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Jost Capito: Russell è un pilota che potrebbe partire

Il Ceo della Williams ha parlato del futuro del suo team e del giovane talento britannico George Russell tornando anche sull’incidente di Imola. Il pilota mostra enorme talento e spregiudicatezza che potrebbe far gola agli altri team come la Mercedes per citarne solo una. La Williams punta al miglioramento soprattutto per le prossime stagioni e Russell dovrà dare il suo meglio per mettere pressione agli altri team.


Williams: si pensa già al 2022


Jost Capito: il pilota ha un futuro roseo

Il campionato è appena cominciato, uno dei nomi più caldi in ottica 2022 è quello di George Russell. Il giovane pilota inglese della Williams infatti è da anni predestinato a occupare stabilmente uno dei due sedili di casa Mercedes. La prossima stagione potrebbe essere quella buona per la tanto attesa promozione magari al posto di Valtteri Bottas e al fianco del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Una coppia tutta britannica, nel team più forte della griglia è quello che sognano i media d’oltremanica.

Jost Capito: che cosa ha detto su Russell?

La Williams non conquista punti iridati da un’anno e mezzo ma che proprio il giovane ex campione della F2 sta portando sempre più vicino alla top-10. In passato Claire Williams ha forzato la mano per trattenere Russell a Grove, ma l’attuale CEO Jost Capito sa che Russell potrebbe andare via dalla Williams in caso di chiamata dalla Mercedes. “Quando la Mercedes fa un’offerta a un pilota, è difficile per chiunque trattenerlo. Non importa quale sia il pilota e in quale squadra si trovi” ha ammesso al sito tedesco Auto Motor und Sport.  

Capito ha aggiunto: “Al momento è ancora troppo presto vari contratti sono in scadenza. Ad un certo punto inizierà la silly season. Non vorrei dare per scontato che lasci prima del dovuto. Adesso sarebbe sbagliato concentrarsi sulle alternative o chiedersi cosa farà un pilota l’anno prossimo. Secondo me è troppo presto. Per prima cosa dobbiamo concentrarci sul far funzionare davvero la squadra”. Capito è tornato anche sul discusso incidente di Imola tra Russell e la Mercedes di Bottas. Il gesto di contrizione dell’inglese è apparso fin eccessivo al manager tedesco. “Scuse? No, io non mi sarei scusato ma sta a lui. Se pensa che sia giusto non sarò io a dirgli di non farlo. Non lo biasimo, ognuno è diverso”.

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Penni Thow Hamilton: il pilota collabora con un manager

Il sette volte campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton ha iniziato a lavorare in collaborazione con il famoso manager di talenti sportivi e multimediali Penni Thow. Il manager curerà tutte le attività connesse al pilota della Mercedes e quindi getirà tutte le sue finanze e tutti i progetti futuri ed imprenditoriali che Hamilton vorrà intraprendere. Lewis s dovrà concentrare solo sulla sua carriera che non finirà di certo a breve.


Reutemann: migliorano le condizioni dell’ex pilota


Penni Thow Hamilton: una collaborazione prolifica?

Le iniziative recenti del duo Penni-Hamilton includono il lancio della Commissione Hamilton creata per migliorare la rappresentanza dei piloti di colore nel motorsport del Regno Unito e la creazione del team X44 che gareggia nel campionato di corse fuoristrada completamente elettriche Extreme E. Thow lavorerà al fianco di Hamilton per costruire il Progetto 44 a sostegno della sua carriera agonistica, filantropia, imprenditorialità e attività di intrattenimento mentre il pilota del Gran Premio della Mercedes si concentra sulla sua carriera in Formula 1.

Una fonte vicina a Thow ha dichiarato: “Lewis è impegnato e concentrato sulla sua carriera agonistica per molti anni a venire, ma grazie a questa partnership è in grado di costruire e far crescere la sua attività a lungo termine”. Nato in Canada e con sede a New York, Thow è il fondatore e amministratore delegato di Coppe, una società di consulenza in materia di investimenti e talenti specializzata in intrattenimento, media, moda, sport, tecnologia e filantropia.

