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Tre club seguono Rabiot, ma intanto la Juve lavora per Raspadori

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Il futuro del centrocampista bianconero potrebbe essere lontano da Torino. Tre club seguono Rabiot e per la Juventus si tratterebbe di un’importante plusvalenza. Principio d’accordo per Raspadori, così come per Bellanova del Cagliari. Resta ancora viva la pista Gravenberch.

Tre club seguono Rabiot, quali sono?

Alcune buone prestazioni nel finale di stagione per il centrocampista bianconero, ma ciò potrebbe non bastare per la conferma di Rabiot alla Juventus. Secondo “Fichajes.net”, ci sono ben tre club interessati al classe 95′. Il primo è il Chelsea di Tuchel, già nelle settimane precedenti si era parlato di una possibile linea diretta con i blues. L’altra squadra interessata è l’Arsenal, con Mikel Arteta che vorrebbe rinforzare adeguatamente il centrocampo dei Gunners. Infine c’è il Barcellona, ma la trattativa sembra complicata. Il club blaugrana vorrebbe infatti puntare tutti gli sforzi su Lewandowski. La Juventus per cederlo chiede almeno tra i 15 e 20 milioni di euro.

Principio d’accordo per Raspadori, “bloccato Bellanova” e resta viva la pista Gravenberch

Secondo “Calciomercato.com” sarebbe stato raggiunto un principio d’accordo tra la Juventus e Raspadori. Tuttavia ci sarebbe preò da trovare l’intesa economica con il Sassuolo. Il classe 2002′ non arriverà a Torino come sostituto di Dybala, ma al posto di uno tra Morata e Kean. Intanto i bianconeri, sempre secondo “Calciomercato.com“, avrebbero bloccato anche Raoul Bellanova del Cagliari. I sardi riscatteranno il giocatore per un milione di euro e poi lo gireranno alla Juventus per circa 10 milioni di euro.
Nulla di fatto tra Bayern Monaco e Ajax per Gravenberch. Il centrocampista sembrava destinato a lasciare Amsterdam per accasarsi alla corte di Naeglesmann, ma non è ancora stata trovata l’intesa. La Juventus potrebbe ancora inserirsi.

Il Barcellona cerca la punta: Lukaku il favorito?

Doppietta Aspar: Pole di Guevara a Jerez e Garcia chiude 2°. Foggia apre la seconda fila

Pole di Izan Guevara a Jerez, alla vigilia del Gp di Spagna, davanti al compagno di squadra Sergio Garcia. Chiude la prima fila Jaume Masia. Quarto posto per Dennis Foggia: il romano del team Leopard è primo degli italiani in pista.

Doppietta Aspar nelle qulifiche del Gp Di Spagna: Pole di Guevara a Jerez e seconda posizione di Garcia

Sarà una prima fila tutta spagnola quella che domani si schiererà sulla griglia di partenza, al termine di una sessione di qualifiche che vede Izan Guevara in Pole position davanti al compagno di squadra Sergio Garcia.

Una pole position degna di nota, firmata dallo spagnolo del team Aspar con il crono di 1:45.880 e staccato di soli 124 millesimi dal compagno di squadra Sergio Garcia, anche lui GasGas, che domani lotterà per replicare lo straordinario risultato ottenuto lo scorso weekend in Portogallo.

Non resterà certamente a guardare Jaume Masia, autore del terzo tempo, che a Portimao ha dimostrato di essere all’altezza delle prime posizioni.

Foggia c’è. quarto posto per il pilota del team Leopard. Tredicesimo Andrea Migno: in difficoltà il pilota del team Snipers

Apre la seconda fila Dennis Foggia, a poco meno di tre decimi dal miglior tempo di Guevara. Ottimo risultato per il pilota romano del team Leopard che, nonostante le difficoltà riscontrate i giorni scorsi in pista durante le prove libere, ha chiuso le qualifiche con un buonissimo tempo e in gara lo troveremo sicuramente tra le prime posizioni, alla caccia del suo primo podio sulla pista di Jerez.

