vittoria e in caso di parità si guardava gli scontri diretti. Per due tornei si è poi giocato con due gironi con la divisione delle squadre all’incirca est-ovest. Grosso modo le squadre delle regioni tirreniche da una parte e quelle adriatiche dall’altra. Nel 1935-36 si è tornati al girone unico a 18 squadre. Formato tenuto fino al 1943.
Subito dopo la guerra la serie b è ripartita con tre gironi. Dopo due stagioni con moltissime retrocessioni per girone si è tornati al girone unico nella stagione 48-49 con 20 squadre. Dal 53 al 58 b ridotta a 18 squadre per poi tornare a 20 con tre retrocessioni. Con la riforma della serie C del 1978 (istituzione della C1 a due gironi e della C2), le retrocessioni dalla b sono passate a quattro.
Nel 1987 le promozioni in A da tre diventano 4.
Nel 1994 i punti per la vittoria dal tradizionale valore 2 passano al formato inglese di 3.
Nel 2002-2003 l’ultimo torneo di Serie b a 20 squadre. Nel 2003-2004 per riportare in A Fiorentina e Napoli Figc e lega hanno allargato il torneo a 24 squadre con lo scopo poi di allargare la serie A che da 18 passava a 20 squadre. Ironicamente il Napoli ha mancato completamente la promozione salvandosi per pochi punti.
Riforme del formato dei tornei. Nel periodo precedente al girone unico per A e B c’era una assemblea con i rappresentanti delle squadre e si votava (le liti in alcune di queste sono passate alla storia) eventuali proposte di modifica. Nel ventennio fascista, il calcio era pilotato dall’alto e le singole squadre raramente avevano voce in capitolo.
Nel dopo guerra le cose “filavano dritte” a secondo del polso e del carisma di chi era il presidente di lega e/o Figc. In b si è capito che la suddivisione a gruppi non funzionava solo dopo alcuni tentativi da parte di chi voleva la serie A a portata di mano per quante più squadre possibili.
La regola dei tre punti è stata una “necessità” per adeguarsi agli altri tornei.
La crisi sfociata nel girone a 19 squadre è nata con il torneo a 24 squadre. Un regolamento fatto palesemente su misura per Napoli e Fiorentina ha con calciopoli azzerato la credibilità di Lega e Figc.
Europa League con molti gol nel terzo turno e alcune sorprese.
In una gara che aveva poco da dire l’Atalanta vince 2-0 il ritorno contro l’Hapoel dopo aver dominato l’andata in Israele. Prossima avversaria il Copenaghen che ha vinto l’andata e il ritorno per 2-1 contro i bulgari del Cska Sofia. Danesi più esperti e con un numero maggiore di gare vere nelle gambe. Andata in Italia. Danesi particolarmente letali in trasferta con tre vittorie su tre con due gol segnati a gara.
La sorpresa del turno è stata l’incredibile rimonta dello Zenit. Dopo aver perso 4-0 a Minsk, vince con lo stesso risultato al ritorno- Ai supplementari i russi dilagano vincendo 8-1. Due rigori per i russi nei supplementari raggiunti in 10 contro 11 per un cartellino rosso a Paredes dopo 72 minuti.
Eliminate senza combattere invece Sturm Graz e Feyonord a cui serviva un miracolo per rimediare a una disastrosa gara d’andata.
Il Burnley contro i turchi del Basak segna solo ai supplementari e passa il turno.
Poco più di una formalità la gara di Siviglia, Lipsia e Bordeaux agevolmente al quarto turno.
Eliminato anche il Vitesse senza segnare nemmeno un gol al Basilea. Tre olandesi su tre eliminate così in Europa League.
Serata disastrosa anche per l’Austria con la eliminazione del Lask. Solo due club austriaci su 5 ancora in gara.
Continua (non a sorpresa) il declino dei club croati, rimane solo la Dinamo Zagabria in Champions.
Deludenti le squadre polacche. Legia eliminato da un club del Lussemburgo mentre altre 2 hanno si perso contro club superiori ma senza ottenere punti e subendo troppi gol.
Sorprende Cipro con un solo club eliminato su quattro dopo i primi tre turni. Considerando il basso livello di due delle tre avversarie al quarto turno almeno una squadra di Cipro dovrebbe arrivare alla fase a gironi.
Male anche il Portogallo con il Braga eliminato per i gol subiti in casa contro un club ucraino.
Nel complesso bene la Norvegia con tre squadre su 4 ancora in gara. La Norvegia al momento ha recuperato leggermente nel ranking Uefa .
Il prossimo decisivo turno vedrà in campo 42 squadre. Sulla carta turno agevole per Celtic, Rosenborg e Cluj tra le squadre ripescate dalla Champions.
Burnley e Lipsia partono favorite ma giocano contro club che sulla carta dovevano essere già a casa.
Il Bordeaux parte favorito contro i belgi del Gent ma bisogna vedere quanti titolari e impegno metterà in campo all’andata.