Penni Thow: un manager esperto

Prima di Copper Thow è stato determinante nella costruzione di SB Projects come vice Presidente Esecutivo. Ha lavorato al fianco del magnate della musica americana Scooter Braun meglio conosciuto per aver gestito gli artisti Justin Bieber, Ariana Grande, Demi Lovato e J Balvin e altri. SB Projects ha recentemente venduto con Ithaca Holdings in un accordo da 1 miliardo di dollari alla società sudcoreana HYBE. Thow ha anche contribuito a lanciare il concerto di beneficenza One Love Manchester guidato da Grande in risposta all’attentato del 2017 alla Manchester Arena che ha raccolto oltre 17 milioni di sterline per la Croce Rossa britannica. È stata riconosciuta per il suo lavoro nella guida della campagna Give Back Philippines di Bieber che ha raccolto fondi di soccorso in seguito al tifone Haiyan.

Penni Thow Hamilton: insieme per la solidarietà

Thow ha anche aiutato a costruire l’organizzazione no-profit Kode With Klossy della modella americana Karlie Kloss, che offre campi di programmazione STEAM gratuiti di due settimane per i giovani di età compresa tra 13 e 18 anni. Questa modifica alla struttura del Progetto 44 segue Hamilton e l’amico di lunga data e campione britannico di Formula 3 del 1993 Marc Hynes che decide di una divisione amichevole in vista della stagione 2021 di F1.

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McLaren livrea: a Monaco la Mcl35m si trasforma

Al Gp di Monaco la monoposto della McLaren cambia livrea per rendere omaggio al partner commerciale del team Gulf. Si cambiano leggermente i colori ma il colore predominante sarà al centro della Mcl35m. Il team ha buone possibilità per provare almeno ad impensierire gli altri team, ma dovrà sempre essere lucida e non mollare mai la presa per migliorare.


Norris: qualifiche da migliorare


McLaren livrea: come cambierà la monoposto?

La McLaren renderà omaggio a una delle livree più iconiche nella storia del motorsport durante il Gran Premio di Monaco di Formula 1 di questo fine settimana. Il team abbandonerà temporaneamente il design ampiamente arancione a favore dei colori del partner petrolifero Gulf. L’auto sarà vestita nel famoso blu della società con una striscia arancione al centro che ricorda la livrea indossata dalla Ford GT40 vincitrice della 24 Ore di Le Mans del 1967. Daniel Ricciardo e Lando Norris indosseranno sui loro caschi un design retrò, creati appositamente per Monaco. Entrambi i caschi saranno messi in palio per l’ente di beneficenza per la salute mentale della squadra Mind.”Questo sarà l’omaggio della McLaren al celebre design delle auto da corsa di Gulf” ha affermato Zak Brown CEO della McLaren Racing.

Zak Brown: che cosa ha detto sulla McLaren?

“Siamo grandi fan del design coraggioso e audace e il sorprendente blu del Golfo è tra le livree più amate nelle corse, un celebre pezzo di cultura che trascende il mondo del motorsport. Il design è sempre stato importante per McLaren lo si vede in tutto ciò che facciamo dal nostro ritorno a Papaya alla nostra splendida sede, il McLaren Technology Center. Inoltre siamo entusiasti di esibirlo come una squadra e celebrare la nostra orgogliosa associazione con Gulf a Monaco”. Mike Jones, CEO di Gulf Oil ha aggiunto: “Gulf e McLaren hanno una relazione che risale al 1968 ed è una delle partnership di maggior successo nel motorsport”.

