La FIFA Women’s World Cup ha emesso i primi verdetti sulle squadre che accederanno ai quarti di finale. La Germania passa, per 3-0, in una partita dominata contro la Nigeria, passata come una delle migliori terze.
Non è altrettanto scontata, invece, l’altra partita, degli ottavi, tra Norvegia e Australia. Le due squadre si sono date battaglia per 120 minuti, ma, alla fine, è stata la Norvegia a qualificarsi, dopo i tiri dagli undici metri.
Germania-Nigeria
Primo tempo
Le tedesche vincono e continuano a mantenere a propria rete inviolata. La squadra di Voss-Tecklenburg, dopo una prima fase di possesso e qualche incursione, fermata dalla difesa nigeriana, passa in vantaggio al 20′ con Popp. La numero 11 stacca più in alto di tutti, sul corner di Magull, e manda in vantaggio la Germania.
Continua l’offensiva tedesca alla ricerca del doppio vantaggio, che arriva, quattro minuti dopo, con un calcio di rigore. Nwabuoku stende Magull in area. L’intervento è segnalato dal VAR alla direttrice di gara, che ammonisce il difensore e concede il penalty. A trasformare il rigore, ci pensa Daebritz, spiazzando il portiere avversario.
Sullo scadere del primo tempo, prova a cercare spazi in avanti la Nigeria, trovando anche una buona punizione dal limite, calciata bene da Okobi, ma respinta da Schueller.
Secondo tempo
Inizia la ripresa ed è subito brivido per le tedesche. Ajibade conclude verso la porta e sfiora, di poco, il palo esterno. Al 68′ Popp prova a trovare la doppietta con una spettacolare rovesciata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mancando, però, il bersaglio. All’82’ arriva il goal che chiude definitivamente la partita. Schueller viene servita nell’area di rigore nigeriana e batte il portiere con un preciso diagonale.
NORVEGIA-AUSTRALIA
Primo tempo
L’Australia inizia la partita con più cattiveria, mettendo Kerr in condizione di segnare, già dai primi minuti, ma la numero 20 manca il bersaglio. Al 19′ la Norvegia sorprende la difesa australiana. Hansen va alla conclusione e Williams vola, per evitare lo svantaggio. Al 31′, le norvegesi passano in vantaggio con Herlovsen. Saevik si imbuca da destra e mette un buon filtrante per la numero 9, che, a tu per tu contro Williams, non sbaglia.
La Norvegia continua il suo assalto all’area avversaria, per cercare di raddoppiare. Al 42, però, viene assegnato un calcio di rigore alle Mathildas, per un possibile tocco con il braccio di Thorisdottir. La direttrice di gara viene chiamata dalla VAR room a rivedere l’episodio. Dopo il check, l’arbitro rivede la sua decisione e fa proseguire il gioco.
Secondo tempo
Nella ripresa, l’Australia si riporta in avanti, con la scatenata Kerr che da del filo da torcere alla difesa avversaria. La numero 20 serve due buoni occasioni per Raso e Foord, ma entrambe sbagliano la conclusione. Al 58′ Kerr sfugge dalla marcatura di Hengen e segna, ma la rete dell’attaccante australiana viene annullata per fuorigioco. Al 61′, sul ribaltamento di fronte, Williams compie ancora uno strepitoso intervento, sul tiro di Graham. L’Australia continua a spingere alla ricerca del pareggio, concretizzando, il proprio pressing, al minuto 83′, nel modo più inaspettato. Kellond-Knight mette un corner velenoso, che non trova deviazioni, ma che Hjelmseth vede sbucare all’ultimo momento. Il portiere norvegese non riesce a deviare la sfera, che finisce in rete, mandando le squadre sull’1-1.
Al 91′ Graham prova a cercare la gloria, con un tiro dalla trequarti che colpisce, in pieno, la traversa.
Supplementari e calci di rigore
Nel primo tempo supplementare, le scandinave colpiscono un’altra traversa, questa volta con Risa. L’Australia rimane in 10, dal 104′, per l’espulsione della centrale Kennedy. La Norvegia si riversa in avanti, cercando di sfruttare la superiorità numerica e andando al tiro, prima con Graham e poi con Reiten, ma entrambe non trovano lo specchio. Anche gli extra time finiscono in parità e la partita viene decisa ai calci di rigore. Dagli undici metri, le norvegesi sono implacabili e non sbagliano, mentre per le Mathildas sono decisivi gli errori di Kerr e Gielnik. È dunque la Norvegia ad avanzare nella competizione.
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