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Udinese Inter 1-2: Perisic e Lautaro tengono in corsa i nerazzurri

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Perisic e Lautaro tengono in corsa l’Inter, ora a -2 dai cugini del Milan vittoriosi contro la Fiorentina. Alla dacia Arena Inzaghi è riuscito a trovare la chiave di volta dopo dodici minuti: Perisic di testa ha concretizzato un cross di Dimarco. Al 39′ Lautaro trasforma un rigore procurato da Dzeko. Per i bianconeri rete di Pussetto che però non cambia l’inerzia della gara.

La partita

L’Inter parte bene e dopo una serie di incrusioni con gli esterni riesce a superare la difesa di Silvestri: cross di Dimarco e stacco di Perisic. Wallacd risponde subito ma Handanovic intercetta il suio tiro. Al 17′ l’Inter è ancora pericolosa con Dimarcomentre dieci minuti dopo il’Udinese è costretta a cambire Success, al sup posto entra Pussetto. L’Inter nel finale di primo tempo domina in lungo e in largo, con Lautaro protagonista a segno su un rigore procurato da Dzeko.

Nel secondo tempo i nerazzurri tornano subito all’attacco: Dzeko sbaglia clamorosamente di sinistro davanti a Silvestri. Al 59′ Perisic salta Molina e spaventa la difesa bianconera, senza però concretizzare l’occasione. Gli ospiti riescono a trovare una quadratura solo al 72′ con Pussetto servito da Udogie sugli sviluppi di una punizione di Deulofleu.

Tabellino Udinese Inter

Udinese (3-5-2): Silvestri; Becao, Pablo Marí, Perez; Molina (Soppy, 73′), Arslan (Samardzic, 46’n st), Walace, Pereyra (Jajalo, 80′), Udogie;Success (Pussetto, 27′), Deulofeu. All. Cioffi

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco D’Ambrosio, 79′); Darmian, Barella, Brozovic, Gagliardini (Vidal, 79′), Perisic; Dzeko (Correa, 74′), Lautaro (Sanchez, 74′). All: Inzaghi

Reti: Perisic (12′), Lautaro 39′), Pussetto (72′)


Udinese Inter: probabili formazioni e dove vederla

Napoli-Sassuolo- 6-1: vittoria tennistica dei Partenopei

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Ieri 30 Aprile 2022 nello Stadio Diego Armando Maradona alle ore 15:00 si è disputata la gara Napoli-Sassuolo valido per la 35 giornata di Serie A. Koulibaly di testa sblocca il risultato dopo sette minuti, il raddoppio invece è firmato da Osimhen sempre di testa da corner. Ma non è finita qui perchè gli azzurri calano il tris con Lozano su assist di Osimhen, e dopo due minuti arriva prontamente il poker di Mertens. Nel secondo tempo i partenopei allargano la vittoria schiacciante con la rete di Mertens e Rrahmani. L’unico gol del Sassuolo arriva agli sgoccioli con Lopez, ma si tratta di una rete ininfluente.


Napoli-Sassuolo: formazioni e dove vederla


Napoli-Sassuolo-: probabili formazioni

Napoli (4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Ruiz, Anguissa, Lozano, Mertens, Insigne, Osimhen. Allenatore: Spalletti.

Sassuolo (4-2-3-1): Consigli, Muldur, Chiriches, Ferrari, Rogerio, Frattesi, Lopez, Berardi, Raspadori, Djuricic, Scamacca. Allenatore: Dionisi.

Che cosa è successo nella gara?

Al 2 minuto arriva il palo del Napoli a cominciare da un passaggio all’indietro sanguinoso di Chiriches che Osimhen intercetta, supera Consigli ma a porta vuota clamorosamente colpisce il palo. Gli azzurri poi iniziano a collezionare la loro roboante vittoria, infatti nel 7 minuto arriva il primo gol del Napoli grazie ad uno stacco imperioso di Koulibaly da calcio d’angolo che impatta di testa e batte Consigli. Al 15 minuto il Napoli raddoppia ancora da calcio d’angolo con Osimhen che di testa anticipa tutti e insacca alle spalle di Consigli dopo aver accarezzato la traversa. Nel 19 minuto Mertens ruba palla a centrocampo e serve in profondità Osimhen che vede Lozano liberissimo al centro dell’area e lo serve, e il tris è servito. Il Poker si concretizza al 20 minuto grazie a Mertens che riceve palla sulla sinistra, entra in area e si accentra calciando col destro sul primo palo trovando la rete. Nel 29 minuto Scamacca calcia di prima ma il tiro è deviato in angolo. Al 54 minuto arriva il quinto gol degli azzurri con una combinazione tra Mertens e Fabian Ruiz, dove il Belga in area supera Consigli. Infine all’ottantesimo minuto si colleziona il sesto e ultimo gol del Napoli a partire dal cross di Politano, poi tocca Di Lorenzo e Rrahmani imbuca in porta. Il gol della bandiera del Sassuolo arriva al 87 minuto grazie a Maxime Lopez che da centro area mette il pallone alle spalle di Ospina.