Jones continua: “Siamo incredibilmente entusiasti di rendere omaggio a questa eredità con la nostra livrea classica al Gran Premio di Monaco, l’evento più spettacolare ed elegante del calendario di Formula 1. Vedere la reazione di Lando e Daniel e dell’intero team McLaren a questa livrea è stato davvero speciale e siamo entusiasti di svelarlo agli appassionati di sport motoristici di tutto il mondo”. La McLaren ha già corso con i colori blu e arancione del Golfo in particolare alla 24 Ore di Le Mans del 1997 dove una McLaren F1 GTR Longtail è arrivata seconda. L’attività in pista per il Gran Premio di Monaco inizierà giovedì alle 19:30 AEST con le prove libere 1.

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Ralf Schumacher su Vettel e Aston Martin

L’ex pilota di Formula Uno, Ralf Schumacher, ha espresso il proprio parere in merito alla stagione dei motori. In particolare si è concentrato sulla scuderia Aston Martin e sul pilota Sebastian Vettel che finora ha ottenuto risultati a dir poco deludenti in pista. Il 4 volte campione del mondo di F1 è ancora a quota 0 punti e spera di ritagliarsi qualche soddisfazione al GP di Monaco.


Marc Surer: “Vettel potrebbe fare bene a Monaco”


Ralf Schumacher: “Vettel? Penso possa dare ancora qualcosa”

Secondo l’ex pilota di Formula Uno Ralf Schumacher, Sebastian Vettel può ancora puntare in alto. Al momento il pilota tedesco che appartiene alla scuderia Aston Martin ha ottenuto risultati davvero deludenti. Per quanto riguarda i punti è davanti solo George Russell, Mick Schumacher, Nicholas Latifi e Nikita Mazepin. Nei Gran Premi che si sono già corsi in questa stagione 2021, Vettel non si è messo in risalto come avrebbe dovuto. Un corridore della sua portata dovrebbe avere più punti in classifica e non essere ancora fermo a quota 0. Tutti però hanno i momenti no e Ralf Schumacher è convinto che Sebastian sia ancora in tempo per recuperare. Il GP di Monaco si sta avvicinando e potrebbe essere un’occasione importante per dimostrare di essere ancora forte in pista.

Il pensiero di Schumacher

Schumacher ai microfoni di Sky, ha detto: “Il compito di Sebastian Vettel nelle prossime gare sarà quello di dominare il compagno di squadra. Come quattro volte campione del mondo, deve. Se all’Aston Martin non si trova bene e non trascina la squadra, allora deve chiedersi se rimanere ha ancora un senso. Ma non siamo ancora arrivati a questo punto. 

Dovremmo concedergli altre due o tre gare. So che come pilota di Formula 1 ti metti in dubbio in ogni sessione di allenamento e dopo ogni gara, se arrivi dopo il tuo compagno di scuderia. Ti fai sempre domande come: ‘Come può essere più veloce? Perché può frenare dieci metri dopo?’ Questo dispiace a Sebastian Vettel e lo si nota anche in alcune dichiarazioni nelle interviste. Come pilota speri sempre che la prossima volta vada tutto per il meglio o che ci sarà un miglioramento nell’auto. La squadra deve supportare Vettel ove possibile. Comunque sia credo ancora che Sebastian Vettel possa dare il suo contributo alla Formula Uno”. Ora non resta che seguire il Gran Premio di Monaco per vedere come scenderà in pista Vettel.

Crystal Palace: Roy Hodgson annuncia il ritiro

Roy Hodgson dice basta. Dopo 45 anni di carriera in panchina, il 73enne allenatore inglese ha annunciato che lascerà la guida del Crystal Palace al termine della stagione per dedicarsi ad altro. Giunto nel 2017, ha sempre mantenuto la squadra in Premier League.

Crystal Palace: perché Roy Hogdson si ritira?

