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Il Milan sbanca Udine in “zona” Romagnoli: 0-1 alla Dacia Arena

Come è strano il calcio. E quanto per questo è meravigliosamente affascinante. Dieci giorni fa Gattuso e i suoi uomini si leccavano le ferite per la sconfitta col Betis in Europa League al termine di una prestazione orrenda e Leonardo e Maldini scrutavano pensierosi l’ultimo bullone che sorreggeva la traballante panchina del tecnico calabrese. Stasera, 10 giorni e 9 punti dopo, ci si chiede dove possa arrivare questo Milan, lanciatissimo nella rincorsa ad Inter e Napoli e saldamente quarto a braccetto con la Lazio di Inzaghi. Eppure la partita non si presentava alla vigilia come una classica passeggiata di salute, vuoi per un campo, quello di Udine, storicamente e tradizionalmente ostico per i rossoneri, vuoi soprattutto per la miriade di assenze che avevano falcidiato la rosa di Gattuso nell’ultima settimana.

Proprio per questo, il Milan si presenta al fischio d’inizio dell’arbitro Di Bello con un abbottonato 4-4-2, dove in difesa Zapata rileva Musacchio e Abate sostituisce l’infortunato Calabria, mentre a centrocampo la coppia Kessiè-Bakayoko ha il duplice compito di schermare la fisicità del centrocampo friuliano (Fofana il migliore dei suoi) ed innescare, con l’assistenza dei due esterni Suso e Laxalt, il tandem Higuain-Cutrone, per la terza volta consecutiva titolari dall’inizio. La prima mezz’ora è di marca Udinese, fatta eccezione per un’incursione di Suso il cui tiro a giro finisce fuori di un soffio. Il 3-4-1-2 disegnato dallo spagnolo Velazquez da fastidio alle due linee da 4 milaniste, con De Paul che galleggia alle spalle del centrocampo rossonero cercando di innescare Pussetto e Lasagna. È proprio di quest’ultimo la migliore occasione del primo tempo, con una girata di sinistro da dentro l’area di rigore che lambisce il palo alla sinistra di Donnarumma. Il Milan, che intanto alla mezz’ora ha perso Higuain (ginocchiata alla schiena di Mandragora) sostituendolo con Castillejo, fatica a rifornire l’attacco, ed è solo su una palla recuperata a centrocampo da Laxalt e servita in profondità a Cutrone che si rende pericoloso: il sinistro in corsa dell’italiano però viene disinnescato agilmente da Musso.

Si va quindi al riposo sullo 0-0, la ripresa è invece un monologo degli uomini di Gattuso che si piantano stabilmente nella metà campo avversaria alla ricerca del goal del vantaggio. Prima Castillejo, tiro dal limite parato con miracolo da Musso, e poi Suso, rigore in movimento calciato alle stelle dopo ottima incursione dell’ex Villareal, però non riescono a concretizzare l’enorme mole di gioco di Kessiè e compagni. Quando poi il fortino eretto dal tecnico spagnolo sembra reggere fino alla fine, nei minuti di recupero cambia completamente il copione della partita: al 95’ arriva l’espulsione di Nuytinck per uno sgambetto su Castillejo e poi 2 minuti più tardi, al tramonto della partita, arriva l’episodio che decide il match: grande palla recuperata da Romagnoli a centrocampo su Opoku, passaggio in profondità per Cutrone che dopo aver difeso palla la mette in mezzo per Suso; doppio scambio tra lo spagnolo e il capitano rossonero che infine dopo aver controllato scarica un terrificante sinistro alle spalle del numero 1 friuliano. Gioia e tripudio. Rabbia e frustrazione. E “zona” Romagnoli. Per un Milan sempre più in alto verso il sogno Champions.

TABELLINO

UDINESE – MILAN 0-1

MILAN (4-4-2): Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessié, Bakayoko, Laxalt (73′ Borini); Cutrone, Higuain (35′ Castillejo)

Allenatore: Gattuso

UDINESE (3-5-2): Musso; Opoku, Ekong, Samir; Avest (84′ Nuytinck), Pussetto (84′ Balic), Mandragora, Fofana, Larsen; Lasagna, De Paul (90′ D’Alessandro)

Allenatore: Velásquez

Marcatori: 97′ Romagnoli

Arbitro: Di Bello

Ammoniti: Samir, Kessié, Ekong, Zapata, Pussetto, Romagnoli

Espulsi: Nuytinck



Serie A, Bologna-Atalanta 1-2 al 90esimo.

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Mancini dopo aver segnato il gol del pareggio. 

Il campionato di Serie A in questa undicesima giornata, ha visto il Bologna sfidare in casa l’Atalanta e perdere per 1-2 contro i bergamaschi di Gasperini. La squadra emiliana resta così a quota 9, mentre l’Atalanta grazie a questa vittoria arriva a 15 e si piazza al decimo posto a pari punti con la Sampdoria. 

 Nonostante il gol del vantaggio, dopo tre minuti dal fischio d’inizio, il Bologna non riesce a sbloccare la partita. Si ferma quindi appena sopra la zona retrocessione. La squadra di Inzaghi, reduce da una sconfitta e due pareggi consecutivi dovrà cercare di vincere la prossima sfida contro il Chievo. L’Atalanta invece, arriva da due vittorie di seguito che sommate a quella di questa giornata hanno confermato la “pericolosità” di questa squadra. 

LE SQUADRE:

BOLOGNA (3-1-4-2):  Il modulo scelto da Inzaghi è il 3-1-4-2, dove tra i pali Skorupski, in difesa Calabresi, Gonzalez, Helander, a centrocampo Pulgar, Mbaye, Krejci, Dzemaili, Svanberg. Palacio e Santander in attacco. 

ATALANTA (3-4-2-1): Mister Gasperini schiera i suoi con un 3-4-2-1. Berisha in porta, Mancini, Palomino, Toloi in difesa. Gosens, Freuler, De Roon e Hateboer a centrocampo, Gomez, Ilicic e Barrow in attacco. 