Tabellino

Marcatori: 7′ Koulibaly (N), 15′ Osimhen (N), 19′ Lozano (N), 20′, 54′ Mertens (N), 80′ Rrahmani, 86′ Maxime Lopez

Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo (81′ Zanoli), Koulibaly, Rrahmani, Mario Rui (81′ Ghoulam); Anguissa, Fabian (76′ Demme); Lozano (76′ Politano), Mertens, Insigne; Osimhen (76′ Elmas). All.: Spalletti. A disp.: Meret, Marfella, Malcuit, Tuanzebe, Juan Jesus, Zanoli, Demme, Elmas, Politano, Zielinski, Petagna.

Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches (46′ Ayhan), Ferrari, Rogerio; Frattesi (71′ Magnanelli), Lopez; Berardi, Raspadori, Djuricic (25′ Henrique); Scamacca (46′ Defrel). All.: Dionisi. A disp.: Satalino, Pegolo, Peluso, Ceide, Ayhan, Tressoldi, Magnanelli, Oddei, Mathias Henrique, Ciervo, Samele, Defrel.

Ammoniti: Lopez, Frattesi, Berardi.

Arbitro: Antonio Rapuano.

Pagina Twitter Serie A: https://twitter.com/SerieA?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Eauthor

MotoGp Spagna, Bagnaia trionfa a Jerez! Prima vittoria del 2022, ma Quartararo è ancora leader della classifica

Pecco Bagnaia trionfa nel Gran Premio di Jerez, in Spagna. E’ la prima vittoria stagionale per il pilota torinese, alfiere del team Ducati Lenovo. Secondo Fabio Quartararo che resta alla guida della classifica mondiale. Terza l’Aprilia di Aleix Espargaro. Bene Bezzecchi, in top 10 alla spalle di Bastianini.

Bagnaia trionfa a Jerez: prima vittoria stagionale dell’alfiere Ducati

Dominio assoluto di Francesco Bagnaia a Jerez de la Frontera, sesta tappa del Motomondiale 2022. Si tratta della prima vittoria in questa stagione per il pilota ufficiale Ducati, che dopo le difficoltà riscontrate nelle prime gare della stagione ritrova il sorriso in sella alla GP22. Ha vinto conducendo in testa tutti e 25 i giri in programma per questo Gran Premio. Alle sue spalle, il Campione del Mondo 2021 e leader della classifica iridata, Fabio Quartararo ha chiuso in seconda posizione separato dalla ‘Nuvola Rossa’ di Borgo Panigale di soli +0.285 millesimi. Una gara perfetta quella portata a termine da Bagnaia, con il francese della Yamaha sempre vicino, ma mai abbastanza per sferrare un vero attacco.

Queste le parole del Diablo ai microfoni di Sky Sport:

“Corsa davvero difficile, Pecco è stato più veloce di noi però. Serviva superarlo nei primi giri della corsa, ma non ne sono stato in grado. Abbiamo tenuto un ritmo infernale, la gomma davanti era caldissima, sembrava chewingum  e non vi era margine. Complimenti a lui, è stato un Gran Premio intenso e penso proprio che gli altri dietro di noi non avessero il nostro ritmo”.

Fabio Quartararo
https://francescomarcucciph.carrd.co/Ph: Francesco Marcucci (IG: @_merk46_)

Chiude il podio l’Aprilia di Espargaro, la vera rivelazione della stagione, che dopo aver trascorso i tre quarti della gara alle spalle di Marc Marquez (4°) e Jack Miller (5°), è riuscito a superare entrambe le moto dei rivali con un sorpasso capolavoro, riuscendo così ad aggiudicarsi il terzo gradino del podio.