Il tecnico inglese, con un passato nel campionato italiano sulle panchine di Inter e Udinese, ha spiegato i motivi del suo ritiro nel corso della conferenza stampa di vigilia del penultimo match di campionato contro l’Arsenal: “Dopo aver allenato per circa 45 anni, ho capito che questo è il momento giusto per allontanarmi dal calcio ai massimi livelli. Queste ultime due partite saranno le ultime con il Crystal Palace. Queste ultime quattro stagioni qui hanno rappresentato un periodo particolarmente gratificante della mia vita e della mia carriera calcistica. Adesso, alla fine di un’altra stagione di successi, in cui ci siamo assicurati la permanenza in Premier League, sento che è il momento giusto per lasciare queste responsabilità. Nel corso della mia carriera ho ricevuto tanto sostegno da mia moglie e dalla mia famiglia, ho riflettuto su questa decisione per un po’ di tempo e ora credo che sia il momento giusto per prenderla in considerazione e vedere cosa mi riserverà il futuro “.

La carriera di Roy Hogdson

La sua carriera di allenatore ha inizio a 30 anni all’Halmstadt, in Svezia. Di lui si ricorda la sua esperienza all’Inter, voluto dall’allora presidente Massimo Moratti che ne apprezzò le sue capacità quando era ct della Svizzera dal 1992 al 1995. In nerazzurro arrivò in finale di Coppa Uefa del 1997, persa ai rigori contro lo Schalke e dopo la quale rassegnò le dimissioni. Nella stagione successiva passa ai Blackburn Rovers prima di tornare in nerazzurro nel 1999. Dopo Grassophers e Copenaghen, lo attende l’Udinese dove viene esonerato dopo 14 giornate nella stagione 2001/2002.

Subito dopo è alla guida di diverse Nazionali: gli Emirati Arabi, dal 2002 al 2004, la Finlandia, dal 2006 al 2007, e l’Inghilterra dal 2012 al 2016. Alla guida del suo Paese viene eliminato ai rigori dell’Italia in occasione dei quarti di finale degli Europei del 2012, e manca la qualificazione agli ottavi di finale nel Mondiale del 2014. Dopo il fallimento agli Europei del 2016, ritorna in Premier League, dove aveva allenato Fulham, Liverpool e West Bromwincj, per sostituire Frank De Boer alka guida del Crystal Palace ottenendo la salvezza per quattro stagioni consecutive.

Il Liverpool dice addio a Ray Clemence

Sacramento Kings: confermato coach Walton

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Nonostante l’ennesima stagione fallimentare, culminata con la 15esima mancata partecipazione consecutiva ai playoff, i Sacramento Kings hanno deciso di proseguire con Luke Walton in panchina.

Sacramento: perché Luke Walton è stato confermato?

Il tecnico guiderà i Kings per la terza stagione consecutiva anche in virtù di un ottimo feeling con i giocatori. Ad ogni modo dovrà dimostrare di aver meritato la fiducia migliorando sia aspetti tecnici, come una difesa piuttosto distratta, che mentali, come ad esempio l’incapacità di chiudere le partite.E soprattutto bisognerà vedere come evolverà la situazione con Buddy Hield e Marvin Bagley III, fin’ora oggetti misteriosi.

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Le dimissioni di Eddie Gossage e altre nuove sulla NASCAR

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Bentornati al nostro consueto appuntamento con il notiziario della settimana dedicato alla NASCAR. Ne sono successe di cosa in questi giorni! La prima nuova di questo periodo è l’addio di Eddie Gossage, che a giugno lascerà il suo incarico. Poi ci sono alcune nuove sul fronte economico, pandemico e qualche flash in prospettiva del prossimo weekend al Circuit Of The Americas. A questo punto, non resta che allacciarsi le cinture, e scendere in pista!

Chi è Eddie Gossage, e perché lascia?