Alle spalle di Foggia ci saranno Deniz Oncu e Xavier Artigas, quest’ultimo passato dalla Q1. Apre la terza fila Ayumu Sasaki, precedendo di tre millesimo l’italiano Riccardo Rossi, unico pilota del team SIC58 Squadra Corse in pista, e dal debuttante Diogo Moreira. In difficoltà Andrea Migno, che chiude la sessione di qualifiche solo in tredicesima posizione.

Udinese Inter: probabili formazioni e dove vederla

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Udinese Inter è una partita della 35° giornata di Serie A che si giocherà domenica 1° maggio alle ore 18 alla Dacia Arena di Udine. Per i nerazzurri non sarà affatto semplice, soprattutto dopo il ko clamoroso di Bologna, riuscire a superare la squadra di Cioffi, una delle più in salute attualmente. Inzaghi, in piena corsa per lo scudetto, punta a vincere per mettere pressione ai cugini del Milan, impegnati contro la Fiorentina.

Probabili formazioni Udinese Inter

Cioffi avrà a disposizione Perez e Pereyra mentre Beto e Makengo saranno ancora indisponibili a causa di problemi fisici. Per la gara la formazione dovrebbe essere la seguente: Silvestri in porta, Becao Marì e Perez in difesa. In mediana scalpitano Nuytinck, con accanto Molina e Udogie. In avanti come mezzala giocheranno Arslan e Pereyra con Deulofleu e Success punte.

Udinese (3-5-2): Silvestri; Becao, Marì, Perez; Molina, Arslan, Walace, Pereyra, Udogie; Deulofleu, Success.

Inzaghi recupera Vidal e Caicedo, Bastoni invece è ancora fermo ai box. Assenti anche Calhanoglu e Gosens, il primo è squalificato e sarà sostituito da Brozovic, il secondo è assente per un problema fisico. In avanti Dzeko dovrebbe affiancare Lautaro Martinez.

Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar; Dumfries, Barella, Brozovic, Vidal, Perisic; Dzeko, Lautaro.

Dove vederla

La partita Udinese Inter della 35° giornata di Serie A si disputerà alle ore 18 domenica 31 aprile.


Bologna vs Udinese 2-2: pari e gol al “Dall’Ara”

GP Jerez, Moto2: Dixon ancora in testa nelle FP3

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La Moto2 completa il suo ciclo di prove libere del GP di Jerez con le FP3. La lingua madre di questa sessione è l’inglese britannico, dato che abbiamo due sudditi di Sua Maestà in cima alla classifica. Jake Dixon si conferma ancora il più veloce, con al seguito Sam Lowes. La mattinata della classe media è positiva anche per i rider italiani.


Moto2, GP Jerez: la giornata delle prove libere


GP Jerez, Moto2: cosa succede nelle FP3?

Keminth Kubo alza bandiera bianca per una costocondrite, un’infiammazione della cartilagine delle costole. Per sostituire il nippo-thailandese il team Master Camp richiama Stefano Manzi, attualmente in Supersport. L’italiano non andrà oltre il 28esimo tempo. In cima alla classifica, dicevamo, c’è un Dixon che a Jerez appare in palla. C’è chi dice che potrebbe andare in MotoGP su una Yamaha nel prossimo futuro, ma per adesso, Jake non ci pensa. L’inglese batte di appena un centesimo un rinato Sam Lowes. La sorpresa del giorno è Barry Baltus, terzo con la Kalex del team RW GP. Marcel Schrotter firma il quarto tempo precedendo Pedro Acosta, il quale prende maggiore confidenza con la nuova categoria. Joe Roberts, Fermin Aldeguer, Ai Ogura, Gabriel Rodrigo e Celestino Vietti chiudono la top ten. Il leader del mondiale è autore di un bruttissimo episodio con Lorenzo Dalla Porta. Il rider di Ciriè è ostacolato involontariamente dal pratese, e reagisce male spingendolo ad allargare alla curva 5. Una manovra potenzialmente pericolosa, e chissà se verrà sanzionata. Dalla Porta è il terzo migliore italiano in classifica con il 14esimo tempo, qualificato in Q2 insieme a Vietti ed a Tony Arbolino, 11esimo. Seguono gli altri italiani, con Alessandro Zaccone in 19esima posizione, Simone Corsi in 26esima, Niccolò Antonelli in 30esima. Davanti a Corsi, in 25esima piazza, troviamo un Romano Fenati piuttosto nervoso. Nel paddock gira la voce che potrebbe lasciare il team SpeedUp già a stagione in corso, tesi al momento non confermata né smentita. Appuntamento a oggi pomeriggio con le qualifiche.