PRIMO TEMPO:

In questo inizio di match, l’Atalanta si dimostra subito aggressiva, ma dopo soli 3′ il Bologna passa in vantaggio. Krejci infatti, piazza in area una palla interessante per Santander che trovata la giusta posizione la passa a Mbaye che tira in porta e segna. Secondo gol consecutivo per l’attaccante rossoblu. All’11esimo minuto Ilicic cerca la porta del Bologna, ma non trova la conclusione, la stessa occasione di tiro gli si presenta al minuto successivo. Al 19esimo Mbaye crossa una palla all’interno dell’area, Santander la colpisce di testa, ma Berisha non si fa trovare impreparato. Nonostante il vantaggio, l’Atalanta è più offensiva del Bologna. Minuto 26, Hateboer tira di potenza con il destro, nessun problema per Skorupski. Il minuto successivo il centrocampista Dzemaili crossa un pallone in area, viene  intercettato da Palacio che colpisce di testa ma palla fuori. Bologna vicino al raddoppio. 

Al 29esimo ci riprova ancora la squadra di casa con Pulgar, che dopo un assist di Mbaye cerca la conclusione da fuori area, niente di fatto. 43esimo, questa volta è Ilicic che cerca il pareggio con un tiro che però viene ribattuto senza troppi problemi. Il minuto successivo è il compagno Palomino che tira dalla distanza, ma non crea problemi a Skorupski. Questo primo tempo si chiude con il vantaggio del Bologna dopo un minuto di recupero. 

Filippo Inzaghi, allenatore del Bologna.

SECONDO TEMPO: 

Dopo nemmeno un minuto dall’inizio del secondo tempo, primo cambio per l’Atalanta, esce Barrow ed entra Zapata. Il Bologna mostra di essere più offensivo rispetto al primo tempo. Al 50esimo Mancini prova la conclusione da fuori area, ma il tiro arriva debole sul fondo. Tre minuti più tardi Zapata tira da fuori area ma non conclude niente perché palla troppo alta. Al 56esimo Krejci del Bologna crossa nel mezzo ma Dzemaili non riesce ad intercettare il pallone. Subito dopo, serie di passaggi all’interno dell’area del Bologna, Mancini chiude l’azione tirando di sinistro e segnando il gol del pareggio. Bologna 1, Atalanta 1 al 57esimo. Seconda rete consecutiva in campionato per il difensore.

Minuto 63, Hateboer con un cross per poco non sorprende Skorupski che però riesce a bloccare la palla. 64esimo, cambio per il Bologna, esce Dzemaili entra Poli. Due minuti più tardi Gomez non riesce ad agganciare un passaggio di Ilicic che sarebbe potuto essere pericoloso per i rossoblu. L’Atalanta vuole vincere e lo dimostra aumentando il ritmo, infatti al 71esimo arriva il gol del vantaggio griffato Zapata. Su cross di De Roon la palla viene intercettata male da Mbaye che la mette in mezzo per Zapata che questa volta batte Skorupski.

Al 73esimo, secondo cambio per il Bologna, Krejci viene sostituito da Orsolini. Al 74esimo Santander cerca il gol del pareggio con un colpo di testa, ma tiro debole che non crea problemi a Berisha. Minuto 81, Berisha contrasta con i pugni un tiro di Palacio. Altro cambio per l’Atalanta con Pasalic che entra al posto di Ilicic, sempre nello stesso minuto il Bologna sostituisce Svanberg con Destro. Il match si chiude con la vittoria dell’Atalanta per 1-2 sul Bologna.

IL TABELLINO:

BOLOGNA (3-1-4-2): Skorupski 7; Calabresi 6.5, Gonzalez 6.5, Helander 6; Mbaye 7, Dzemaili 6.5(19’st Poli), Pulgar 6.5, Svanberg 6.5 (37’st Destro), Krejci 6.5 (28’st Orsolini); Palacio, Santander. A disp.: da Costa, De Maio, Dijks, Falcinelli, Danilo, Nagi, Okwonkwo, Paz, Santurro. All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha 7; Toloi 6.5, Palomino 6.5, Mancini 7; Hateboer 6.5, De Roon 6, Freuler 6, Gosens 6; Gomez 6(43’st Rigoni); Ilicic 6.5(37’st Pasalic), Barrow 6(1’st Zapata). A disp.: Bettella, Castagne, Djimsiti, Gollini, Peli, Pessina, Rossa, Valzania. All.: Gasperini

MARCATORI: Mbaye (3′), Mancini (12′), Zapata (71′)

AMMONITI: Helander, Gomez, Ilicic

ARBITRO: Federico La Penna (Roma)

Livorno-Perugia: quarantotto anni dopo i Biancorossi tornano ad espugnare l’Armando Picchi.

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Partita pazza quella andata in scena a Livorno. Gli ospiti trovano il gol del vantaggio con Melchiorri, ma vengono prima raggiunti e poi superati grazie alla doppietta di Diamanti. Nel secondo tempo il Perugia trova il pareggio con Verre e poi il gol vittoria su rigore grazie a Vido. Grifoni che tornano a vincere a Livorno dopo quarantotto anni e che si allontanano dalla zona calda della classifica. Si tratta del primo successo esterno per la truppa di Nesta. Toscani sempre ultimi con cinque punti. 