La notizia bomba della settimana riguarda Eddie Gossage, che lascerà il suo incarico da general manger del Texas Motor Speedway. Eddie andrà via dopo la All Star Race del 13 giugno, per andare in pensione. Gossage è una vecchia volpe delle corse, con ben 32 anni di esperienza nella gestione dei circuiti. Ha cominciato con il Charlotte Motor Speedway, contribuendo tra le altre cose alla prima corsa in notturna su un ovale da un miglio e mezzo, la All Star Race del 1992. L’impresa, giudicata da molti impossibile, è stata un successo. nel 1997, il proprietario del circuito Burton Smith gli ha proposto di gestire il nuovo impianto che stava realizzando appena fuori l’area di Dallas-Fort Worth, oggi noto come Texas Motor Speedway. Sotto la sua gestione, la pista è parte fissa del calendario NASCAR, con due appuntamenti stagionali. Ha anche aperto le porte alla IndyCar, prima con la IRL e poi con la CART. Con quest’ultima è finita molto male nel 2001, con una gara cancellata per ragioni di sicurezza. In quella occasione è venuto fuori il lato controverso di Gossage, personaggio battagliero e senza peli sulla lingua. Dopo quella debacle, infatti, ha fatto causa alla CART, per poi giungere ad un accordo stimato in 5 milioni di dollari.


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Texas 600 2001, IndyCar ferma per ragioni mediche!


Covid addio

La NASCAR sembra essersi definitivamente alle spalle la pandemia, grazie anche alle vaccinazioni. A Dover è stato inaugurato il nuovo protocollo sanitario, che non prevede più l’obbligo d’indossare le mascherine negli spazi aperti. Una novità quasi rivoluzionaria di questi tempi, che ha suscitato non poco clamore. Secondo la federazione, i dati raccolti dopo più di un anno hanno stabilito che le possibilità di contagio nelle aree aperte sono pari a zero, di qui la decisione di rimuovere l’obbligo. Permangono le altre misure, che prevedono d’indossare la mascherina nei luoghi chiusi.

Oltre all’addio parziale ai dispositivi di protezione, c’è da segnalare la liberalizzazione dei posti a sedere. È di poche ore fa la notizia che il Charlotte Motor Speedway autorizzerà la piena capienza degli spalti, dopo aver ottenuto l’OK da parte del governatore Roy Cooper. Quasi tutti i tracciati, da Pocono a Darlington, a Daytona al Kansas avranno la stessa opportunità, grazie all’OK ricevuto dalle autorità sanitarie. A tappe forzate, la NASCAR sta tornando alla piena normalità.

I conti che tornano. Oppure no

Passiamo all’economia, con due argomenti scottanti. Il primo riguarda la Next Gen Car, che due settimane fa è stata presentata nella sua versione “brandizzata”. La vulgata è che questa vettura farà risparmiare parecchio i team, grazie a diverse parti omologate. Ma la stagione d’esordio potrebbe riservare una brutta sorpresa: con l’introduzione della nuova macchina, le squadre potrebbero addirittura spendere di più! “Le vetture attuali diventeranno ovviamente obsolete“, spiega David Wilson, presidente di Toyota Racing Development, “ragion per cui tutti dovranno rifare l’inventario“. Wilson tuttavia afferma che la Next Gen farà effettivamente risparmiare denaro, ma dovremo aspettare dopo il 2022 per vederne gli effetti.


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Il secondo fronte economico riguarda il charter system. I nuovi regolamenti vivacizzeranno il mercato delle franchigie, con alcune formazioni che sono interessate ad entrare nel giro. Il JTG Daugherty, per esempio, sta cercando un charter per la numero 37, guidata attualmente da Ryan Preece. Il Rick Ware Racing possiede quattro franchigie, ma sta valutando di metterne una “a noleggio”, a disposizione di chi ne farà richiesta. Tra le scuderie interessate vi sono il Trackhouse Racing e la Spire Motorsports, le quali puntano ad ottenere un secondo charter, per espandere le loro operazioni in pista.

Da Eddie Gossage a Paul Menard, ovvero, le notizie in breve

Concludiamo con alcuni flash. Il primo riguarda Paul Menard, che fa il suo ritorno in gara. Il 41enne sarà al via della gara Truck al COTA a bordo di un Toyota messo a disposizione dal Thorsport Racing. Menard, ritiratosi nel 2019, vanta 471 presenze nella Cup Series tra il 2003 ed il 2019, con 69 top ten all’attivo. Ha vinto una sola gara in carriera, la Brickyard 400 del 2011 battendo un certo Jeff Gordon. È il figlio di John Menard, proprietario del mobilificio Menard’s che sponsorizza Ryan Blaney ed il team Wood Brothers.