Qualifiche Gp Spagna: straordinaria pole di Bagnaia a Jerez, 2° Quartararo


Settimo e ottavo posto rispettivamente per Joan Mir e Takaaki Nakagami, che precedono il centauro riminese Enea Bastianini. Già autore di ben due vittorie in questa stagione, ‘il Bestia’ di Rimini è partito undicesimo e ha tagliato il traguardo in ottava posizione, portando a termine un weekend molto complicato che, tuttavia, gli consente di incamerare punti importantissimi in ottica mondiale. Alle sue spalle, il connazionale Marco Bezzecchi del team VR46 Mooney ha tagliato il traguardo in nona posizione, concludendo la sua miglior gara nella top class al suo primo anno da rookie in questa categoria.

Chiude la top 10 la KTM di Brad Binder, a quasi 20 secondi dalla Ducati di Bagnaia.

La classifica finale del Gp di Spagna

La Juventus si avvicina alla Champions: col Venezia è 2-1

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Con fatica e soffrendo tanto, ma alla fine Madama si assicura i tre punti. La Juventus si avvicina sempre di più alla Champions 22/23 e lo fa battendo un ottimo Venezia. Manca solo la matematica per la certezza, ma il primo obbiettivo stagionale è ormai stato raggiunto. I lagunari perdono ancora e restano ancora ultimi in classifica.

Quali sono state le scelte dei tecnici?

Allegri sceglie il 4-4-2 per i bianconeri. Gioca Szczesny tra i pali. Danilo stringe i denti e si accomoda sulla destra. In mezzo ci sono Bonucci e De Lig. Completa il reparto Pellegrini. Esordio dal primo minuto per Miretti, al suo fianco c’è Zakaria. Sulle corsie esterne Rabiot e Bernardeschi. In avanti spazio a Morata e Vlahovic.
Cambia il tecnico, ma non il modulo. Anche per Soncin, alla prima in Serie A, c’è il 4-3-3. In porta gioca Maenpaa. la linea difensiva è formata da Mateju, Caldara, Ceccaroni e Haps. Crnigoj con Vacca e Ampadu in mezzo al campo. Infine il tridente d’attacco dei lagunari: Aramu, Cuisance ed Henry.
Arbitra il direttore di gara Alessandro Prontera, si gioca all’Allianz Stadium di Torino.

Doppio Bonucci, la Juventus si avvicina alla qualificazione in Champions

Partenza ottima dei bianconeri, subito aggressivi in mezzo al campo. Pellegrini coglie una traversa clamorosa in avvio, ma il gol è solo rimandato. Miretti batte ottimamente un calcio di punizione, De Ligt sponda e Bonucci incorna per il gol bianconero. Sembrava l’inizio di una partita tranquilla, invece il Venezia si ricompone e alla lunga esce fuori. L’occasione più nitida è con Herny, che gira a lato di testa di pochissimo un ottimo cross di Mateju.
Nella ripresa sale in cattedra Aramu. La Juventus abbassa il baricentro e i lagunari ringraziano. Il fantasista ospite impegna Szczesny con una punizione al limite, poi sugli sviluppi di corner spreca una ghiotta chance. Alla fine però il gol arriva e porta la firma di Aramu con un bel sinistro da fuori area al 71′. La Juventus si risveglia dal suo torpore e si riporta in vantaggio al 76′ sempre con Bonucci sugli sviluppi di corner. Vince la Juventus con la giusta sofferenza, la Champions è più vicina. Venezia sempre più ultimo.

Commenti sulla gara

La Juventus parte bene, gioca bene, segna e poi? Come spesso successo in questa stagione i bianconeri abbassano il baricentro concedendosi alla folate avversarie e rischiando anche grosso. Dove non funziona l’attacco arriva la difesa. Bonucci festeggia nel migliore dei modi il suo trentacinquesimo compleanno. Bene anche l’esordiente Miretti, sempre a testa alta e preciso nei passaggi. Ottima la reazione dopo il gol di Aramu, ma la sensazione è che a questa squadra manchi un po’ di testa nella gestione.
Buona prestazione da parte del Venezia. Lagunari tutt’altro che arrendevoli di fronte alla Juventus. I tre punti però non sono arrivati e la situazione del Venezia resta davvero troppo complicata. Bene la difesa, soprattutto Ampadu. Il centrocampo fatica un po’ ad ingranare, ad esaltarsi però è Crnigoj. Nel settore offensivo il migliore è senza dubbio Aramu, sempre frizzante e pronto alla giocata.