Il tabellino

Livorno (3-5-1-1): Mazzoni; Di Gennaro, Dainelli (77′ Zima), Gasbarro; Pedrelli, Valiani, Bruno, Agazzi, Porcino (24′ Fazzi); Diamanti; Raicevic (70′ Murilo). All. Lucarelli

Perugia (4-3-1-2): Gabriel; Mazzocchi, Gyomber, Cremonesi, Falasco; Kingsley (87′ Mustacchio), Bianco (70′ Moscati), Dragomir; Verre; Vido, Melchiorri. All. Nesta

Ammoniti: Raicevic (L), Valiani (L), Vido P), Gasbarro (L), Verre (P), Falasco (P)

Espulso: Mazzoni (L)

La partita

Primo tempo: i padroni di casa sembrano partire con il piglio giusto e al 12’ vanno vicini al gol del vantaggio su calcio di punizione battuto da Diamanti, il pallone sorvola di poco il sette della porta avversaria; tuttavia è il Perugia a trovare la rete del dell’ 1-0 grazie ad un bel lavoro di Vido che serve un pallone preciso per Melchiorri. Destro violento del numero 11 ospite e palla in buca. Il Livorno non ci sta e al 14’ va vicinissimo al gol del pareggio con Diamanti. Il velenoso sinistro di controbalzo del numero 23 degli amaranto viene neutralizzato da un miracoloso intervento del portiere Gabriel. Due minuti dopo l’attaccante di casa Raicevic è il primo giocatore della partita a finire sul taccuino dei cattivi, fatto che si ripete al 19’, ma con protagonista il centrocampista toscano Valiani.
Al 24’ Cristiano Lucarelli è costretto alla prima sostituzione a causa dell’infortunio dell’esterno destro amaranto Porcino, al suo posto entra il classe 95 Nicolò Fazzi. Al 29’ scaramuccia tra il numero dieci degli ospiti Vido e il portiere di casa Mazzoni ed entrambi ricevono il cartellino giallo. Un minuto dopo è lo stesso Vido ad andare vicino al gol dello 0-2. L’attaccante arriva in area piccola dopo un bel lavoro del centrocampista Michael, ma spedisce clamorosamente a lato con il piatto destro.
Gol sbagliato, gol subito, anche questa volta si conferma la regola e il Livorno trova il gol del pareggio con Diamanti due minuti dopo. Pedrelli recupera un pallone vagante sulla trequarti ospite, serve Agazzi, che entra furiosamente in area e serve un cioccolatino per Diamanti, che deve solo spingere dentro. Gli amaranto si svegliano e cominciano a produrre il massimo sforzo offensivo per trovare la rete del sorpasso. Al 39’ contatto in area del Perugia tra l’estremo difensore Gabriel e Agazzi, l’arbitro Eugenio Abbattista di Molfetta concede il penalty per il Livorno. Dal dischetto Diamanti non sbaglia e sigla il gol del sorpasso oltre che della sua personale doppietta. Dopo due minuti di recupero si conclude un primo tempo vivace e divertente.

Secondo tempo: la partita riprende senza cambi in entrambe le squadre. Al 53’ il Perugia trova il gol del pareggio con un colpo di testa di Verre, servito ottimamente da Melchiorri. Poco dopo anche Gasbarro finisce sul taccuino dei cattivi per un tackle falloso ai danni di Vido nei pressi dell’area di rigore amaranto. Al 60’ l’autore del pareggio degli ospiti, Verre, viene ammonito per proteste troppo veementi nei confronti dell’arbitro. Diamanti al 62’ si mette in proprio e prova ad impensierire il Perugia con un tiro telefonato che termina abbondantemente a lato. Un minuto dopo Vido prova la conclusione, ma il tiro è centrale e comoda preda di Mazzoni. Al 68’ bell’azione del Livorno, pallone che arriva a Diamanti, sinistro a giro e pronta risposta del portiere biancorosso Gabriel. Al 70’ entrambe le squadre optano per un cambio a testa: nei padroni di casa esce Raicevic per Murillo, negli ospiti Moscati prende il posto di Bianco. Poco dopo il solito Vido si accentra, tiro violento e ottima risposta del portiere Mazzoni.
Al 74’ arriva la svolta della partita. Dainelli intercetta un cross proveniente dalla fascia destra con il braccio sinistro. L’arbitro, il Sig. Eugenio Abbattista di Molfetta, non ha dubbi e decreta il calcio di rigore per gli ospiti. Dal dischetto di presenta Vido che sigla il gol del sorpasso definitivo. Mazzoni, non contento della decisione, rivolge qualche parola di troppo al direttore di gara che non ci pensa due volte ad espellere l’estremo difensore amaranto. Lucarelli è costretto ad usare la terza e ultima sostituzione: fuori il difensore centrale Dainelli, autore del fallo che ha determinato il rigore e il conseguente vantaggio degli ospiti, per fare spazio all’estremo difensore Zima. Negli ultimi dieci minuti di gara saltano completamente gli schemi. All’85’ Fazzi colpisce di testa, dopo un bel suggerimento di Diamanti, non centrando però lo specchio della porta. All’87’ Michael accusa problemi fisici ed è costretto a lasciare il campo. Nesta inserisce Mustacchio al suo posto. Subito dopo Falasco viene ammonito per una vistosa trattenuta ai danni di Diamanti. Sul conseguente calcio di punizione Diamanti va direttamente in porta, Gabriel respinge con i pugni. Dopo cinque minuti di recupero termina la sfida tra Livorno e Perugia, una partita divertente e con continui capovolgimenti di fronte. Con questa vittoria il Perugia si allontana dalla zona rossa della classifica, amaranto invece sempre ultimi in classifica. Da segnalare i fischi dei supporter del Livorno nei confronti della propria squadra.


Serie B, Venezia-Salernitana 1-0: i granata affondano in laguna

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Tonfo inaspettato della Salernitana che dopo sei risultati utili consecutivi cade di misura a Venezia e fallisce cosi l’ aggancio al secondo posto in classifica. Nonostante i pochi tiri in porta nel primo tempo, partono meglio i granata che sfiorano il vantaggio con Bocalon e la traversa di Di Gennaro. Ma il gol di Domizzi, complice un errore di Micai, cambia l’inerzia del match con i granata che spariscono dal campo. Anche nella ripresa gli uomini di Colantuono si rivelano evanascenti senza mai rendersi pericolosi. Il Venezia controlla senza affanni e conquist una vittoria che li allontana dai bassifondi della classifica.