Classifica combinata


Moto3, GP Jerez: Moreira big delle FP3

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Il GP di Jerez della Moto3 parla portoghese nelle FP3, ma con l’accento brasiliano. Al termine dell’ultima sessione di prove libere è Diogo Moreira a guidare la classifica combinata. Ma brillano anche i piloti italiani, con i nomi che contano che passano direttamente in Q2.


GP Jerez, Moto3: la cronaca delle prove libere “arancioni”


GP Jerez Moto3: cosa succede nelle FP3?

Con un sole che spacca le pietre, anche se le temperature sono piuttosto fresche, il divario tecnico tra Honda e KTM sembra ridotto. Tuttavia, le moto austriache sembrano adattarsi meglio a questo circuito, al punto da occupare otto delle prime dieci posizioni. Moreira, alla sua sesta gara in Moto3, piazza il miglior tempo che gli vale il primato anche nella combinata. Non è la prima volta che il ragazzo arriva ai piani alti, segno di un potenziale interessante. Un potenziale che si vede anche in David Salvador, che piazza la terza migliore prestazione sulla moto di John McPhee. Lo spagnolo è a meno di due decimi dalla piazza d’onore, occupata da Izan Guevara. Fossi in McPhee mi preoccuperei…può invece smettere di preoccuparsi Dennis Foggia, che con il quarto crono accede direttamente alla Q2. Idem con patate per Andrea Migno, sesto di mattinata. Ma entrambi sono gli unici hondisti in un mare di KTM, situazione che non è ideale pensando alla gara di domani: la vittoria qui è fattibile? Intanto, scorriamo la classifica, che ci dice che Deniz Oncu è nel “panino” degli italiani. Chiudono la top ten Jaume Masia, Ryusei Yamanaka, Sergio Garcia e Carlos Tatay. Riccardo Rossi accede alla seconda qualifica per il rotto della cuffia, con il 14esimo tempo. Stefano Nepa non va oltre la 20esima posizione, Matteo Bertelle è 22esimo, Elia Bartolini 24esimo. Tatsuki Suzuki manca l’accesso a sua volta per via di una scivolata nei minuti decisivi. Infine, segnaliamo l’ultima prestazione di Ana Carrasco, la cui operazione rientro in Moto3 si sta rivelando un disastro. La ragazza spagnola, su un terreno amico come Jerez, chiude a quasi un secondo dal penultimo, il rookie Taiyo Furusato. Ma non era meglio restare in Supersport 300?

MotoGP, GP Jerez: il risveglio di Pecco nelle FP3

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La MotoGP entra nel vivo a Jerez de la Frontera con le FP3. L’ultima sessione di libere si apre nel segno della ducati, con un Pecco Bagnaia che appare inarrestabile. Ma occhio a Fabio Quartararo, veloce sia sul giro secco che sul passo. Aprilia stupisce ancora, tanto da piazzare i suoi due titolari in top ten. La Honda, invece, fatica un po’ di più. Appuntamento a oggi pomeriggio per le qualifiche.


MotoGP, GP Jerez: la cronaca delle prove libere


MotoGP, GP Jerez: cosa succede in FP3?