Real Madrid campione di Spagna per la trentacinquesima volta!

Moto2, Ogura vince il Gp di Spagna a Jerez davanti Canet e Arbolino

Ai Ogura domina a Jerez e vince il Gp di Spagna davanti ad Aron Canet e Tony Arbolino. Sesta posizione per Celestino Vietti che resta in testa al mondiale.

Dopo la pole anche la gara: Ai Ogura vince il Gp di Spagna

Prima vittoria per Ai Ogura nella classe Moto2. Il giovane giapponese, autore del primo tempo nelle qualifiche, ha dominato sul circuito di Jerez de la Frontera, consegnando al Team Asia la seconda vittoria stagionale. Prossimo ad un possibile contratto in MotoGp con il team LCR Honda per il 2023, Ogura ha portato a termine una gara di dominio assoluto sugli avversari, conducendo i 23 giri previsti sempre in testa.

Alle sue spalle, ha chiuso in seconda posizione uno straordinario Aron Canet, reduce da un intervento chirurgico avvenuto all’inizio di questa settimana, dopo la frattura al braccio rimediata nel caos della pioggia di domenica scorsa, mentre era in testa a Portimao. Il francese ha coraggiosamente mantenuto il contatto con Ogura fino alla fine della corsa, quando, a pochi giri dal termine, il giapponese ha aumentato il ritmo nelle fasi finali della gara.


Qualifiche Moto2 Jerez: Ogura firma la pole position. 2° Arbolino inseguito da Lowes


3° Tony Arbolino, ed è nuovamente podio!

Tra gli inseguitori di Ogura c’è anche l’italiano Tony Arbolino. Il pilota del team Marc VDS ha chiuso la gara in terza posizione, alle spalle dell’infortunato Canet, conquistando il secondo podio stagionale dopo la vittoria di Austin. Un podio importante che permette all’italiano di accorciare le distanze nella classifica generale sul leader della classifica, Celestino Vietti, arrivato oggi sesto in una gara condotta in difesa. Ai piedi del podio invece troviamo Augusto Fernandez, in quarta posizione, che precede Marcel Schrotter (5°).

Settima posizione per il pilota del team SAG Racing Bo Bendsneyder che termina davanti al vincitore della gara di Portimao Joe Roberts (Italtrans Racing), Albert Arenas del team Aspar e alla Kalex del team Pons di Jorge Navarro.

Le cadute

Gara disastrosa per i piloti britannici Sam Lowes e Jake Dixon, che sono entrambi caduti. Nella caduta Dixon ha anche coinvolto Fermin Aldeguer. L’incidente è stato messo sotto inchiesta, ma non sono state prese ulteriori misure. Termina la gara in terra anche Somkiat Chantra, compagno di squadra del vincitore del Gran Premio di Spagna.

Al termine della corsa Vietti continua a guidare il campionato, ma il suo vantaggio è stato ridotto da 34 a 19 davanti a Ogura.

La classifica al termine della gara

Ogura vince il Gp di Spagna

Gp Spagna Moto3: Guevara vince a Jerez davanti Garcia ed è doppietta Aspar! Gara da dimenticare per Foggia

Dopo la Pole Position, Izan Guevara vince il Gran Premio di Spagna a Jerez con un sorpasso clamoroso su Öncü e Garcia all’ultima curva.

Izan Guevara vince a Jerez con un sorpasso straordinario all’ultima curva

Straordinaria vittoria di Izan Guevara a Jerez, la seconda nella classe iridata, conquistata con un sorpasso magistrale all’ultima curva. Il 17-enne del team Aspar ha saputo gestire le ultime fasi di gara da vero fuoriclasse: quarto a poche curve dal termine, ha superato dapprima la KTM di Jaume Masia, per poi attaccare dall’esterno il leader della corsa Deniz Öncü e il compagno di squadra Sergio Garcia. Una manovra da vero veterano che consegna al campioncino del team Aspar la prima vittoria stagionale (la seconda nella classe Moto3).