La partita:

Nel 3-5-2 di Colantuono si rivede Schiavi al centr della difesa con Mantovani a destra e Casasola a sinistra. A centrocampo, Di Tacchio e’assistito da Di Gennaro e Palumbo con Vitale ed Anderson sulle fasce. In attacco.e’ Djuric ad affiancare Bocalon.

4-2-3-1 per il Vemezia di Zenga: Vacario in porta, Bruscagin, Modolo, Domizzi e Zampano in difesa. A centrocampo Suciu e Bentivoglio. In attacco, Falzerano, Citro e Di Mariano a sostegno di Litteri.

Primo tempo:

I granata prendono subito in mano il pallino del gioco. Al 10′, Bocalon, nello stretto, scaglia un gran tiro che Vacario respinge. Un minuto dopo, conclusione a campanile di Di Gennaro che coglie la traversa. Risponde il Venezia con Suciu, ma calcia alle stelle. Al 29′, ammonizione per Mantovani che strattona Di Mariano. Dal conseguente calcio di punizione se ne incarica lo stesso attacante veneziano la cui conclusione viene respinta da Micai sui piedi di Domizzi che non puo’ sbagliare. La Salernitana subisce il colpo e fatica ad organizzarsi. Al 39′, destro angolato di Falzerano di poco a lato. Dopo un minuto di recupero si chiude il primo tempo.

Secondo tempo:

Nella ripresa la Salernitana opera un cambio: fuori Di Gennaro, dentro Odjer. Al 57′, una punizione di Bentivoglio viene bloccato in uscita da Micai. Al 58′, anche ol Venezia effettua un cambio: dentro Vrioni, fuori Litteri. Al 60′, si vede la Salernitana con un colpo di testa di Djuric, facile preda di Vicario. Al 68′, entra A. Anderson nella Salernitana al posto di Palumbo. Il neo entrato si fa subito vedere con bel tiro che costringe il portiere avversario alla deviazione in tuffo. Al 63′, ammonito Domizzi per proteste. Al 66′, Djuric vince di fisico un contrasto e prova a crossare, ma Vicario smanaccia. Al 72′, nel Venezia esce Citro ed entra Segre, mentre Colantuono si gioca la carta Jallow per D. Anderson. Al 79′, cartellino giallo per Bocalon, reo di una gomitata. All’ 81′, stessa sorte per Casasola. All’ 85′, il Venezia fallisce il raddoppio con Segre, che manda alto da pochi passi. All’ 89′, Zenga effettua l’ ultima sostituzione inserendo St Clair al posto di Di Mariano. La partita, pero’, non ha piu nulla da dire. Fanno festa i padroni di casa che ottengono il quarto risultato utile consecutivo sotto la gestione Zenga.

Il Tabellino:

VENEZIA (4-2-3-1): Vicario, Bruscagin, Modolo, Domizzi, Zampano, Citro(72′ st Segre), Bentivoglio, Suciu,.Falzerano, Litteri (68′ st Vrioni) , Di Mariano (89′ st St Clair). A disp: Lezzerini, Andelkovic, Coppolaro, St Clair, Zennaro, Marsura, Schiavone, Migliore, Vrioni, Segre. All. Walter Zeng

SALERNITANA (3-5-2): Micai, Mantovani,.Schiavi, Casasola, Anderson( 74′ st Jallow), Di Gennaro (46’st Odjer) , Di Tacchio, Palumbo ( 60′ st Anderson), Vitale, Bocalon, Djuric. A disp: Vannicchi, Lazzari, Odjer, Vuletich, Gigliotti, Bellomo, Castiglia, Orlando, A.Anderson,.Mazzarani, Jallow. All. Stefano Colantuono

Marcatore: 30′ pt, Domizzi (V)

Arbitro: Minelli Daniele ( Varese) , A/A: Scatraglia/ Affatato

Angoli: 5-2

Recuperi: 1′ pt, 5′ st

Ammoniti: Mantovani(S), Casasola (S), Bocalon ( S) , Domizzi (V)

Il Gallo Belotti torna a colpire!

Il centravanti granata ritrova la via del goal dopo 5 partite senza segnare e realizza una doppietta nell’ 1-4 del Torino contro la Sampdoria. La vittoria consente ai granata di portarsi al 7′ posto, a -1 dalla zona Europa occupata momentaneamente da Sassuolo e Milan, entrambe a 18 punti, con il Milan che però deve ancora scendere in campo. La Sampdoria, dopo la sconfitta per 3-2 subita, nel turno infrasettimanale, contro i rossoneri, oggi scende in campo con poca convinzione e grinta; un atteggiamento che non da segni positivi per la trasferta a Roma prevista per la prossima giornata di campionato.

FORMAZIONI.

SAMPDORIA: 4-3-1-2

Audero

Murru, Andersen, Tonelli,Bereszynski

Praet, Ekdal, Barreto

Saponara

Quagliarella, Caprari

All. Giampaolo

A DISPOSIZIONE: Kownacki, Linetty, Ramirez, Vieira, Tavares, Sala, Jankto, Ferrari, Belec, Cabral, Defrel, Colley

TORINO: 3-5-2

Sirigu

Djidji, Nkoulou, Izzo

Ola Aina, Baselli, Rincon, Meité, De Silvestri

Belotti, Iago Falque

All. Mazzarri

A DISPOSIZIONE: Moretti, Zaza, Ansaldi, Bremer, Berenguer, Soriano, Edera, Parigini, Lyanco, Ichazo, Lukic, Rosati

Primo tempo. La partita si sblocca al 12′ grazie alla rete di Belotti. Il numero 9 granata viene trovato in area dal cross di De Silvestri e, di testa, insacca alle spalle di Audero. Al 22′ ci prova Caprari con un destro a giro che finisce di poco a lato. La Sampdoria attacca, ma la difesa dell’undici di Mazzarri è ordinata e non concede spazi. Al 43′ arriva il raddoppio degli ospiti. Audero stende Belotti in area, l’arbitro fischia il calcio di rigore, che viene poi trasformato dal centravanti del Torino. Sul finire del primo tempo ci prova anche Iago Falque, ma la sua conclusione finisce fuori. La prima metà di gara si chiude sullo 0-2.