Il sole splende a Jerez ma le temperature sono fresche. Bagnaia non se ne accorge e nel time attack mette tutti in riga. Il torinese ha trovato l’assetto giusto e si sente finalmente a suo agio con la Ducati GP22. Il rivale principale è Fabio Quartararo. Il francese può battere Pecco ma decide di rinunciare a ritoccare il proprio tempo. Che stia giocando a carte scoperte in vista delle qualifiche? La sorpresa del turno è Takaaki Nakagami, terzo con la Honda LCR. Dietro di lui c’è Marc Marquez, ma l’otto volte campione ha bisogno della scia di Jack Miller per ottenere il risultato. Per gran parte del tempo Marc è fuori dai 15, alle prese con problemi di adattamento sulla nuova Honda. Una moto che mette in difficoltà anche Pol Espargaro, 17esimo e autore dell’ennesima caduta. L’Aprilia è la sorpresa di giornata: Maverick Vinales ed Aleix Espargaro sono nei dieci, e con ampio margine! Il pilota di Roses, quinto, ha evidenziato anche un buon passo. Espargaro è in settima posizione, dietro ad un Enea Bastianini in ripresa. Jorge Martin, Joan Mir ed il già citato Miller chiudono la top ten. Mir è l’unica Suzuki a passare direttamente in Q2, con Alex Rins relegato alla 13esima posizione. La GSX-RR non sembra gradire le basse temperature. Marco Bezzecchi sfiora la top ten con l’undicesima prestazione, confermando una crescita costante. Delude la KTM, che ha in Brad Binder il suo miglior rappresentante (14esimo). Dietro al sudafricano c’è Franco Morbidelli, in grande affanno su una M1 che non riesce a far andare. Alex Marquez danneggia pesantemente la sua Honda in una caduta, perdendo la possibilità di entrare nei dieci. Andrea Dovizioso chiude la sessione al 19esimo posto, tra Luca Marini e Fabio di Giannantonio.

MotoGp 2022, Jerez-Ángel Nieto il circuito ai raggi X

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Il circuito di Jerez-Ángel Nieto è una delle piste più attraenti e guidate per i piloti più tecnici. Nell’ambiente delle gare è un vanto piazzarsi a Jerez, per i piloti delle moto e del motor-sport in genere.   Le sue 13 curve richiedono una messa a punto della meccanica accurata per avere tra le mani un veicolo performante sull’intero circuito. La sua lunghezza è di 4.423 metri (4.428 con la chicane Senna) e ospita una varietà di curve a bassa, media e alta velocità.  Ideale per far lavorare bene telaio e sospensioni, dal punto di vista dei meccanici, ma anche un circuito su cui effettuare un allenamento veramente efficace per i piloti.  Le grandi squadre, infatti, ne hanno fatto un punto di riferimento internazionale in preparazione delle gare.

Dal 1985 Jerez c’è

Situato a Jerez de la Frontera, vicino a Cadice, è la sede del Gran Premio di Spagna del Mondiale di Motociclismo dal 1987.   È intitolato alla memoria del motociclista Angel Nieto scomparso nel 2017.  Il circuito offre inoltre la possibilità di visitare le proprie strutture grazie a visite guidate. È possibile accedere ai box, al podio o alla sala stampa, e ad altre aree riservate generalmente ai professionisti. Inoltre è stata allestita un’esposizione permanente sulla storia del motociclismo.  Ci sono pezzi unici in esposizione appartenuti a grandi personaggi del mondo delle corse a 2 e a 4 ruote, come una tuta di Jorge Lorenzo o alcuni caschi tra cui quelli di Dani Pedrosa, Ayrton Senna, Ángel Nieto, Jarno Trulli o Pedro de la Rosa.  