Doppietta Aspar: Pole di Guevara a Jerez e Garcia chiude 2°. Foggia apre la seconda fila


Ed doppietta anche in gara per le GasGas, con Sergio Garcia che chiude la gara in seconda posizione, in scia al compagno di squadra vincitore del Gran Premio, staccato di soli 61 millesimi. Terza Posizione per Jaume Masia, che si piazza terzo alle spalle delle due GasGas, replicando il podio delle qualifiche. Chiude in quarta posizione Öncü, beffato clamorosamente all’ultima curva quando si trovava in prima posizione.

Quinta piazza per Xavi Artigas davanti inseguito da uno straordinario Ayumu Sasaki, partito 26esimo e colpito da un long lap penalty. Entranto in top-10 anche Toba, Yamanaka, Holgado e Moreira.

Weekend da dimenticare per Foggia: da 4° a 18°

Ottima la gara di Matteo Bertelle, che si classifica come migliore degli italiani in pista. In grandissima difficoltà a livello di passo Dennis Foggia: dopo l’ottima qualifica del sabato, il romano del team Leopard Racing ha terminato la gara in diciottesima posizione, dopo aver riscontrato molti problemi in frenata durante la gara.

Caduto Riccardo Rossi 8 giri dal traguardo, mentre stava conducendo un’ottima gara.

La classifica finale

classifica moto 3 jerez
https://www.motogp.com/en/gp-results/2022/SPA/Moto3/RAC/Classification

Luca Marini a Jerez è ancora in alto mare

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A Jerez la Ducati GP22 mostra segnali di forma, ma non quella di Luca Marini. Il rider della VR46 è in grande difficoltà anche in Spagna, come testimonia il suo 19esimo tempo in qualifica. Il fratello di Valentino Rossi appare smarrito, e le prospettive per la gara di oggi non sembrano buone. Alle 14 avrà le opportunità di raccogliere un risultato migliore di quanto fatto finora. L’undicesima posizione dell’Argentina rimane il suo top score, in mezzo un sacco di occasioni mancate ed una top ten lontana quanto un miraggio.

Luca Marini: cosa non va a Jerez?

La sensazione è che nemmeno lui sappia esattamente cosa non vada. Parlando a vari organi di stampa, il “Maro” racconta di sentire che sta guidando bene, ma i tempi sul giro non vengono fuori. Ogni tanto fa qualche guizzo in qualifica, dimostrando una specie di talento naturale sul giro secco. Ma quando si tratta di mettere insieme più giri veloci, sorpassare o difendersi, Marini si scioglie come neve al sole. In Argentina è passato dalla prima fila all’undicesima piazza: imbarazzante. A Jerez il problema specifico sembra essere l’accelerazione: il pilota non riesce ad uscire forte dalle curve. Anche la velocità di punta è un problema, il che è strano visto che guida una Ducati. Il team manager Alessio Salucci, interpellato da Sky, ha provato a dare una spiegazione. Secondo “Uccio”, il problema potrebbe essere la carena, troppo piccola e poco aerodinamica per lo “spilungone” Marini. Quella stessa carena che è stata elogiata dal poleman Pecco Bagnaia, in quanto gli consente di “chiudere” le curve. Insomma, la coperta è sempre troppo corta. Ma quella della carena è solo un’ipotesi. La verità è che, dalle parole di Luca, non emerge chiaramente quale sia il problema. Se senti di guidare bene ma i tempi non scendono, vuol dire solo una cosa: non hai idea di cosa non stia funzionando!


Qualifiche Gp Spagna: straordinaria pole di Bagnaia a Jerez, 2° Quartararo


Un mercato che non aspetta

La domenica della gara è l’occasione per il “Maro” d’invertire la tendenza. Per lui è anche questione di tenere il posto in MotoGP, che potrebbe essere messo in discussione. Per quanto la VR46 sia una famiglia e tratti i piloti come figli, la verità è che i posti al sole sono limitati, e bisognerà fare scelte anche dolorose. Dando per scontato che Marco Bezzecchi resta dov’è, e con un Celestino Vietti che sembra pronto a trionfare in Moto2, cosa fare con il piemontese? Promuoverlo o non promuoverlo? E chi sacrificare tra i due titolari? ne riparleremo tra qualche mese, quando il mercato piloti entrerà nel vivo. Ma fossi in Luca non dormirei sonni tranquilli…