La JR Motorsport vince l’appello contro la squalifica di Noah Gragson a Darlington. I giudici hanno riconosciuto che la valutazione della NASCAR era sbagliata, e che gli attacchi delle sospensioni erano regolari. La scuderia di Dale Earnhardt Jr si è vista restituire i 40 mila dollari di montepremi per aver vinto il Dash 4 Cash, concorso riservato ai migliori piloti iscritti al campionato full time.

La Race Team Alliance ha commissionato alla Nielsen uno studio sui possibili benefici dello spostamento del numero di gara. I risultati preliminari sarebbero che, collocando tale numero più avanti, si creerebbe un aumento di valore delle sponsorizzazioni. La NASCAR aveva già sperimentato questa locazione nella All Star Race del 2020, con risultati contrastanti. In caso di parere favorevole, l’idea potrebbe essere introdotta già la prossima stagione.

Reutemann: migliorano le condizioni dell’ex pilota

Migliorano le condizioni di Carlos Reutemann, ex pilota di Lotus, Williams e Ferrari. L’argentino era stato ricoverato lo scorso 5 maggio presso il “Sanatorio Parque” di Rosario a causa di complicazioni intestinali.

Gp Monaco: anteprima e orari tv

Reutemann: quali sono le sue condizioni?

Tanta paura e preoccupazione per le condizioni dell’ex pilota di Lotus, Ferrari e Williams. Lo scorso 5 maggio, il pilota si era recato in ospedale a causa di un problema del tratto intestinale al quale è seguita un’emorragia interna che ha peggiorato il quadro clinico dell’argentino. Attualmente Reutemann si trova nel reparto di terapia intensiva ed il peggio sembra essere passato: “Con l’aiuto di una colonscopia si è potuto fermare l’emorragia dovuta a malformazioni vascolari a livello intestinale. Il paziente è ancora nell’unità di terapia intensiva senza ventilazione. Ha ricevuto trasfusioni di sangue“. Queste le parole dei medici del “Sanatorio Parque” di Rosario in Argentina.

Le sue condizioni sembrano dunque essere destinate a migliorare. Non è la prima volta però che l’argentino affronta gravi problemi di salute. Nel 2017 aveva scoperto di avere il cancro al fegato che ha dovuto curare e trattare con successo. Successivamente ha subito un’operazione a New York per rimuovere una massa tumorale. In Formula Uno, Reutemann ha corso dal 1972 al 1982 riuscendo a vincere dodici gran premi su un totale di 146 disputati. Il suo migliore risultato è il secondo posto nel campionato del mondo del 1982. Dopo la Formula Uno, Carlos Reutemann ha deciso di intraprendere la carriera politica diventando governatore di Santa Fe dal 1999 al 2003 per poi ricoprire la carica di senatore per il partito di centro-sinistra “Fronte per la Vittoria“.

Sito ufficiale F1.com

Playoff di Serie B: si avvicina Lecce – Venezia

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Ieri sera lunedì 17 maggio, si è giocata la partita d’andata delle semifinali dei playoff di Serie B, tra Venezia e Lecce. Le squadre che si sono sfidate allo stadio Penzo hanno lottato fino alla fine ma poi la vittoria l’hanno incassata i veneti di Zanetti. Il ritorno è vicino. Si giocherà di nuovo giovedì 20 maggio alle 18.30 allo stadio Via del Mare. Il match verrà trasmesso in diretta sui canali DAZN. Chi avrà la meglio tra le due squadre?


Venezia-Lecce 1-0: a segno Forte


Come si presentano Lecce e Venezia al ritorno dei playoff di Serie B?