Veloce ma non abbastanza

Nel 1992 alcuni lavori lo resero più veloce con la modifica della curva Sito Pons e nel 1994 venne impostata la famosa chicane Senna, che fece salire a 4.428 metri la lunghezza del tracciato. Nel corso degli anni sono state migliorate e riasfaltate diverse curve. In occasione del GP di Spagna di Formula Uno viene dichiarato lento ma scelto ed utilizzato ugualmente per i test ufficiali. Il record del circuito Formula Uno: di 1’23’’135 appartiene a Heinz Harald Frentzen, su Williams FW19, 26 ottobre 1997. Per la MotoGP il tempo record è 1’37.770, stabilito da Fabio Quartararo, su Yamaha YZR-M1, il 2 maggio 2021.

Posizione strategica GPS N 36º 42’34”

Il circuito ospita gare di motori dal 1986 e grazie al clima della zona è il luogo scelto da molte scuderie per allenarsi fuori stagione. Questo permette agli appassionati di auto e moto di assistere a gare e prove durante tutto l’anno. Inoltre, come valore aggiunto, il visitatore ha la città di Jerez come riferimento urbano, una città con una variegata offerta culturale, gastronomica e ricreativa, molto allettante per il pubblico internazionale.  Il Circuito di Jerez dispone di 43 box, creando un open space con ampie possibilità per qualsiasi settore che richieda questa infrastruttura. Questo rende duttile lo spazio e non lo riserva solo ad un gruppo di squadre, ampliando l’offerta e le possibilità di espansione economica dell’impianto.  Il Circuito di Jerez ha una superficie totale di 113 ettari, di cui 48.294 mq dedicati al paddock.

Il Barcellona cerca la punta: Lukaku il favorito?

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Il Barcellona pensa a Lukaku. I blaugrana stanno sondando il mercato alla ricerca del profilo giusto da mettere a disposizione di Xavi. Di recente è emerso il nome dell’ attaccante belga che, reduce da una stagione deludente con il Chelsea, spinge per trasferirsi altrove.

IL BARCELLONA PUÒ ARRIVARE A LUKAKU?

I blaugrana starebbero puntando con decisione sul belga dato che le prime scelte appaiono irraggiungibili, ovvero Haaland e Lewandoski. Il norvegese è a un passo dal Manchester City, mentre il polacco difficilmente lascerà il Bayern Monaco. La dirigenza bavarese, infatti, non intende provarsi del suo fuoriclasse e mira al prolungamento del contratto oppure a tenerlo fino alla scadenza(giugno 2023) perdendolo poi a zero. Più percorribile, a questo punto, la pista che porta all’ex centroavanti nerazzurro. Il Barcellona ha già contattato il suo agente per capire i margini della trattativa. L’operazione, però, si preannuncia complicata, in quanto il Chelsea lo acquistato un anno fa per 115 milioni di euro e non vuole cederlo per meno di 90 milioni per evitare una minsvalenza. Ad ogni modo, il club spagnolo aspetterà le intenzioni della nuova proprietà del Chelsea prima di muoversi ufficialmente.

Il Barcellona si tira fuori dalla corsa per Rudiger

Southampton vs Crystal Palace: pronostico e possibili formazioni

Due squadre ancora con un po’ di lavoro da fare per assicurarsi la sicurezza in Premier League si preparano per la battaglia al St Mary’s sabato 30 aprile all’ora di pranzo, mentre il Southampton ospita il Crystal Palace. I Saints hanno salvato un pareggio per 2-2 in casa del Brighton & Hove Albion l’ultima volta, mentre la squadra di Patrick Vieira ha giocato una situazione di stallo a reti inviolate in casa contro il Leeds United. Il calcio di inizio di Southampton vs Crystal Palace è previsto alle 16

Prepartita Southampton vs Crystal Palace: a che punto sono le due squadre?