Secondo tempo. Dopo un avvio senza grandi occasioni arriva, al 56′, il tris granata. Altro cross di De Silvestri, questa volta verso Ola Aina che fa da sponda per Falque. Lo spagnolo batte Audero con un tiro di sinistro. Al 63′ viene concesso un rigore ai blucerchiati per la spinta di Baselli su Praet. Dagli undici metri si presenta Quagliarella, che sbaglia il rigore, parato da Sirigu, ma spinge in rete sulla ribattuta dell’estremo difensore ospite.

Nonostante il goal, la Sampdoria continua a subire gli attacchi del Torino e, al 78′, subisce la quarta rete. Il corner di Berenguer viene toccato da Belotti verso Izzo, che spinge la palla in rete per il definitivo 1-4. 

GOAL: 12′ e 43′ Belotti, 56′ Falque, 65′ Quagliarella, 78′ Izzo

SOSTITUZIONI.

SAMPDORIA: 14′ Linetty per Barreto, 53′ Defrel per Saponara, 79′ Kownacki per Caprari

TORINO: 69′ Berenguer per Falque, 83′ Zaza per Belotti, 84′ Soriano per Rincon

AMMONITI.

SAMPDORIA: Praet, Ekdal

TORINO: Rincon, Meité

Serie B: vince fuori casa l’Ascoli, pari a Foggia e Crotone!

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Dopo aver battuto, nel turno infrasettimanale, l’ Hellas Verona, l’ Ascoli ottiene un altro scalpo importante battendo per 1-2 il Benevento e si porta al nono posto, a +2 dallo Spezia, che però ha una partita da recuperare. Partono fortissimo i padroni di casa, già in goal al 2′ minuto grazie a Coda, bravo ad avventarsi sulla respinta corta di Perucchini e a mettere il pallone in rete. Al 19′ si fa vedere in avanti l’Ascoli e trova il goal del pareggio, con l’autogoal di Volta che devia, nella propria porta, il cross di Laverone. Ad inizio ripresa, gli ospiti trovano subito il goal del vantaggio con Ninkovic, che, al 47′, fa partire un destro secco che si insacca alle spalle di Puggioni. Il Benevento attacca, ma la retroguardia ospite chiude bene, come anche l’estremo difensore Perucchini, bravo in varie occasioni. I padroni di casa non riescono a pareggiare e il match finisce 1-2.

Nell’altra partita del sabato il terzultimo Foggia, miglior attacco della divisione con 19 reti, ma troppi goal al passivo, pareggia 2-2 con il Brescia. Padroni di casa avanti, al 6′, con Mazzeo che batte Andrenacci con un colpo di testa. Risponde al 14′ Torregrossa, messo a tu per tu contro Bizzarri dalla verticalizzazione di Ndoj. Al 52′, Gerbo riporta in vantaggio il Foggia, che resta in 10 uomini, al 61′, per l’espulsione di Camporese, e il Brescia ritrova il pari con la rete del neo entrato Tremolada.  

Pareggiano anche Crotone e Carpi. I padroni di casa vanno in vantaggio, al 22′, con Molina, che batte Colombi con un colpo di testa. Il Carpi trova il pareggio al 73′ con il tiro di Concas. Sul finale di partita, si accende un battibecco tra le due squadre e l’arbitro espelle Cordaz (CRO) e Tembe (CAR).

Foto Francesco Mazzitello/LaPresse04Novembre 2018 Crotone (kr) Italiasport calcioCrotone vs Carpi – Campionato di calcio Serie BKT 2018/2019 – stadio Scida kr.Nella foto: FirenzePhoto Francesco Mazzitello/LaPresseNovembre 04, 2018 Crotone (kr) Italysport soccerCrotone vs Carpi – Italian Football Championship League BKT 2018/2019 – Scida stadium.krIn the pic: Firenze

Palermo in vetta, Padova solo 3 punti nelle ultime sette partite

Vola in vetta alla classifica della serie B il Palermo con la vittoria ottenuta contro il Cosenza. Il Padova non vince dalla seconda giornata.

Palermo-Cosenza 2-1

Si concretizza il sogno del Palermo di arrivare alla vetta della classifica. Al Barbera i siciliani scendono in campo  per confermare la buona prestazione dello scorso turno in casa del Carpi. Spreca tanto il Palermo che avrebbe potuto chiudere più volte la partita con una serie di ghiotte occasioni. Primo tempo dimesso con le due squadre a controllare un gioco non particolarmente veloce. Si anima invece nel secondo tempo il match che vede alzare i ritmi. Ma bisogna aspettare fino al 77′ per vedere il primo gol. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Salvi, lasciato solo in area colpisce di testa e spedisce la sfera alle spalle del portiere Saracco. Si riversa in avanti il Cosenza alla ricerca del pareggio, che trova subito dopo sempre su colpo di testa. E’ Baclet a insaccare un traversone che arriva in area dalla destra, anche lui sfuggito alla difesa rosanero. In attesa della partita del Pescara, i padroni di casa non possono perdere terreno in classifica e cercano il gol della vittoria fino all’ultimo. Gol che arriva proprio al 90′. Nestorovski entra in area dalla sinistra e pennella un pallonetto che prima di entrare in rete viene colpito da Puscas che ci mette, quindi,  la firma. Ultima annotazione, un brutto quanto inutile fallo al 6′ di recupero spedisce negli spogliatoi Idda un minuto prima della fine della partita. Palermo in vetta, e Cosenza che rimanda l’appuntamento con la vittoria a sabato prossimo in casa contro il Lecce.