Sicuramente a questa partita di ritorno il Venezia guidato da mister Zanetti si presenta un po’ più avvantaggiato rispetto al Lecce di mister Corini. La formazione veneta è riuscita infatti a vincere il match valevole per l’andata delle semifinali dei playoff e a guadagnare una spinta in più rispetto agli avversari. La prima gara è stata molto combattuta ma alla fine solo l’attaccante Francesco Forte è riuscito a sbloccare il risultato al 47esimo minuto. Ora il Lecce se vuole strappare il pass per la finale dovrà impegnarsi al massimo per prendersi la vittoria. Sicuramente il Venezia gli darà del filo da torcere. Chi riuscirà ad accedere allo step successivo dei playoff e quindi ad avvicinarsi alla Serie A?

Le probabili formazioni

  • VENEZIA (4-3-1-2): Maenpaa; Mazzocchi, Modolo, Ceccaroni, Molinaro; Fiordilino, Taugourdeau, Maleh; Aramu; Forte, Johnsen. All.: P. Zanetti.
  •  LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio, Lucioni, Dermaku, Gallo; Majer, Hjulmand, Bjorkengren; Mancosu; Coda, Stepinski. All.: E. Corini.

I commenti dei tecnici dopo Verona – Bologna

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Ieri sera lunedì 17 maggio, si è chiusa la 37esima giornata del campionato di Serie A. Il posticipo tra Hellas Verona e Bologna che si è giocato allo stadio Bentegodi, è terminato 2-2. Le formazioni hanno incassato un punto ciascuna. Punto che di sicuro non cambia la loro posizione in classifica. Al termine della gara i commenti dei tecnici, Paro e Mihajlovic, hanno assunto toni differenti.


Verona – Bologna finisce 2-2 al Bentegodi


Quali i commenti dei tecnici dopo Verona – Bologna?

Verona – Bologna è terminata 2-2. La partita tra Scaligeri e rossoblu termina in parità regalando un punto a ciascuna squadra. Dopo il match i due allenatori hanno tenuto le rispettive conferenze stampa. Matteo Paro, secondo di Juric, ha preso la parola al posto del tecnico perchè squalificato. Queste le parole di Paro in merito alla partita: “Abbiamo preso gol su due episodi un po’ sfortunati, come ci è capitato spesso ultimamente. La squadra ha espresso un ottimo gioco, mettendo sotto il Bologna e creando tante situazioni per poter far gol.

Il Bologna ha delle qualità importanti in attacco ma il Verona ha fatto bene e i ragazzi ci tenevano tanto a tornare alla vittoria, peccato non esserci riusciti. Dobbiamo essere soddisfatti per quanto fatto finora, siamo al decimo posto e nella parte sinistra della classifica, che per noi equivale quasi a uno scudetto, per cui sia io che il mister facciamo i complimenti a questi giocatori. In vista del prossimo impegno con il Napoli andremo a fare la nostra partita pur sapendo di affrontare un avversario forte con giocatori che stanno bene e cha hanno un grande potenziale offensivo“. Infine Paro ha concluso dicendo: “Si può sempre crescere, il mister si confronterà prossimamente con la società e il presidente per programmare la prossima stagione con grande tranquillità“.

Mihajlovic: “Siamo stati distratti”

L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, dopo il pareggio per 2-2 contro il Verona, ha detto: “E’ stata una partita difficile ed equilibrata. Di testa siamo stati distratti, sono le classiche partite di fine campionato in cui forse non riesci a fare le prestazioni che vorresti. I tre minorenni che hanno esordito? Hanno prospettive importanti, Urbanski somiglia a Pjanic, ha i tempi di gioco, ma ha meno fisico rispetto ad Amey che gioca con due piedi e ha personalità. Raimondo ha movimenti da prima punta interessanti. Se non si montano la testa hanno grande futuro”. Ora il Bologna pensa all’ultima giornata di campionato nella quale sfiderà la Juventus.