Southampton

Nessun tifoso della Premier League ha bisogno di ricordare le qualità da palla inattiva di James Ward-Prowse, e lo skipper del Southampton si è espresso ancora una volta su quel fronte durante la battaglia della sua squadra con il Brighton, dimostrando anche di non essere solo un pony con una sola presa sui calci piazzati . Con il tap-in di Danny Welbeck e l’autogol di Mohammed Salisu – e per di più ben realizzato – mettendo in vantaggio il Brighton di due gol, Ward-Prowse ha sparato un calcio di punizione in fondo alla rete dal palo al tiro del primo tempo tempo prima di perforare in uno sforzo da fuori area davanti ai tifosi in movimento. Dopo aver fatto il viaggio di ritorno a casa attraverso la costa meridionale con un altro punto nel sacco, il Southampton ha più o meno evitato la minaccia di una retrocessione in ritardo poiché occupa il 13° posto in classifica – 11 punti di vantaggio sull’Everton, 18°, che vantare due giochi in mano. Un misero conteggio di una sola vittoria nelle ultime otto partite di Premier League ha intaccato le speranze di Southampton di un traguardo nella prima metà, ma Leicester City e Newcastle United sono ancora a portata di mano mentre Ralph Hasenhuttl mira a guidare i Saints nella loro prima top-10 finire dal 2016-17. I padroni di casa hanno anche concluso una serie di tre sconfitte casalinghe consecutive in Premier League con un successo per 1-0 sull’Arsenal due settimane fa, ma quella vittoria rappresenta la loro unica porta inviolata in qualsiasi competizione dall’inizio di marzo, e il Palace non vede l’ora di riscoprire il loro tocco offensivo.

Crystal Palace

La minaccia rappresentata da Wilfried Zaha e dalla sua squadra del Crystal Palace non è riuscita a farsi strada attraverso una determinata difesa del Leeds United lunedì sera, e Jesse Marsch è sicuramente andato via come il più felice dei due allenatori dopo quel pareggio a reti inviolate nella capitale. Patrick Vieira ha ora supervisionato una serie di tre sconfitte e un pareggio in tutte le competizioni per questa squadra sottosopra del Palace, che deve ancora assicurarsi un posto nella divisione la prossima stagione ma dovrebbe possedere la potenza di fuoco necessaria per superare il limite con successo. Prendendo solo un punto dagli ultimi nove in palio nella massima serie, il Palace occupa un posto e due punti peggio del Southampton al 14° posto con una partita in mano, e tentare di consolidare una posizione a metà classifica è l’unico obiettivo rimasto a Vieira Agenda 2021-22 ora. Gli Eagles hanno dimostrato di essere una forza da non sottovalutare a Selhurst Park nelle ultime settimane, ma la squadra di Vieira ha vinto solo tre partite di campionato fuori casa in tutta la stagione – solo lo sfortunato trio di Norwich City, Burnley ed Everton è andato peggio in quel riguardo. Southampton e Palace hanno giocato un 2-2 end-to-end a Selhurst Park poco prima di Natale, e gli Eagles stanno ancora aspettando la loro prima porta inviolata in Premier League fuori casa contro i padroni di casa, che continueranno a diffidare di un Vieira in prima linea con un punto da dimostrare.

Ultime notizie dalle squadre

I pensieri saranno risparmiati per il giovane del Southampton Tino Livramento questo fine settimana, con il 19enne che ha bisogno di ossigeno perché è stato messo in barella a causa di un infortunio all’ACL di fine stagione contro il Brighton. Livramento potrebbe non essere in grado di tornare in azione fino al 2023 e Hasenhuttl probabilmente riporterà Kyle Walker-Peters sul lato destro mentre Romain Perraud entra come terzino sinistro, a meno che Yan Valery non faccia abbastanza per giustificare un inizio. Un aspetto positivo per Hasenhuttl è che non ha altre nuove preoccupazioni con cui confrontarsi per la visita degli Eagles, con Alex McCarthy che si sta riprendendo in forma dopo un infortunio alla coscia, e Armando Broja spererà sicuramente di tornare in squadra dopo un inizio raro per Shane Long all’Amex. Al contrario, Palace è uscito dalla partita di lunedì con il Leeds illeso, ma Tyrick Mitchell è stato un notevole assente dalla rosa degli Eagles, con Vieira che ha affermato che il nazionale inglese “non era al 100%” dopo una serie difficile di partite. Luka Milivojevic dovrebbe avere buone possibilità di riprendersi da un infortunio alla coscia in tempo per sabato, ma Nathan Ferguson rimane fuori dai giochi dopo aver subito una battuta d’arresto nel suo recupero da un problema simile. Anche Michael Olise era assente dal primo XI contro il Leeds, ma spera di riconquistare il suo posto su Jordan Ayew, e anche il punto centrale di Eberechi Eze è minacciato da Jeffrey Schlupp.