Padova-Cittadella 0-0

Finisce a reti inviolate il derby tra le due squadre venete. Il Padova non esce da un ruolino di 5 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime otto partite. L’unica vittoria risale al 1 settembre, seconda giornata di campionato nell’altro derby veneto contro il Venezia. Il Cittadella arriva da un non brillante pareggio a Foggia ma in una posizione di classifica molto più tranquilla. Partita che fa registrare occasioni da gol da entrambe le parti con i portieri che riescono a proteggere la porta senza troppe difficoltà. Cosenza un po’ più falloso, rimedia ben 6 gialli nei 90 minuti, ma conduce la partita lasciando al Padova qualche occasione in più nel finale di partita. Risultato che avrebbe potuto regalare qualche emozione ai tifosi sugli spalti da una parte e dall’altra. Da segnalare una punizione di Benedetti neutralizzata da una parata plastica di Perisan per il Cittadella  e un tocco ravvicinato di Capello intercettato con i piedi da Paleari per il Padova che porta a casa un punto e salva temporaneamente la panchina del suo allenatore Bisoli.

Serie A, Juventus-Cagliari 3-1: ennesimo trionfo dei bianconeri

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Nell’anticipo dell’undicesima giornata di Serie A, la Juventus supera allo Stadium il Cagliari per 3-1 e si riporta a +6 su Inter e Napoli. Bianconeri a mille nei primi dieci minuti. Dopo appena 44″, Dybala sblocca il risultato con una bella azione personale. I sardi, però, crescono e dopo aver sfiorato il pareggio con Pavoletti, lo ottengono grazie a Joao Pedro, poco dopo la mezz’ora. Una sfortunata autorete di Bradaric li riporta  però nuovamente sotto. Nella ripresa il match si scalda solo nel finale, quando Benatia salva su Pavoletti e Cuadrado, servito da Ronaldo, chiude i giochi.

La partita:

Fuori Mandzukic per un problema alla caviglia, Allegri ripropone Douglas Costa dal primo minuto al fianco di Ronaldo e Dybala nel tridente d’attacco. A centrocampo, confermati Pjanic, Matuidi e Bentancur. In difesa, davanti a Szczesny, i centrali sono Benatia e Bonucci, con Cancelo a sinistra e De Sciglio a destra.

4-3-2-1 per il Cagliari di Maran: Cragno in porta, Srna, Pisacane, Ceppitelli e Padoin in difesa. A centrocampo, Ionita, Bradaric e Barella. In avanti, Castro e Joao Pedro sostegno Pavoletti

Primo tempo:

Passano 44″ e Dybala sblocca subito il risultato: Cancelo intercetta palla e innesca Bentancur che appoggia sul numero 10 bianconero, abile a dribblare due avversari e a calciare in scivolata beffando Cragno. Al 5′, Pjanic serve Bentancur, cross perfetto ancora per Dybala che questa volta non ci arriva. Al 7′, Matuidi, di testa, sfiora il palo. Al 10′, destro a giro di Douglas Costa che Cragno respinge con i pugni. Al 12′, Ronaldo non arriva per un soffio dalle retrovie. La Juve ha in pugno l’avversario, ma si rivela troppo sicura di sé iniziando a calare la tensione. Il Cagliari pian piano cresce e sfiora il pari al 18′ con Pavoletti, sul quale Szczesny è miracoloso. Al 31′, ammonizione per Bradaric che strattona Bentancur. Al 36′, Joao Pedro riceve palla in area e con una bella girata fa secco Szczesny. Dura due minuti la gioia dei sardi, perché Bradaric scaraventa nella propria porta un innocuo cross di Matuidi. Sospiro di sollievo per gli uomini di Allegri che, in pieno recupero, centrano un palo con Ronaldo. Si chiude così un primo tempo molto tirato.

Secondo tempo:

La ripresa si apre con un cambio  ambio nella Juve : fuori Douglas Costa, dentro Cuadrado. Al 48′, ammonito Pavoletti per una dura entrata su Ronaldo. Al 52′, cross di Cuadrado e colpo di testa di Matuidi, di poco a lato. Al 53′, cambio anche nel Cagliari: entra Cigarini, esce Bradaric. Al 63′, ammonizione per Pisacane. Al 67′, entra Farago’ tra i sardi al posto di Ionita. Al 70′, Allegri toglie Pjanic ed inserisce Alex Sandro. Il match ha perso d’intensità con la Juve che preferisce gestire e il Cagliari che spera in qualche errore della difesa bianconera. All’80’, entra Barzagli per Matuidi. All’84’, Pisacane salva su Ronaldo, mentre, poco dopo, Bentancur da due passi spara alto. Nel finale , le ultime due emozioni: Benatia salva su Pavoletti, Cuadrado chiude i conti su assist di Ronaldo.

Il Tabellino:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny, De Sciglio, Bonucci, Benatia, Cancelo, Bentancur, Pjanic ( 70’st Alex Sandro), Matuidi  (83’st Barzagli), Dybala, Ronaldo, Douglas Costa ( 46’st Barzagli). A disp: Perin, Alex Sandro, Barzagli, Chiellini, Cuadrado, Keane,  Khedira, Pinsoglio, Rugani, Spinazzola. All. Massimiliano Allegri 

CAGLIARI ( 4-3-2-1): Cragno,  Srna, Pisacane, Ceppitelli, Padoin ( 80’st Sau), Ionita ( 67’st Farago’), Bradaric  ( 56’st Cigarini), Barella,  Castro, Pedro, Pavoletti. A disp: Andreolli, Aresti, Cerri, Cigarini, Dessena, Farago’, Pajac , Rafael, Sau. All. Rolando Maran 

Marcatori: 44″ pt, Dybala ( J), 36′ pt, Joao Pedro  (C), 39′ pt,  aut. Bradaric( C), 88’st,  Cuadrado (J)

Arbitro: Mariani Maurizio ( Roma)

Angoli: 4-3

Recuperi: 4’pt,  5’st 

Ammoniti: Bradaric  ( C), Pisacane ( C), Pavoletti ( C)

L’Angolo del Betting-Domenica Anonima

Dopo un Sabato ricco di partite interessanti arriviamo a questa Domenica senza match di “cartello” ma con buone possibilità di profitto.