E-prix Monaco 2022: Mercedes sbanca Montecarlo

Il giro pista del pre-gara, con i commenti via radio per spiegare a tutti come si corre a Montecarlo, lo percorre Vicky Piria. Indossa il casco e si cimenta nel circuito più bello e spettacolare del Mondiale di Formula E. Ci si perde nella bellezza dei luoghi, attratti da tutto quello che il Principato di Monaco ha da offrire. Poi, però, concentrazione al massimo e pronti, si parte. Le parole di Vicky ci accompagnano lungo il percorso: “Se c’è qualcosa che qualsiasi pilota sogna è girare qui a Montecarlo! Io in passato l’ho già fatto ma adesso il momento di correre in pista con la Formula E, è veramente emozionante. Ci vediamo su al Casinò!”.  Attualmente la bella pilota e influencer amatissima sui social gareggia nel campionato di Serie W. Il suo mondo, racconta, è fatto di passione per le macchine, da quando aveva 8 anni. “La tecnologia che sta cambiando il panorama elettrico con una guida autonoma, è il futuro” commenta Vicky. Trema quando scende dalla sua vettura, una safety car preparata per lei, per un giro nel pieno centro di Montecarlo. E’ davvero il top per tutti i suoi fan!

Stoffel Vandoorne nel 6 round vince l’E-Prix di Monaco

Sesto round del Mondiale 2022. Il belga della Mercedes oggi non ha avuto rivali, distruggendo la concorrenza per velocità, strategia e gestione dell’energia. Un lavoro spettacolare nel complesso, non è semplice governare l’elettrico, in particolare su un circuito breve come questo, con diverse difficoltà e continui sali-scendi. Seconda posizione per Mitch Evans. E’ lui il poleman di Monte Carlo, ma è stato un po’ sfortunato, con la safety car uscita proprio nel momento in cui il pilota della Jaguar aveva attivato l’Attack Mode. Davvero non ci voleva. Terzo Jean-Eric Vergne, con la DS Techeetah: un’ottima prestazione su un circuito insidioso come questo, dove il pilota non ha avuto ripensamenti nelle curve cieche e nel passaggio del Tabaccaio è stato molto attento e ponderato.

In nostro uomo

Una gara in crescendo, con una strategia differente dai suoi avversari.  La prima vittoria stagionale ci voleva. “Oggi volavo, voglio ringraziare la squadra che mi ha messo a disposizione una macchina perfetta”, ha detto Vandoorne sul gradino più alto del podio. “Avrei voluto anche la pole, ma direi che alla fine va bene anche così”. La pole non è arrivata, ma grazie alla sua abilità nel gestire il motore elettrico, oggi è stato perfetto, ineccepibile, una gara maiuscola e un momento d’oro per Mercedes. Oggi va bene così!

Che fine ha fatto la Porsche? 

Doppio ritiro per Porsche, una tristezza. Monaco amara per il team tedesco, in meno di dieci minuti ha visto ritirarsi entrambi i piloti. Prima Wehrlein, per un problema tecnico, e poco dopo anche Lotterer, che è andato a sbattere alla Saint Devote dopo un duello con Oliver Rowland. Quest’ultimo è finito contro le barriere poco più avanti e dopo alcuni minuti anche lui è stato costretto al ritiro. Uno doppio zero che pesa come un macigno in casa Porsche.

Tutti i ritirati… e le classifiche

I ritiri nella Formula E sono all’ordine del giorno, visto l’alto livello di competizione delle gare. In più a Montecarlo, si sa, non c’è possibilità di errore. Tra i ritirati di oggi ci sono anche Sam Bird (Jaguar) ed Edoardo Mortara.  Lo svizzero conclude un altro zero in classifica, pesante da digerire in quello che era il weekend di casa per la Venturi. Stoffel Vandoorne passa in testa e ora guida la classifica piloti con 81 punti; Jean-Eric Vergne scende in seconda posizione con sei punti di ritardo dal leader con 75 punti. Mitch Evans sale invece al terzo posto ed è ora a nove punti da Vandoorne. La Mercedes-EQ resta leader del campionato costruttori con 120 punti, mentre la DS Techeetah passa ora in seconda posizione, con 104 punti. Terza la Jaguar a quota 94. 