Probabili formazioni Southampton vs Crystal Palace

Southampton
Forster; Walker-Peters, Salisu, Bednarek, Perraud; Redmond, Ward-Prowse, Romeu, S. Armstrong; Adams, Broja

Crystal Palace
Guaita; Clyne, Andersen, Guehi, Mitchell; Gallagher, Kouyate, Schlupp; Olise, Mateta, Zaha

Milan – Fiorentina: pronostico e possibili formazioni

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Con l’obiettivo di portare a cinque punti di vantaggio nella corsa allo scudetto, domenica 1 maggio pomeriggio il Milan ospita una Fiorentina che punta con determinazione alla qualificazione europea. Giocando poco prima dell’Inter, i rossoneri incontrano a San Siro le semifinaliste battute di Coppa Italia, con il primo titolo di Serie A dal 2011 quasi a portata di mano. Il calcio di inizio di Milan – Fiorentina è previsto alle 15

Prepartita Milan – Fiorentina: a che punto sono le due squadre?

Milan

Gli eventi della scorsa settimana hanno portato il Milan in pole position per assicurarsi il 19° titolo nazionale, a più di un decennio dall’ultimo, e ha in mano il destino dello scudetto con solo quattro partite da giocare. Gli uomini di Stefano Pioli sono arrivati ​​allo Stadio Olimpico domenica scorsa dopo aver visto una serie di 13 partite di imbattibilità interrotte dai vecchi nemici dell’Inter, dopo essere usciti in Coppa Italia per 3-0 complessivamente, ma avrebbero dovuto godere di migliori fortune contro la compagna delle prime sei squadre della Lazio . Dopo una battuta d’arresto iniziale, quando il leader di Capocannoniere Ciro Immobile ha portato il club della capitale in vantaggio al quarto minuto, il pareggio di Olivier Giroud a inizio ripresa è stato seguito da un prezioso gol all’ultimo respiro di Sandro Tonali, che è rimasto composto per controllare un colpo di testa del subentrato Zlatan Ibrahimovic e porta a casa al 92′, scatenando esultanze sfrenate tra i fedeli rossoneri in trasferta. Entrata questa settimana in testa alla classifica di Serie A di soli due punti e con una partita in meno da giocare, il successivo errore dell’Inter a Bologna – da dove i nerazzurri sono tornati a mani vuote – lascia il Milan di fatto tre punti di vantaggio per un vantaggio di testa record di scontri diretti in campionato. Dall’inizio del 2022, la squadra di Pioli ha reagito a una diminuzione della propria potenza offensiva – con Ibrahimovic fermo per diverse settimane e altri che non hanno sparato completamente nell’ultimo terzo – rafforzandosi ulteriormente nelle retrovie. Dopo aver subito solo otto gol in 15 partite di campionato dall’inizio dell’anno, solo il Liverpool ne ha subiti meno nei primi cinque campionati europei durante quel periodo. Con la porta inviolata in ciascuna delle ultime tre partite casalinghe di Serie A, i rossoneri cercheranno ora un quarto in rialzo per la prima volta in oltre tre anni, mentre tentano di avvicinarsi al trofeo finale del Calcio.