Domenica ricca di partite interessanti ma scarsa di big match da seguire in modo approfondito. Ieri siamo andati alla grande e lo dimostrano i risultati maturati soprattutto nelle partite di cartello (https://sport.periodicodaily.com/langolo-del-betting-super-concentrato/). Oggi l’obiettivo è quello di migliorare i risultati ottenuti ieri portandovi a massimizzare i profitti in vista di una settimana intensa tra Champions e Europa League.

GUIDA TV SERIE A

ore 12.30 Lazio v Spal DAZN
ore 15.00 Chievo v Sassuolo DAZN  
ore 15.00 Sampdoria v TorinoSky 252
ore 15.00 Parma v FrosinoneSky 253
ore 18.00 Bologna v AtalantaSky 251
ore 20.30 Udinese v MilanSky 251

Serie A

In questa prima Domenica di Novembre la partita che apre le danze è quella che mette di fronte Lazio e Spal. Inzaghi dovrà fare i conti con le assenze di Leiva e Durmisi, entrambi out per infortunio, e rischia seriamente di dover rinunciare anche a Badelj. Kurtic out, Schiattarella squalificato e Djourou in dubbio invece tra le file dei ferraresi.  Lazio che dovrebbe avere il dominio del campo anche senza l’assenza di Leiva. Troppo il divario tecnico tra le due compagini per pronosticare un esito diverso. 

Domenica
Probabili Formazioni: Lazio v Spal

PRONOSTICO: 1+OVER2.5 A 1.91

Chievo obbligato a vincere in casa contro il Sassuolo. Clivensi in grave crisi e con il -1 in classifica rischiano seriamente di essere i primi a retrocedere in Serie cadetta se Ventura non riesce a ri dare mordente ad un gruppo che sembra ormai rassegnata. Dall’altra parte invece troviamo una bella realtà come Sassuolo. La formazione di De Zerbi dovrebbe tenere il campo bene lasciando poca iniziativa ai padroni di casa. L’assenza probabile di Duncan non dovrebbe stravolgere le idee tattiche del mister che sta svolgendo davvero un bel lavoro portando gli emiliani al 9 posto in classifica.

Domenica
Probabili Formazioni: Chievo v Sassuolo

PRONOSTICO: 2 A 2.07 o GOAL A 1.79

Nonostante il Frosinone arrivi a questo match dopo aver vinto per ben 3a0 in casa della Spal, la partita contro il Parma di quest’oggi non è scontata ne da una parte ne dall’altra. Emiliani che da metà campo in su, qualitativamente, sono migliori. Frosinone che però nel pacchetto arretrato ha uomini di valore e con il trio Ariaudo-Goldaniga-Capuano potrebbe arginare le offensive parmensi.

Domenica
Probabili Formazioni: Parma v Frosinone

PRONOSTICO: 1 A 1.95 o OVER 2.5 A 1.92

Molto interessante sarà la sfida tra la Sampdoria di Giampaolo e il Torino di Mazzarri. Squadre che a livello di 11 si assomigliano e potrebbero annullarsi a vicenda, basti pensare che il lato destro della difesa della Sampdoria è forte quanto il lato sinistro dell’attacco del toro il che vuol dire che, statisticamente, dovrebbero cassare portando gli attacchi ad un nulla di fatto. Questo potrebbe far pensare ad un segno X nell’aria che infatti non è del tutto da escludere, ma occhio perchè la Samp nelle ultime 5 al Marassi ne ha persa solo 1 (0-1 contro l’Inter).

Domenica
Probabili Formazioni: Sampdoria v Torino

PRONOSTICO: 1 A 2.75 o 1X+OVER1.5 A 1.98

Alle 18.00 va  in scena Bologna v Atalanta con gli orobici che negli ultimi 3 anni hanno ottenuto ben 15 punti contro i rossoblu. Nei recenti 6 Bologna v Atalanta invece 3 vittorie per parte. Nota curiosa sono le vittorie del Bologna ottenute tutte per over 2.5 (3-1/2-1/3-0), mente quelle dell’Atalanta tutte per under 2.5 (0-2/0-2/0-1). La squadra di Gasperini è sicuramente la favorita e dovrebbe gestire senza problemi il campo nonostante il Bologna venga da 3 risultati utili tra le mura del Dall’Ara.

Domenica
Probabili Formazioni: Bologna v Atalanta

PRONOSTICO: 2 A 1.73 o MULTIGOL OSPITE 1-2 A 1.61

Chiude il programma di Serie A il posticipo serale della Dacia Arena tra Udinese e Milan. La squadra di Gattuso arriva a Udine dopo aver agguantato 3 punti mercoledì solo nei minuti di recupero. Purtroppo nel comparto difensivo c’è molto da rivedere e gli errori vengono troppo spesso a galla. L’Udinese che non vince da 5 gare, ben 4 tra le mura amiche (ultima vittoria casalinga datata 26 agosto 1-0 contro la Sampdoria), potrebbe essere un ottimo banco di prova per il Milan in quanto una vittoria sicuramente rafforzerebbe l’autostima di tutto lo spogliatoio. 

Domenica
Probabili Formazioni: Udinese v Milan

PRONOSTICO: 2 A 1.90 o GOAL A 1.83

Serie B

Crotone v Carpi

PROBABILI FORMAZIONI

Probabile formazione Crotone (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Sampirisi, Vaisanen, Martella; Rohden, Barberis, Molina; Firenze, Budimir, Stoian.
Probabile formazione Carpi (4-4-2): Colombi; Pachonik, Suagher, Poli, Wilmots; Jelenic, Sabbione, Di Noia, Pasciuti; Arrighini, Mokulu.

Crotone con una marcia in più, non dovrebbe avere problemi a far suoi i 3 punti.