I risultati dell’ E-Prix di Monaco

  • 1. Vandoorne – Mercedes
  • 2. Evans – Jaguar
  • 3. Vergne – DS Techeetah
  • 4. Frijns – Envision
  • 5. Da Costa – DS Techeetah
  • 6. Di Grassi – Venturi
  • 7. Cassidy – Envision
  • 8. Buemi – Nissan e.dams
  • 9. Dennis – Andretti
  • 10. De Vries – Mercedes
Vicky Piria pilota

L’ Espanyol chiama Cannavaro: l’ex azzurro torna in panchina?

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Fabio Cannavaro potrebbe ripartire dalla Liga, più precisamente dall’Espanyol. La seconda squadra di Barcellona, attraverso il suo numero uno, ha puntato l’ex difensore azzurro per sostituire l’attuale tecnico, Victor Moreno, che non proseguirà la sua avventura in panchina.

Fabio Cannavaro-Espanyol: accordo vicino?

Le parti hanno già avuto un contatto. Il presidente cinese del club, Chen Yansheng, è rimasto favorevolmente colpito dal lavoro svolto dall’ex pallone d’oro sulla panchina della Cina. Dalla Spagna danno già per conclusa l’operazione, ma ancora non c’è nulla di ufficiale. Le possibilità che questo affare vada in porto sono alte, per volontà dello stesso Cannavaro che conosce già l’ambiente avendo giocato per molti anni nel REal Madrid. Dopo aver allenato per tanto tempo in Oriente, ora vorrebbe rimanere in Europa per maturare esperienze piuù importanti senza troppe pressioni. Ecco perchè una piazza poco esigente come l’Espanyol potrebbe essere l’ideale per lui. In ogni caso, va risolta la questione relativa al cambio di proprietà del club spagnolo. Il Presidente in carica avrebbe avuto la possibilità di cedere la società ad un gruppo americano ma, a quanto pare, avrebbe rifiutato.

Fabio Cannavaro dice no alla Polonia

SERIE A | SPEZIA-LAZIO 3-4: sette gol da thriller

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Lo Spezia si è rivelato pericoloso in casa, ma la Lazio ha mostrato il suo carattere in una combattuta vittoria in rimonta per 4-3 ieri stasera.

SPEZIA-LAZIO 3-4: cronaca della partita

I biancocelesti sono entrati in campo stasera contro gli Aquilotti desiderosi di vincere dopo la dolorosa sconfitta per 2-1 in rimonta contro la capolista Milan lo scorso fine settimana. La squadra di Maurizio Sarri spera di portare i rivali intercity Roma al 5° posto in classifica, qualificandoli per l’Europa League. La Lazio parte in attacco, ma è lo Spezia a passare in vantaggio grazie a Kelvin Amian, che su calcio piazzato mette a segno un colpo di testa da distanza ravvicinata. I biancocelesti però si rifiutano di ribaltare e sia Ciro Immobile che Mattia Zaccagni si danno da fare per trovare il pareggio. Al 32′ gli sforzi del club romano sono stati premiati dopo che Dimitrios Nikolaou ha subito un fallo di mano in area di rigore. Immobile non ha avuto problemi a portare a casa il calcio di rigore risultante, pareggiando 1-1. Pochi secondi dopo, però, lo Spezia torna in vantaggio grazie a un gol di Kevin Agudelo, facendo impazzire i tifosi di casa. Le due formazioni si sono spinte per il resto del primo tempo, ma la Lazio non ha potuto fare nulla per impedirsi di entrare nell’intervallo di 2-1.

Pareggio nel secondo tempo

Nella ripresa la Lazio ha continuato a spingere per il secondo pareggio, venendo finalmente premiata al 54′ dopo uno sfortunato autogol del portiere Ivan Provedel, legato al passaggio estivo al club romano. Incredibilmente, lo Spezia ha subito risposto ancora una volta, andando in vantaggio per 3-2 dopo che un colpo di testa di Petko Hristov ha trovato l’angolo in alto a sinistra della porta. Dopo qualche tentativo più infruttuoso, la Lazio trova l’ennesimo pareggio al 68′ grazie a Sergej Milinkovic-Savic, gol confermato dopo una breve revisione al VAR. Negli ultimi minuti della partita, il destino ha detto la sua sulla partita; Il nemico pubblico numero uno della Roma, Francesco Acerbi, è riuscito a portare a casa un gol vincente al 90′, assicurandosi tutti e tre i punti dopo una serata incredibilmente dura. Il gol potrebbe non essere sufficiente per garantire il futuro di Acerbi nella capitale italiana, ma si è sicuramente rivelato un momento incredibile