Fiorentina

Dopo una spettacolare vittoria per 4-3 nella partita di novembre – quando sia Ibrahimovic che l’ormai scomparso Dusan Vlahovic hanno ottenuto una doppietta – la Fiorentina non solo ha potuto intaccare le speranze di titolo del Milan domenica, ma anche fare il doppio sulle controparti della seconda città per la prima tempo in 21 anni. Tuttavia, ancora scossi da una disastrosa prestazione difensiva che ha contribuito alla terza sconfitta consecutiva in tutte le competizioni, i viola si recheranno a San Siro in un preoccupante inciampare verso il traguardo. Sebbene la squadra toscana in precedenza avesse consentito alla Salernitana in difficoltà di conquistare tutti e tre i punti allo Stadio Artemio Franchi, la fine di una serie di sei partite di imbattibilità in campionato ha coinciso con la mancata vittoria anche di Juventus, Roma e Lazio; lasciando la Fiorentina sesta in classifica di Serie A. Tuttavia, Vincenzo Italiano ora vede la sua squadra sul punto di segnare tre sconfitte consecutive per la prima volta dalla fine del 2019, dopo essere stata umiliata dall’Udinese a metà classifica mercoledì sera, subendo due gol nel finale per finire nella parte sbagliata di un risultato di 4-0. Nonostante le recenti battute d’arresto – che includono anche l’uscita in Coppa contro i vecchi avversari della Juventus – la Fiorentina possiede ancora il secondo miglior record casalingo in questa Serie A, avendo accumulato 35 punti in 16 partite, uno in più del Milan. La loro forma sulla strada, tuttavia, è stata modesta al contrario e potrebbe essere la causa della loro mancanza di un ritorno in Europa. Gli uomini di Italiano hanno subito gol in ciascuna delle ultime 13 trasferte nella massima serie – portando a casa solo tanti punti quanto i rivali toscani dell’Empoli in questa stagione – quindi i guai in trasferta potrebbero continuare al grande vecchio Stadio Giuseppe Meazza.

Ultime notizie dalle squadre

Le speranze del Milan di mantenere lo slancio sono state rafforzate sia da Zlatan Ibrahimovic che da Ismael Bennacer che possono allenarsi questa settimana, e la coppia dovrebbe essere a disposizione dell’allenatore Stefano Pioli. Ibrahimovic è stato coinvolto in più gol contro la Fiorentina di qualsiasi altra squadra di Serie A (15: 11 propri e quattro assist) e l’unica doppietta in campionato del veterano in questa stagione è arrivata nell’andata. Domenica all’età di 40 anni e 210 giorni, se l’attaccante svedese dovesse trovare la rete diventerebbe il secondo marcatore più anziano nella storia della Serie A – La leggenda rossonera Alessandro Costacurta detiene il record di oltre 41 anni. Dopo il gol contro la Lazio, Olivier Giroud è il favorito per iniziare davanti a ‘Ibra’, che è stato afflitto da infortuni negli ultimi tempi, mentre Simon Kjaer, assente di lunga data, è affiancato a bordo campo dall’esterno Alessandro Florenzi. La Fiorentina ha il suo duello in corso per il ruolo di unica punta, dato che Arthur Cabral e Krzysztof Piatek continuano a ruotare come sostituto di Vlahovic della Viola. Il primo dovrebbe iniziare, dopo che l’ex attaccante del Milan Piatek ha pareggiato a vuoto contro l’Udinese, con un altro ex attaccante rossonero, Riccardo Saponara, che spera di resistere a una forte concorrenza per fornirgli supporto. Gaetano Castrovilli è stato recentemente escluso per diversi mesi a causa di un grave infortunio al ginocchio, quindi Alfred Duncan e Youssef Maleh si contenderanno il posto nel trio di centrocampo degli ospiti.

Probabili formazioni Milan – Fiorentina

AC Milan
Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez; Bennacer, Tonali; Messias, Kessie, Leao; Giroud

Fiorentina
Terracciano; Odriozola, Igor, Milenkovic, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Duncan; Gonzalez, Cabral, Saponara