PRONOSTICO: 1 A 1.59

Venezia  v Salernitana

PROBABILI FORMAZIONI

Probabile formazione Venezia (4-3-3): Vicario; Zampano, Modolo, Domizzi, Garofalo; Suciu, Bentivoglio, Segre; Falzerano, Litteri, Di Mariano.
Probabile formazione Salernitana (3-5-2)
: Micai; Mantovani, Migliorini, Gigliotti; Casasola, Odjer, Di Tacchio, Vitale, Mazzarani; Bocalon, Jallow.

Ospiti più forti anche se i padroni di casa potrebbero essere favoriti dal fattore campo.

PRONOSTICO: X2 A 1.62

Livorno v Perugia

PROBABILI FORMAZIONI

Probabile formazione Livorno (3-5-2): Mazzoni; Gonnelli, Dainelli, Gasbarro; Maicon, Valiani, Bruno, Rocca, Fazzi; Diamanti, Raicevic.Probabile formazione Perugia (4-3-1-2): Gabriel; Ngawa, Cremonesi, El Yamiq, Felicioli; Kingsley, Bianco, Verre; Dragomir; Vido, Melchiorri.

Segno 2 molto probabile…attenzione però anche al fattore campo.

PRONOSTICO: X2 A 1.43

La Liga

In Spagna troviamo partite molto interessanti fatta eccezione per quella delle 12.00 che scarto a priori. Il Getafe  che sta passando un buon periodo e quest’oggi con l’Huesca potrebe portare a 5 le trasferte senza sconfitte, il Levante che vuole fare il corsaro in casa del sottomarino giallo e le due di Siviglia pronte a prendere i due bottini.

Huesca v Getafe Pronostico: 2 a 2.23
Villareal v LevantePronostico: X a 4.24 o Goal a 1.67
Real Sociedad v Siviglia Pronostico: Goal a 1.57
Betis v Celta Vigo Pronostico: 1 a 1.82

Premier League

Due partite…due  gare a senso unico. La prima mette di fronte il City al Southmapton che non vince da 6 gare. L’altra il Chelsea che ospita il Crystal Palce nel derby di Londra. 13 patite per Sarri senza sconfitta a fronte delle 5 senza vittoria del Southampton. 

Manchester City v SouthmaptonPronostico: Over 2.5 a 1.30
Chelsea v Crystal Palace Pronostico: 1+No goal a 2.24

Bundesliga

Chiudo il mio spazio con due partite di Bundes, la prima sembra essere indecifrabile in un “derby” che potrebbe avere mille volti, la seconda invece potrebbe regalarci qualche gradita sorpresa.

M’Gladbach v DusseldorfPronostico: 1+Over 2.5 a 1.77
Mainz v Werder BremaPronostico: 2 a 2.46

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Domenica

Napoli-Empoli 5-1. Mertens inarrestabile, ma occhio alla strigliata di Ancelotti

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Panchina per Milik con Mertens e Insigne davanti. Occasione dal primo minuto anche per Rog e Diawara. Per l’Empoli non ce la fa dal primo minuto Zajc, spazio a Ucan.

Partita enigmatica quella che va in scena nell’anticipo del Venerdì al San Paolo di Napoli. I padroni di casa ne escono con tre punti roboanti, ma sotto l’aspetto della prestazione, per ammissione dello stesso Ancelotti, l’Empoli non è apparso in nessun momento inferiore ai partenopei.

Il match parte a ritmi infernali, e lo sblocca il solito Insigne,al nono minuto, dopo un’esaltante cavalcata di Koulibaly, senza dubbio tra i migliori in campo.

La reazione dell’Empoli c’è, in carne ed ossa, e non sono pochi i pericoli avanzati dai Toscani, in particolar modo da un ispirato Antonelli. Tuttavia al 38′, Mertens inaugura il suo show personale: il primo gol del belga si materializza con una beffarda conclusione da fuori, sulla quale non si fa trovare particolarmente pronto Provedel.

La ripresa segue il copione del primo tempo: il Napoli si rivela particolarmente impreciso, soprattutto nella zona mediana del campo. Questa volta tuttavia l’Empoli concretizza al massimo i suoi sforzi, con il solito Caputo, che al 58′ scappa sulla linea del fuorigioco e insacca un incolpevole Karnezis.

A questo punto Ancelotti ricorre all’artiglieria pesante; Allan e Callejon rilevano dal campo Fabian Ruiz e Rog. La scossa effettivamente avviene: lo spagnolo è decisivo, al 64′, quando appoggia un pallone che Mertens pennella sul palo lontano, per la splendida doppietta personale.

L’Empoli, in linea con le idee del suo allenatore Andreozzoli, non esce mai mentalmente dalla partita. Fino però al 90′, quando, in contropiede, ancora Mertens imbecca il neo-entrato Milik. Sinistro in rete, e quarto gol in campionato per il polacco.

Potrebbe essere la parola fine, ma Mertens è desideroso di portarsi a casa il pallone, e al 93′ dribbla l’uscita alta di Provedel su un ottimo assist di Insigne. 5-1 finale, col belga assoluto MVP della serata.

L’Empoli, andando oltre il mero tabellino, deve saper trarre dal match tutti quegli aspetti che innegabilmente vi sono stati. Il Napoli, ad ogni modo si inietta una buona dosa di fiducia, in vista dell’importantissima notte europea che lo vedrà contrapposto al PSG.

Tabellino

NAPOLI (4-4-2): Karnezis, Malcui, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj, Fabian Ruiz (Callejon), Rog (63′, Allan), Diawara, Zielinski (83′, Milik), Mertens, Insigne. Allenatore: Ancelotti.

EMPOLI (4-3-2-1): Provedel, Di Lorenzo, Maietta, Silvestre, Antonelli, Traorè, Bennacer, Acquah (67′, Zajc), Krunic (68′, Pasqual), Ucan (79′, La Gumina), Caputo. Allenatore: Andreazzoli.

Ammonizioni: Di Lorenzo (Empoli), Bennacer (Empoli).

Marcatori: Insigne (Napoli, 9′), Mertens (Napoli, 38′, 64′, 93′), Caputo (Empoli, 58′), Milik (Napoli, 90′)