Non dovrebbe avere problemi il Siviglia contro l’Olomuc dopo le nette vittorie nei primi due turni giocati.
Forte del 4-1 ottenuto all’ andata, l’ Atalanta si sbarazza senza problemi degli israeliani dell’ Hapoel Haifa anche nel match di ritorno, ottenendo così il pass per i play-off. I nerazzurri si sono imposti per 2-0 grazie alle reti, siglate nella ripresa da Zapata e Cornelius. Prossimo avversario il Copenhagen.
La partita:
Condizionato con ogni probabilità dal risultato dell’ andata, il match inizia su ritmi molto blandi con i padroni di casa che preferiscono gestire senza affondare. Al 6′, ci prova Pasa licenza con una bella conclusione di destro. Al 17′, replica Djimsiti con un colpo di testa fuori bersaglio. Poco dopo, altra “zuccata” di Castagne parata dal portiere avversario. Al 24′, si fanno vedere anche gli israeliani con un tiro da fuori facilmente bloccato da Gollini. Al 31′, un calcio di punizione di Gomez sfiora il palo. Tre minuti dopo, Tamas non trova la porta per un soffio. Nel finale di tempo, Gollini blocca una pericolosa incursione degli ospiti.
Nella ripresa Sektus vola a deviare un colpo di testa ravvicinato di Djimsiti. Al 18′, conclusione dalla distanza di Freuler che si perde sulla traversa. Al 25′, però, Zapata trova l’angolo giusto con un preciso colpo di testa su cross di Castagne. Al 31′, Gomez fallisce il raddoppio calciando sul fondo dopo aver superato Sektus. Il 2-0 arriva comunque a tempo scaduto grazie a Cornelius che sfrutta un assist di Pasalic depositando in rete di sinistro.
Liga spagnola, mercato estivo e presentazione 2018-2019
Liga sempre nel segno del duello Real – Barca non solo in senso calcistico. L’Atletico Madrid a fare da possibile (anche se improbabile) terzo incomodo.
Formato della Liga ormai collaudato con 20 squadre. Tre retrocessioni dirette e quattro direttamente ai gironi di Champions. Due direttamente in Europa League e una ai preliminari (come Germania, Italia e Inghilterra).
Novità della stagione il fatto che come in altri tornei ( Olanda e Francia ad esempio) il calendario del girone di ritorno è diverso da quello dell’andata.
Quasi 1,5 miliardi mossi dal calcio mercato spagnolo tra entrate ed uscite con bilancio complessivo in rosso del 10%.
Tutte hanno speso anche se le matricole Huesca e Valladoid molto poco.
Il Barcellona ha rivoluzionato il centrocampo con un laterale e due cnetrali. Malcom e Arthur di 21 anni e l’esperto Vidal dal Bayer.
In uscita due giocatori finiti all’Everton e Deulefu riscattto dal Watford che lo aveva in prestito. Saldo in rosso di 50M E Vidal a parte centrocampo ringiovanito. (forse troppo in una volta sola).
La cessione di Ronaldo ha reso positivo il bilancio mercato del Real ma meno di 10M.
In entrata Junior del Flamengo e Courtois del Chelsea per 80M complessivi. Altri 40M spesi per due mediani e il difensore Odriazzola dal Societad.
In uscita i due mediani appena comprati e girati a club tedeschi.
L’Atletico Madrid ha speso circa come il Real ma con la differenza di avere un saldo mercato in rosso di quasi 80M. Investiti 70M per Lemar dal Monaco, 18 in difesa e 25 per l’attacco.
Gelson svincolatosi dallo Sporting Lisbona è un affare. In uscita Gameiro e Jota i maggiori incassi. Inoltre Vrsaliko in prestito oneroso all’Inter.
Il Valencia ai gironi di Champions con il bilancio in rosso di 20M ha investito nell’interista Kondogbia, Gameiro e Diakaby del Lione.
Cancelo alla Jventus ha fatto recuperare oltre metà della spesa.
Spesa simile ma con molto meno incasso per il Villareal. Oltre 50M per tre nuovi attaccanti e 20 per tre difensori. In uscita poco meno di 30M per Rodri all’At Madrid e un colombiano finito in Messico.
Il Bilbao ha fatto cassa vendendo il portiere al Chelsea per 80M. Rifatta la difesa con tre nuovi terzini e un portiere di ritorno dal prestito nella b spagnola.
L’Alaves è l’unica a non aver incassato durante il mercato sfoltendo la rosa solo con prestiti. In entrata 7M spesi per centrocampo e attacco.
Le matricole si sono mosse poco. (tranne prestiti).
L’Huesca ha speso tre milioni per due giocatori senza incassare nulla.
Il Rayo ha speso ma anche incassato di più. In entrata ha riportato in Spagna Kakuta finito in Cina.
Difesa rinforzata con due sudamericani e un giocatore dello Swansea.
Valladoid ha fatto una lunga serie di prestiti in entrata e uscita. Unica spesa per un centrale del Girona.